Capitolo 11

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Valentina's POV
Mi sveglio con il cuscino leggermente bagnato. Ho davvero pianto così tanto? Vado in bagno e mi sciaquo la faccia. Maddalena ci apre le celle e andiamo a fare colazione. Ci rechiamo in mensa e mentre andiamo noto che Micciarella si avvicina a me.
<<Piccrè.>>
Mi prende il polso ma io elimino subito il poco contatto fisico.
<<Vatten.>>
Mi giro ma lui continua a seguirmi.
<<Micciarella nun avimm niente da dirci, tra noi è finita.>>
Questa volta non mi segue. Mi siedo con Silvia, Rosa e Kubra.
<<Valentì ij sacc c sta scummess l'hann fatt veramente ma, da comm ha ritt Edoardo, nun hann chiavat.>>
Faccio spallucce.
<<Lo ami ancora?>>
Mi chiede Kubra.
<<Si.>>
Rispondo subito.
<<S ver, nun c'hai pensat manc nu second.>>
Dice Rosa. Sento le lacrime agli occhi.
<<Ue ma tutt appost?>>
Dice Silvia. Tutt'e tre mi abbracciano.
<<Diciamo...m manc e fa mal a o cor.>>
<<O sacc ma a vit è accussì.>>

Dopo aver fatto colazione decido di stare un po' da sola. Mi siedo su una panchina e non sono del tutto da sola, ci sono anche Cucciolo, Milos e Dobermann. Fortunatamente loro non mi hanno vista e quindi approfitto per orgigliare.
<<Erano attratti l'uno dall'altra. Bastava guardarli per capire che c'era qualcosa che li legava fortemente. Sembravano due bambini che giocavano a rincorrersi e desiderarsi ogni istante. Erano abbracci, carezze, parole di conforto, suggerimenti, qualche pizzico di gelosia non manifestato. Erano tante cose, solo che avevano paura di dirselo. E capita di perdersi, mancarsi e farsi del male. Far regnare l'orgoglio, i rimorsi, i ripensamenti. In fondo però, c'era qualcosa che li lega per sempre e un giorno si ritroveranno per creare quello che prima non sono stati abbastanza coraggiosi da costruire.>>
Dice Dobermann. Ma mica stanno parlando di me e Micciarella?
<<Chell ten a capa tost, non lo perdonerà mai. Poi Micciarella nun ha fatt nient, è stat Giulia a miettr sti ccos miezz.>>
Quindi Rosa aveva ragione, hanno fatto solo una scommessa. Mi sento stupida, sono una merda. Non mi perdonerà mai!
Vado dalle ragazze che stanno giocando a pallavolo e non sono sole, ci sono anche i ragazzi compreso Micciarella. Edoardo si avvicina a me.
<<È da parte di una persona che ti ritiene speciale.>>
Mi porge un foglietto ed io lo prendo.
<<Grazie.>>
Me ne vado e lo metto in tasca. Lo leggerò dopo da sola.
<<Valentina vieni a giocare!>>
Urla Kubra.
<<Arrivo!>>
Corro verso di loro. Sono abbastanza brava a giocare a pallavolo. La partita dura una mezz'oretta e poi facciamo lezione. Dopo aver finito, usciamo dall'aula e andiamo in mensa. Questa giornata sembra che non finisca mai e la voglia di leggere il foglietto è tanta. Ci sediamo.
<<Nun pensavo c fuss accussì fort a pallavolo, Valentì.>>
<<Pur tu nun pazzej, Sì.>>
Parliamo del più e del meno. Non ci diciamo nulla di che. Finiamo di mangiare e io vado in bagno così posso leggere il foglietto.
Cara Valentina
Non sono bravo con le parole ma ti vorrei dire che mi dispiace per quello che stai passando in questo periodo e quello che ti ha detto Crazy J non è assolutamente vero. Abbiamo fatto solo una scommessa ma non l'ho neanche baciata. Spero che tu mi creda, sono così fortunato ad averti e sono felice che tu sia entrata nella mia vita.
Ti amo.
-Micciarella
Oddio che carino! Sorrido a quelle parole che mi ha scritto. Non pensavo che lui avesse un lato così dolce. Metto il foglietto in tasca ed esco dal bagno.
<<Teng nu suonn.>>
Dice Silvia strofinandosi gli occhi.
<<Pur ij.>>
Il resto della giornata passa velocemente. Arriva sera e ci rechiamo tutte in cella.
<<Valentì nuj amma ij ind a nat'a cell.>>
<<Comme Rosa, pcchè agg sta sol ij?>>
Non ho fatto nulla sia a Kubra che a Rosa, perché mi lasciano sola? Ma soprattutto, possono davvero cambiare cella per una sola notte?
<<Così forse, stando sola, cerchi di capire cosa provi veramente per Micciarella.>>
<<Ma ij o sacc chell c prov p iss e primm ve l'agg pur ritt, ja v preg nun lassatm sol.>>
Le due ragazze si sguardano dispiaciute.
<<Ma s t miett scuorn e chiagnr davanti a nuj mo o può fa.>>
<<Ij agg piant pur cu Micciarella.>>
Cerco di convincerle a restare.
<<Tesoro lo sappiamo ma tu sei piccola e devi capire davvero cosa significa davvero la parola "amore". Tu e Micciarella avete la stessa età e siete entrambi allo stesso livello in questo campo.>>
Penso che sia la prima volta che ho visto Kubra parlare così seriamente.
<<Ij nun song piccola. Vi prego, agg bisogn e vuj.>>
<<Andare a dormire tutte quante!>>
Urla Maddalena.
<<C vrimm riman, buonanotte.>>
Da quelle parole dette da Rosa, ho capito di aver perso. Mi danno un'abbraccio e se ne vanno. Maddalena chiude tutte le celle. Vado vicino la finestra e vedo il mare calmo. È sempre stato il mio posto preferito, mi ricorda la spensieratezza e la tranquillità. All'improvviso sento dei passi e vedo un'ombra avvicinarsi a me.
<<Piccrè, m si mancat.>>

My only love-Micciarella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora