La ragazzina del Karasuno

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Yoshiko e Sugawara hanno superato brillantemente gli esami di fine periodo ma, per studiare ed aiutare i rispettivi amici, si sono visti molto meno del solito per circa un mese perciò non vedevano l'ora di tornare alla routine e riprendere con le loro abitudini di pranzare da soli o in compagnia e di tornare a casa chiacchierando un po' di tutto.

Durante questo periodo c'è stato anche l'incontro tra Yoshiko e Yachi, la nuova manager della squadra di pallavolo, nella speranza che si facessero coraggio a vicenda ma Sugawara e Shimizu hanno capito molto presto che è meglio lasciare poco le due primine da sole perché le loro insicurezze tendono a sommarsi creando situazioni imbarazzanti mentre Nishimoto è molto più tranquilla e sicura di sé quando è da sola con i senpai.
Infatti è diventata una specie una specie di mascotte della squadra e il coach Ukai, anche se finta di nulla, è contento di vederla arrivare in palestra e la coinvolge con frasi del tipo "Ragazzina, ti vedo, dai entra!" oppure "Ragazzina , siediti qui guarda che non ho mai mangiato nessuno!" Per quanto il professor Takeda gli ricordi che si chiama Nishimoto per lui è sempre la "ragazzina" e lei ormai si è abituata.

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Finalmente sono arrivate le vacanze estive perciò tutti possono allenarsi liberamente senza il peso dello studio. Suga accompagna a casa Yoshiko per l'ultima volta: "Ho una novità fantastica! Andremo ad allenarci in ritiro a Tokyo per una settimana grazie al professor Takeda."
"Dai, che bello! Sono sicura che sarà molto utile prima del torneo preliminare e poi vi divertirete a vivere insieme." gli sorride "Tanto io resterò qui ad allenarmi insieme ad altre ragazze perciò non mi annoierò."
"Pensavo ti dispiacesse almeno un po' non vedermi per una settimana..." la fissa Koshi un po' triste.
"Che c'entra? Ovvio che mi mancherai ma voglio che tu parta tranquillo e ti concentri solo sulla squadra."
"Anche tu mi mancherai... sarebbe stato bello passare le vacanze insieme..." e le prende la mano tra le sue quasi per memorizzare la sensazione di averla accanto.
"Avremo tempo di stare insieme, non ci sono date di scadenza in certe cose..."
"Hai ragione, comunque prometto che ti scriverò tutte le sere per tenerti aggiornata e sapere come procede la tua preparazione." Le fa l'occhiolino.
"Ho già iniziato anch'io il conto il rovescia, la selezione sarà il giorno del vostro torneo perciò non ci sarete."
"Ce la faremo tutti e due, ne sono sicuro! E, se ti senti giù, pensa che i bislacchi hanno superato gli esami al fotofinish e ti sentirai meglio!" e scoppiano a ridere.

La settimana è passata davvero in fretta e il ritiro a Tokyo è al suo penultimo giorno.
Prima di pranzo il professor Takeda scompare misteriosamente e si dirige al cancello d'ingresso. Lo raggiunge un'auto da cui scende una ragazza con una grande scatola in mano.
"Nishimoto, ben arrivata!" la raggiunge subito "Aspetta, ti aiuto! Ma cos'hai portato?"
"Salve, professore! Insieme a mia sorella abbiamo pensato che con questo caldo alla squadra farà bene mangiare una torta Minazuki bella fresca. Può metterla in frigorifero, per favore?"
"Sei stata davvero gentile, lo faccio subito. Tu raggiungi pure la palestra centrale lì in fondo, Shimizu ti aspetta."
Yoshiko si avvia, raggiunge la porta e si ferma ad osservare cercando il Karasuno.
Due giocatori la notano e, estasiati da una nuova presenza femminile, la raggiungono subito: "Ciao! Entra pure. Possiamo aiutarti?" le sorridono con gli occhi illuminati.
"Ecco, io sono del Kar..." ma non riesce a terminare la frase perché si ritrova di fronte Nishinoya e Tanaka di corsa che fanno letteralmente scappare i due ragazzi solo guardandoli. "Nishimoto, che bella sorpresa! Sei venuta per noi?" la accolgono cercando di abbracciarla ma Yoshiko scivola lungo la parete fino a raggiungere velocemente Shimizu che la sta salutando con la mano.
"Eri un po' di difficoltà? Cerca di stare sempre vicino a me." le sorrise la senpai.
"Diciamo che stavolta Nishinoya e Tanaka mi sembrano quasi una protezione davanti a tutti questi ragazzi che non conosco." Ricambia il sorriso.
Intanto dalla porta rientrano anche gli altri giocatori e Sugawara la raggiunge subito: "Yoshiko, che bella sorpresa? Perché ieri non mi hai detto niente?"
"Altrimenti non sarebbe stata una sorpresa, genio! Solo il professore e Shimizu sapevano che stavo pensando di passare un paio di giorni da mia sorella a Tokyo per staccare la spina dagli allenamenti e per... venire a trovarvi."
"Ragazzina, sei arrivata!" il interrompe Ukai "Il prof mi ha detto che sei nostra ospite oggi pomeriggio e domani perciò accomodati."
"Si, coach. Mio cognato si è offerto di farmi autista così posso venire qui senza problemi."

Le partite proseguono e arriva l'ora di pranzo. Tutti si fiondano in mensa, Yoshiko si siede vicino a Shimizu e magicamente con la coda dell'occhio vede sparire il ciuffo biondo di Noya e si ritrova di fianco Suga e di fronte Sawamura. "Ecco, questa sistemazione è perfetta!" esclama soddisfatto il capitano scrutando l'intero tavolo.
Quando stanno per finire di mangiare compare il professore con il vassoio della torta e lo appoggia a capotavola.
"Ragazzi, Nishimoto ha preparato questa torta Minazuki apposta per noi!"
Nishinoya, Tanaka, Hinata e Kageyama si fiondano subito a guardarla con la bava alla bocca e leggono sopra la scritta "Corvi volate!" "Grazie Nishimoto! Vinceremo, vero ragazzi!" urlano tutti insieme.
Intanto gli altri giocano li guardano e girano frasi d'invidia: "Guarda, i ragazzi del Karasuno hanno pure il dolce..." "La vogliamo anche noi una ragazza così..." "Ma non poteva arrivare prima così la conoscevano anche noi?"
"Sei meravigliosa e ci stai facendo invidiare da tutti!" le sussurra Koshi all'orecchio.

L'ultimo giorno di partite d'allenamento Yoshiko riesce ad inserirsi ancora meglio e si sente ancora più parte della squadra visto che finalmente ha condiviso con loro i momenti di esultanza per un punto ben riuscito ma anche le sconfitte più dolorose per ogni errore.
Dopo l'ultima partita accompagna Shimizu, Yachi e le altre manager a preparare una fantastica grigliata che i coach hanno deciso di regalare a tutti i giocatori. "Grazie dell'aiuto Nishimoto ma sei venuta qui per distrarti e riposare..." le fa notare la senpai.
"Figurati Shimizu, io adoro cucinare e mi fa piacere rendermi utile anche per ringraziarvi di tutte le emozioni che ho vissuto in questi due giorni. Mi ha ricordato molto quando andavo a vedere le partite di mia sorella." Risponde con un sorriso.
Dopo un breve discorso dei coach, i giocatori si fiondano sul cibo con la bava alla bocca decisamente affamati dopo tanta fatica. Suga si ritrova di colpo Yoshiko accanto con un piatto pieno di carne e verdure: "Ma come hai fatto? Stavo per cercarti in mezzo a questi cannibali."
"Ehm... ho chiesto gentilmente aiuto ad Azumane e mi sono ritrovata in prima fila come in mensa a scegliere mentre gli altri mi riempivano il piatto."
"Suga, quella ragazza del Karasuno invece mi sembra strana, guarda..." indicano due ragazzi accanto a loro.
"Yachi!" esclama la coppia quasi contemporaneamente vedendola circondata da un gruppo di giocatori alti quasi il doppio di lei.
"Vado io e poi raggiungiamo Shimizu e le altre ragazze, tranquillo." Yoshiko raggiunge la piccola manager, chiedendo gentilmente si fa spazio e riesce a portare via Yachi con un piatto pieno e un bicchiere d'acqua grazie all'aiuto di tutti che non riescono a dirle di no.
Suga osserva tutta la scena e, quando le vede raggiungere Shimizu, finalmente tira un sospiro di sollievo.
"La tua ragazza è davvero meravigliosa e dolcissima, quanto ti invidio..." "E poi hai visto che torta ha preparato ieri?" commentano i due accanto a lui.
"Veramente, lei non è..." sta per dire 'la mia ragazza' ma si ferma e gli viene più spontaneo mentire "non è sempre così a suo agio, comunque sono molto fortunato."
Nishinoya, che ha sentito tutto, lo prende con forza per un braccio e lo trascina in un angolo. "Yuu che ti prende?"
"Che sei un cretino Suga! Yoshiko qui è come una palla in gioco e tutti vorremmo prenderla perciò datti una svegliata e chiediglielo! Altrimenti mi faccio avanti io e... chissà com'è prendere uno schiaffo da una ginnasta con quelle mani forti ma morbide?" e si allontana con la faccia soddisfatta di chi sa il fatto suo.

La giornata è terminata perciò Sugawara e gli altri salutano Yoshiko che sale in auto per tornare a Tokyo con sua sorella e il marito mentre loro salgono sul pulmino. Lui la osserva per un po' dal finestrino, ripensa alle parole di Nishinoya e si ritrova a pensare "Si, sono un vero cretino! Io non voglio perderla!"

E' passato un po' tempo... Yoshiko si sta integrando sempre più nella squadra di pallavolo ed è simpatica perfino ad Ukai che l'ha ribattezzata la "ragazzina".
Decidere di passare due giorni a Tokyo in ritiro con loro è una specie di prova di coraggio per la sua timidezza ma riesce a superarla brillantemente con l'aiuto dei suoi senpai molto protettivi e se la sente perfino di aiutare Yachi.
Nel frattempo Nishinoya mette Suga con le spalle al muro e lo fa riflettere sui suoi veri sentimenti perché non capisce come mai non si dichiari... cosa nasconde?

La spia del KarasunoWhere stories live. Discover now