"G atterriamo alle 4 di notte, dormiremo tutto il giorno, passerà velocemente" mi fa l'occhiolino il ragazzo alzandomi dalle sue gambe.

Metto il broncio e mi risiedo al mio posto.

Non ero davvero arrabbiata, ma amavo vederlo ridere quando fingevo di avercela con lui.

Mi rimetto a leggere e 5 ore dopo atterriamo negli Emirati Arabi.

Dubai, Abu Dhabi,  preparatevi ad esplodere sotto le urla mie e di Lando, perché da come Norris mi stringeva a lui potevo intuire che quella notte avremmo fatto tutto al di fuori di dormire.

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Avevo un peso nel petto che non poteva essere paragonato a nient'altro.

Il vestito lungo mi aderiva al corpo e il grande spacco sulla coscia mi lasciava scoperta l'intera gamba sinistra.

I tacchi luccicanti di Prada e la borsetta abbinata mi facevano brillare nel riflesso dello specchio.

Raccolgo i capelli in uno chignon basso e perfettamente ordinato mentre un trucco leggero smokey ricopre i miei occhi.

"G ti muovi" domanda Lando dal mio cellulare.

"Sto scendendo, non scaldarti" affermo prendendo il telefono per attaccare la chiamata e andando verso la porta.

Scendo le scale ed esco dall'hotel, notando la sua figura appoggiata ad un'auto che non aveva niente della sua McLaren arancione.

"Che ne hai fatto della tua piccolina?" chiedo sorridendogli e indicandogli l'auto.

"Piccola G, non potevo mica portatela con me in aereo, ho chiesto come sempre se ne avevano una uguale ma mi hanno rifilato questa" alza le spalle aprendomi la portiera.

Salgo sulla macchina perfettamente pulita ed aspetto che lui entri a guidare.

Osservo con attenzione i particolari dell'auto, poi scelgo la musica dal display ed infine aspetto di partire.

"La cintura G" dice inserendo la prima marcia mentre io faccio ciò che dice.

"Me la fai guidare dopo?" gli chiedo.

Volevo provare quella adrenalina, me avevo bisogno.

Annuisce.

Sapevo che mi avrebbe detto di sì, dopotutto non era la sua auto.

Dopo diverse chiacchiere e 15 minuti di auto il ragazzo si ferma davanti ad un ristorante che di informale aveva ben poco.

Tre signori in giacca e cravatta si avvicinano all'auto, uno dalla mia portiera, uno da quella di Lando e le aprono contemporaneamente.

Il terzo ci sorride e ci invita a seguirlo mentre Norris lascia le chiavi dell'auto per farla spostare.

Fosse stata la sua McLaren l'avrebbe parcheggiata lui stesso.

"Che posto chic" dico mentre la sua mano afferra la mia.

Un brivido mi fa scaldare il petto.

Ci sediamo al tavolo e Norris inizia a parlare di quanto sia importante per lui fare bene queste ultime gare.

Tra una portata ed un'altra riusciamo a parlare di tutto, lavoro, amici, Thyago, già, parliamo persino di lui.

"Thyago è tornato a trovarti?" chiede quasi scocciato.

Scuoto la testa.

"A dire la verità Lidia mi ha raccontato che è in Finlandia" ammetto "Fa la bella vita senza di me" ridacchio.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now