Ragazzi Nella Notte

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1

Uscì di casa in fretta e furia. Era incazzato nero. Aveva dato tutto a quel rapporto e ora si ritrovava da solo.

Lei, dopo due anni di fidanzamento, aveva chiesto qualcosa di diverso.

Gli aveva chiesto di essere più romantico, più sensuale, più stimolante. Gli aveva chiesto di essere meno caotico, meno frenetico, meno lurido, meno buzzurro.

Voleva di fianco un uomo, non un bambino.

Gli disse tutto questo durante una notte di ferragosto, mentre si rivestiva da un sesso mai consumato. Aveva fatto tutto lui. Il suo arnese non aveva funzionato a dovere.

Lei aveva guardato quel pisello moscio con infinita tristezza. Si era alzata di scatto, e aveva cominciato ad inveirgli contro, dicendogli che era un buono a nulla, dicendogli che non era neanche capace di farla arrivare.

Che ci faceva lei con uno come lui, non lo sapeva più.

2

Le aveva manifestato il suo disappunto con voce esitante. Poi era andato via da casa sua. Era una notte d Agosto, una notte con un caldo torrido e stelle che faticavano a venir fuori.

Un vento umidissimo gli soffiò in faccia e gli scompigliò i capelli biondi e corti.

I capelli di suo padre. Uguale a suo padre. Due gocce d'acqua. Se fosse stato ancora vivo gli avrebbe raccontato tutto di persona, senza essere costretto a farlo nei sogni.

Il ragazzo nella notte camminava da solo. Aveva le mani in tasca e ascoltava musica leggera, da conservatorio.

La città era deserta. Colpa dell'estate. Le luci artificiali dei negozi, che illuminavano a sprazzi il manto stradale del quartiere Vomero, sembrava non valessero niente senza persone che potessero indicarle e commentare quanto fossero belle o brutte.

Il ragazzo si fermò di fronte ad una di quelle. Era l'insegna di un magazzino che vendeva prodotti per gente innamorata. "Cuori aperti, True Love". Così recitava la scritta. Era un negozio di articoli romantici, che aveva il suo clou di vendite durante il periodo di San Valentino.

L'affetto andava manifestato, nel migliore dei modi possibili. La sua fidanzata glielo ricordava benissimo, ogni volta "Mi hai fatto un San Valentino banalissimo, che cos'era quella cosa? Un ristorante, e poi???? Nient'altro???" Gli aveva detto. Poi aveva girato la faccia dall'altra parte e aveva guardato il mare con tristezza. "Sei sempre il solito" aveva aggiunto.

Lui aveva sorriso e aveva subito cercato di rimediare. In fondo era un buzzurro, ma dal cuore d'oro.

Il ragazzo nella notte continuò a camminare nella strada deserta. Ad un certo punto qualcosa gli si staccò dalla giacca e gli cadde davanti, per terra. Si piegò e raccolse l'oggetto. Era una spilla d'oro, comprata insieme a lei a mò di scherzo da un venditore ambulante.

Con quella spilla si erano promessi amore eterno. Poi erano andati al mare. Avevano fatto l'amore, in una casupola abbandonata. Quando avevano finito si erano spostati sulla spiaggia, al ridosso del bagno asciuga. Si erano seduti sulla sabbia calda della sera, e lei si era accovacciata sul suo petto. Erano rimasti in silenzio per un po', fin quando lei non aveva parlato. "Forse la promessa che ci siamo fatti è troppo lunga da mantenere, per una vita così complicata" Aveva detto, afferrando una manciata di sabbia. Aveva dato un occhiata al suo ragazzo, per testare la sua reazione.

Lui aveva taciuto. Le aveva lanciato uno sguardo emblematico. Dopodichè aveva afferrato anche lui una manciata di sabbia e senza dire nulla aveva continuato a guardare in avanti, verso il mare.

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⏰ Letzte Aktualisierung: May 25, 2023 ⏰

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