01. Nightmares

5 1 0
                                    

Ogni volta che usciva da quel luogo triste il suo cuore si fermava, per poi spezzarsi ancora.
Non c'era altro posto dove potessero prendersi cura di lei eppure, quando William percorreva quei lunghi pallidi corridoi e intravedeva i suoi abitanti, figure incolori, qualche paziente dallo sguardo assente, non poteva fare a meno di sentirsi tremendamente in colpa.
Era stato lui a condurre l'orrore da lei? Ma una vocina sottile non smetteva di insinuargli il dubbio che forse in lei quel mostro ci fosse sempre stato e magari per questo l'avesse amata, non solo per la sua luce ma per quelle cupe ombre.

Non voleva lasciarla sola ma ogni volta che le sue orbite vuote lo ricercavano i suoi pensieri tornava in quella casa, davanti a quelle fiamme mentre la disperazione banchettava con la sua mente affranta.

«La cena è quasi pronta...»
Gli aveva detto con un languido sorriso quando aveva chiesto del figlio.
Ogni volta il dolore gli trafiggeva il petto rinnovando quella mancanza.

Si svegliava ogni mattina sperando di udire la risata del suo piccolo, di scorgerlo corrergli incontro con un nuovo disegno, ma ormai erano due anni che lo aveva sepolto, che lei lo aveva ucciso.

Due anni da quando la sua meravigliosa moglie, suggestionata dalla visione di quei quadri oscuri aveva fatto a pezzi il loro prezioso figlio, e con orbite vuote aveva cercato di offrirglielo in pasto.

Non aveva mai smesso di desiderare di prendere il suo posto, di essere lui quello fatto a brandelli, proprio come nel suo primo incubo.
Invece la morte lo aveva sdegnato, condannandolo a quell'incubo, il suo inferno in vita.

In fondo era come morto, del ragazzo che viveva per la bellezza, che fuggiva dal balcone della propria amata non restava più nulla.
Ormai era un cupo spettro.

Si chiese se avrebbe mai ritrovato la bellezza o se la sua esistenza ormai fosse spezzata per sempre.

Una goccia gli scivolò sulla guancia mentre il cielo basso e greve si univa a lui nel cordoglio e nel pianto.
William sollevò il volto al cielo lasciando cadere il suo cappello a terra sperando che almeno in quella distesa plumbea un giorno avesse potuto trovare delle risposte svelando cosa gli avesse distrutto l'esistenza.

Ogni settimana si ritrovava paralizzato davanti al cancello della clinica.
Quando andava da Lei se ne andava con indosso solo disperazione, ma non quella volta... Qualcos'altro gli si era avvinto addosso, una nuova fiamma...

Ispirazione!

La città lo osservava silenziosa, come se potesse sentire i suoi pensieri e ne avesse paura.

Quella visita era stata differente.
Solitamente lei taceva ma stavolta lo aveva afferrato e prima che gli inservienti avessero potuto allontanarla gli aveva sussurrato all'orecchio poche parole, germoglianti e insidiose.

«Nei suoi occhi ti rispecchierai e in quella profonda tenebra troverai la pace anche se durerà solamente per un momento...»

Pace...

Bramava davvero così tanto riagguantarla?
Per questo era corso sotto la pioggia scrosciante e non si era fermato finché non si era chiuso nelle sue vecchie stanze?

Era tornato a quel piccolo alloggio, lo stesso dove per così tanto aveva vissuto immerso nel colore, quando ancora la luce abbracciava i suoi pensieri, prima che l'orrore di Pickman gli portasse via tutto.

Forse per quello aveva scelto di tornare a vivere là, non solo perché la sua casa fosse intrisa di orrore.
Non perché ovunque guardasse vedesse lo spettro del suo piccolo.

No...

Voleva ritrovare il giovane William, quello che ricercava la bellezza in ogni cosa, che rideva spensierato e viveva con le dita macchiate di colori sgargianti.

Si ritrovò a fissare la tela macchiata di nero inchiostro.

Aveva tentato di ritrovare i colori in essa ma alla fine aveva abbandonato quelle macchie nere.
Rammentava bene l'ultima volta in cui aveva tentato di imprimerci sopra la bellezza perduta, di scacciare gli incubi che Richard aveva inoculato nei suoi pensieri, infettandolo con i suoi orrori.

Non era più riuscito a dipingere ma quella sera, poteva solo sfiorare l'ispirazione del passato, ma stavolta qualcosa si era acceso nel suo cuore, qualcosa che credeva dimenticato per sempre.

Non si era nemmeno tolto gli abiti fradici, aveva afferrato la sua tavolozza e aveva iniziato a dipingere su quella tela nera d'inchiostro come in preda a una febbrile follia, lasciandosi trasportare da quelle parole.


Nei suoi occhi ti rispecchierai...
In quella profonda tenebra...


Quando tremante si era finalmente fermato, con il sapore della vernice sulle labbra e del diluente nelle narici lo vide finalmente, l'uomo che aveva sognato, che Lei aveva evocato per lui.

La sua creazione lo osservava con cipiglio di sfida.
Allungò la mano verso quel volto con cuore fremente e la ritrasse come scottato.
Quella pelle era parsa così calda sotto il suo tocco, così viva...
Si soffermò a osservare il ritratto.
Avrebbe voluto desiderare dipingere il suo tesoro perduto o Lei, quando ancora splendeva alla luce della vita.
Invece il volto che lo guardava di rimando era di uomo estraneo, malgrado maledettamente familiare.
Adesso lo rammentava nei suoi incubi, di teschi scarlatti e specchi infranti.
Una sua visione distorta e incisa dal dolore.

Quell'altro sé era segnato da profonde cicatrici sul volto, aveva capelli corti come bruciati dal fuoco e occhi neri d'inchiostro, uno sguardo di tenebra in cui poteva rispecchiarsi.

L'estraneo lo fissava chiamandolo con labbra silenziose.
Avanzò, cadde verso quella figura, come se un'irresistibile forza la stesse spingendo.

Il ritratto sorrise e dalle sue labbra affiorò un nome.

«Billy...»

Una mano di colore si protese verso di lui afferrandogli con decisione per il polso.
Il cuore di William saltò un battito mentre l'uomo emerso dalla sua tela gli sussurrava ancora a fior di labbra quel nome emerso dai suoi incubi.

«Billy... Billy Russo...»

»

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 18, 2023 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

InkheartWhere stories live. Discover now