𝐀𝐬𝐤𝐞𝐝 𝐚𝐛𝐨𝐮𝐭 𝐦𝐞 | 𝐷𝑟𝑎𝑘𝑒𝑛 (𝑇𝑜𝑘𝑦𝑜 𝑅𝑒𝑣𝑒𝑛𝑔𝑒𝑟𝑠)

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«Senti... potrei.. farti una domanda? Se non ti scoccia...»
«Tutt'orecchi.»

Replica lui incuriosito, avvicinandosi ancora di qualche passo per esserti più vicino.
Ti aggiusti nervosa il bordo della maglietta e prendi un bel respiro profondo, mormorando: «Per caso sai come... come sta...»

Manjiro ti fissa sorpreso ed in silenzio mentre tu ti mordi il labbro appena finito di parlare: «Vuoi sapere come sta Draken?»

Ti ha ripetuto piano e tu hai annuito, goffa mentre Mikey ti dedica uno strano sorriso: «E come mai questa curiosità?»

Incassi la testa nelle spalle supplicando, per una volta, il tuo corpo di darti retta e di non arrossire; ti ha dato ascolto, miracolosamente, e sei riuscita a limitarti ad un'impacciata scrollata di spalle: «Così... per sapere...»

Il sorriso di Manjiro si allarga mentre ti mormora divertito un "𝒂𝒉 𝒔ì?" mentre tu speri che lui non noti lo strano tremolio che ti ha pervasa così fastidiosamente le gambe: «Volevi dirgli qualcosa in particolare?»

A quella domanda non puoi di certo trattenerti dall'arrossire appena colpevole, mentre menti spudoratamente fra un borbottio agitato e l'altro: «No io, no... sono... ero... curiosa. Di sapere come stesse. Non c'è una ragione particolare.»

Ti sei affrettata ad aggiungere agitata e Mikey ha annuito ed allargato il suo ghignetto consapevole.

«Sta bene e non vede l'ora di rivederti, tranquilla.»


⊱ ⋅〰・♡・〰 ⋅⊰


C'è un silenzio totale in quell'appartamento e dopo nemmeno un'ora Draken inizia trovarlo fastidioso.
Mikey probabilmente starà ancora dormendo nella sua stanza, lasciando l'amico solo con i pensieri che si aggrovigliano fra di loro come un gomito di lana fra le zampe di un gatto.
Sono giorni che non riesce a fare altro se non ripensare agli ultimi avvenimenti insieme a te, trovandosi per la prima volta in balia dei suoi dubbi.
Entra in camera già esausto dalla giornata e, con tempismo millimetrico, non riesce nemmeno a pensare di rilassarsi che la sua porta si spalanca, mostrando per intero la figura di un ragazzo scarmigliato e dallo sguardo ancora ubriaco di sonno.
Draken si siede sulla sedia della sua scrivania, sospirando ed alzando gli occhi al cielo, preparando le orecchie stanche al fracasso della voce che, sa ormai, che gliele perforerà.

«Mikey?»
«Buongiorno, Ken-chin!»
«Sono le tre del pomeriggio... credo che sia un po' troppo tardi per darmi il buongiorno.»

Il biondo sorride sornione alla sua risposta, stiracchiandosi appena e sbadigliando, sedendosi poi sul letto ancora disfatto, quasi sobbalzando su di esso.
Appoggia i palmi delle mani contro al morbido materasso per sostenere il suo peso, gli occhi incollati a quelli di Draken, bofonchiando appena: «Come vuoi, Capo.»

«Non sono il tuo capo, sono il vice leader della Toman.» - Lo corregge puntiglioso, troppo stanco per stare dietro a qualsiasi discorso di Mikey: «Come mai ti sei preso la briga di alzarti dal letto, è successo qualcosa ad Emma?»

Il ghigno sul volto del biondo diventa un sorriso più convinto mentre i suoi occhi saettano lungo tutta la stanza di Draken, notando delle nuove foto appese sul muro, una in cui lo vede sorridente insieme a te, seduti sui gradini di un luogo che però non riesce a riconoscere bene, ancora leggermente assonato: «Nah, lei sta bene, sì

Butta lì con semplicità, nel corso degli anni, fra lui ed Emma si è instaurato un bel rapporto di amicizia che però non è mai sfociato in un rapporto amoroso vero e proprio.
Nonostante questo sa che si vogliono bene e sporadicamente, gli chiede come sta.
Ren rotea gli occhi quando vede Mikey fin troppo concentrato su quella foto, capendo dove voglia arrivare: «C'è qualcosa di davvero pregnante a cui vorresti arrivare?»

𝐀𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 » 𝑀𝑢𝑙𝑡𝑖𝑓𝑎𝑛𝑑𝑜𝑚Where stories live. Discover now