Luna piena e fuochi d'artificio

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Lo sentì sospirare e mi prese il mento tra le dita, spostando la testa verso di lui e facendo di conseguenza, scontrare le nostre pupille.

Deglutì e lui si avvicinò a me con una lentezza estenuante, tanto che continuava a venirmi l'impulso di strattonarlo direttamente verso di me.

Quando percepì il sottilissimo tocco delle sue labbra sulle mie però, si staccò, ridendo.
Io: "ma che-?" lo attaccai subito guardandolo male.

Non riuscì a concludere la frase, che una scia luminosa nel cielo mi fece distogliere lo sguardo, portandolo verso la fonte.

Nello stesso istante in cui i miei occhi incontrarono la riga verde smeraldo, essa si fermò e scoppiò, dividendosi in tanti fili colorati.
Io: "fuochi d'artificio" borbottai stringendo la gamba del castano, fissando il cielo dipinto di rosa e rosso;
Minho: "ti piace?" chiese sorridendomi;
Io: "non dirmi che è opera tua" ipotizzai guardandolo con gli occhi sgranati;
Minho: "può darsi" rispose facendomi l'occhiolino "guarda" mi ordinò facendo un cenno del capo di nuovo verso il cielo.

Seguì volentieri il suo consiglio e i miei occhi incontrarono la protagonista della nottata: la luna piena.
Io: "wow" bofonchiai continuando a fissare l'insieme di luci, sfumate tra il bianco luminoso della nuova arrivata e i miliardi di colori dei fuochi, che cambiavano ogni volta.

Troppo rapito dallo spettacolo di fronte a me, non mi accorsi nemmeno di ciò che stava facendo il ragazzo accanto a me.
Minho: "Jis" mi richiamò scocchiando due dita davanti alla mia faccia.

Sbattei più volte le palpebre, risvegliandomi e girandomi verso colui che aveva cercato la mia attenzione.
Minho: "puoi ascoltarmi un attimo?" domandò iniziando a passare le dita sulla mia schiena, facendo dei sottospecie di grattini;
Io: "certo Min, quanto vuoi" affermai sorridendogli ampiamente.

Ricambiò e si schiarì la gola, concentrando le sue iridi illuminate dalle mille luci su di me.
Minho: "hai presente la persona speciale di cui ti parlavo?" chiese afferrandomi la mano, ancora posta sulla sua gamba, e stringendola;
Io: "certo" assentì annuendo anche col capo;
Minho: "ecco, sei tu Jis" simboleggiò guardandomi serio.

A quella frase, il mio cuore perse un battito e il mio respiro cominciò ad irregolarizzarsi, ma ovviamente le sorprese non erano ancora finite.
Minho: "sei sempre stato il mio punto fisso, fin da quando ci siamo scontrati per la prima volta in quel corridoio, non ho più smesso di pensarti neanche per un secondo e mi ero ripromesso una cosa" iniziò abbassando la testa e alzando un angolo della bocca "che ti avrei conquistato, non sapevo come, soprattutto perché eri un mio alunno, eppure ho provato, solo che ho scelto una soluzione veramente egoista per farlo" discorse cercando le parole giuste "poi dato che ti piaceva ho continuato, ma sappi che tutte quelle volte in cui l'abbiamo fatto, per me non era semplice sesso" riprese giocando con le mie dita "non volevo che pensassi ti utilizzassi solo per quello, infatti quando mi baciavi in quel modo così dolce e affettuoso... avrei voluto che durasse per sempre" sussurrò a bassa voce, quasi come se fosse diventato timido di punto in bianco "quindi, riassumendo il tutto" si ripigliò spostando il braccio dalle mie spalle.

Abbassai lo sguardo e vidi la scatolina rossa comprata dal gioielliere qualche giorno prima.

Mi portai una mano alla bocca, mentre una lacrima solitaria mi segnò la guancia.
Minho: "io ti amo Jisung" dichiarò guardandomi dritto negli occhi "perciò, vuoi essere il mio ragazzo?" domandò aprendo la scatolina.

Essa rivelò un anello in oro rosa, intrecciato con un altro in oro bianco, entrambi uniti da un piccolo diamante incastonato tra loro.

Annuì freneticamente e poggiai la mano sulla sua, facendomi infilare l'anello che fasciava perfettamente il mio anulare.

Scoppiai a piangere completamente e gli saltai addosso, stringendolo a me.

Lui rise e ricambiò, anche se per poco, dato che mi staccai praticamente subito.
Io: "t-ti amo anche i-io Minho" farfugliai continuando a singhiozzare.

Gli angoli della sua bocca si alzarono più di quanto avessi mai visto e io mi scaraventai su di lui ancora, solo che questa volta gli colpì le labbra.

Cominciai un bacio tenero e dolce, muovendomi lentamente sulle sue labbra carnose, esattamente come piaceva a lui.

Difatti, ricambiò senza esitare, afferrandomi per i fianchi e spingendomi sulle sue gambe, facendomi finire col sedere su di lui.

E così, sotto la luna piena e i fuochi d'artificio, riuscì finalmente a baciare Lee Minho.

Ma Lee Minho non l'insegnante, non l'amico, non lo scopamico, non l'amico con benefici, ma quello con cui mi ero scontrato il primo giorno di università, quello che era riuscito a donarmi piacere come nessun altro aveva mai fatto, quello che si preoccupava sempre per me...

Quello che si era appena dichiarato sotto la notte stellata, Lee Minho, il mio ragazzo.

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Naturalmente non è finita, ma purtroppo non manca molto<33

Il nuovo professore~Minsung Where stories live. Discover now