Attesa

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Jisung pov

Ryujin: "ragazzi, io e Yeji dobbiamo andare" annunciò buttando la carta del suo gelato nel cestino accanto a lei;
Yeji: "ah sì, dobbiamo farci la tanto attesa maratona di Harry Potter" spiegò sorridendo alla bionda, la quale ricambiò con grande entusiasmo.

Io calpestai 'accidentalmente' il piede di Lia, facendola sussultare.
Lia: "AYA" si lagnò guardandomi male e portandosi una mano nella zona dolorante.

Tutti si girarono verso di noi, così io tossì fintamente e diedi una pacca sulla spalla della ragazza.
Io: "anche tu devi andare, no?" borbottai facendo un cenno veloce con la testa verso Yuna, sperando con tutto me stesso che gli altri non lo notassero.

La mora assottigliò gli occhi, confusa, ma alla fine spalancò la bocca e si girò verso la persona da me indicata.
Lia: "o-oh vero, Yuna mi accompagni pls?" domandò facendole un timido sorrisino;
Yuna: "certo anzi, ti va di venire da me a dormire?" propose accostandosi a lei e prendendole la mano;
Lia: "c-certo, prima però passo da casa a prendere i vestiti" affermò arrossendo leggermente per il gesto inaspettato e spontaneo dell'altra;
Yuna: "nah, ti presto i miei" ribatté alzando le spalle.

A quella scena i miei occhi si illuminarono e feci un piccolo grido di vittoria, entusiasta della mia cazzata improvvisa.
Changbin: "allora ci separiamo?" ipotizzò circondando le spalle di Seungmin con un braccio;
Felix: "va bene" concordò intrecciando le dita del suo ragazzo con le sue;
Chaeryoung: "d'accordo, ci vediamo al bar?" chiese iniziando ad indietreggiare verso l'uscita del parco.

Noi annuimmo e con gli ultimi saluti e sorrisi, ognuno andò per la sua strada.

Tranne me e Minho ovviamente.
Minho: "soli di nuovo" borbottò avvicinandosi a me.

Io gli feci un piccolo sorriso, mentre la decisione che dovevo riferirgli, mi colpì rudemente lo stomaco.
Io: "possiamo sederci là?" domandai indicando degli alberi affacciati ad uno stagno dall'altra parte della strada;
Minho: "certo" affermò sorridendomi.

Così, ci dirigemmo verso il luogo prescelto.

Ci sedemmo uno accanto all'altro con la schiena contro lo spesso tronco di una quercia.

Il silenzio regnò tra di noi, interrotto dall'acqua che si muoveva a causa del forte vento estivo e dal borbottio delle persone lontane.
Minho: "ho visto quello che hai cercato di fare con Lia" sussurrò giocando con un ramoscello trovato a terra;
Io: "cosa?" domandai facendo il finto tonto;
Minho: "hai passato il pomeriggio a cercare in tutti i modi di farla parlare con Yuna" mi smascherò ridacchiando;
Io: "si notava così tanto?" sussurrai girandomi verso di lui;
Minho: "nah, ci ho fatto caso solo perché ero insieme a voi" negò alzando le spalle;
Io: "eheh, cupido ha colpito ancora" ghignai orgoglioso del mio operato.

L'altro rise, scuotendo la testa, e lanciò un sasso nello stagno, facendolo affondare con un forte schizzo, che ci arrivò quasi addosso.
Minho: "cosa dovevi dirmi quindi?" domandò girandosi verso di me.

I miei occhi dapprima collegati ai suoi, tremarono e si staccarono di scatto, come se avessero appena ricevuto una forte scossa.
Io: "ah già" sussurrai mordendomi il labbro inferiore, in completa ansia "i-io-" balbettai cercando le parole giuste senza essere troppo diretto o offensivo;
Minho: "vai dritto al punto per piacere, odio quando la gente parla tanto e non arriva mai alla conclusione" esortò guardandomi con un piccolo sorriso.

Deglutì, mandando giù il groppo che mi si era formato in gola.
Io: "riguarda ciò che è s-successo in punizione" iniziai balbettando leggermente e guardando ovunque tranne che nella sua direzione;
Minho: "mmmh" sussurrò invitandomi a continuare;
Io: "ecco, vorrei che questa cosa tra noi finisse" dichiarai strappando nervosamente l'erba in mezzo alle mie gambe incrociate.

Minho non rispose, facendo ricadere un silenzio alquanto imbarazzante, almeno per me.
Minho: "del tutto?" definì guardandomi serio;
Io: "no" negai subito facendo scattare i miei occhi sui suoi "una pausa di qualche giorno circa intendo" specificai abbassando di nuovo la testa.

Sentì il moro sospirare pesantemente e la mia mano essere presa.
Minho: "lo accetto" concordò facendo intrecciare le nostre dita "ma quando questa pausa finirà, mi dovrai una ricompensa" aggiunse facendomi un sorrisetto malizioso;
Io: "va bene, cosa?" affermai poggiando la testa sul tronco dietro di me e guardandolo;
Minho: "dovrai fare una cosa che ti dirò e non potrai ribattere" spiegò ghignando;
Io: "ho paura" proferì lanciandogli un'occhiataccia;
Minho: "fai bene" rispose regalandomi un'occhiolino.

A quel gesto, le mie guanciotte si colorarono di un leggero rosso cremisi, ma non lo diedi a vedere e abbassai la testa, rilasciando una piccola risata divertita.
Minho: "quando cambi idea dimmelo il giorno prima però, così mi preparo come si deve" mi informò cominciando a fare movimenti circolari sul palmo della mia mano;
Io: "ma che devi progettare scusa? Una festa in università?" ironizzai ridendo;
Minho: "no, troppo banale" negò facendo una smorfia "sarà molto più bello e..." iniziò mettendo in sospensione la frase e portando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate;
Io: "e?" lo incitai ansioso;
Minho: "soddisfacente" concluse sorridendomi;
Io: "non so se riuscirò a resistere molto allora" commentai sinceramente;
Minho: "meglio" rispose alzando le spalle.

Io risi e mi portai le gambe al petto, rannicchiandomi meglio contro l'albero.

Cullato dalle delicate carezze del maggiore e dai soavi rumori della natura, la stanchezza iniziò a farsi sentire in tutto il mio corpo.

Rilasciai un ampio e lungo sbadiglio, stiracchiandomi anche con il braccio libero.
Minho: "vuoi andare a casa a dormire?" chiese girandosi verso di me;
Io: "nah, mi piace stare qui" negai sorridendogli;
Minho: "anche a me" concordò ricambiando il sorriso.

Ci guardammo per molti minuti, ma alla fine, anche se con grande fatica e forza di volontà, io distolsi lo sguardo e poggiai la testa sulla sua spalla.

All'altro fortunatamente non sembrò dare fastidio anzi.

Sentì una leggera pressione e intuì che Minho avesse a sua volta poggiato la testa sulla mia.

Sorrisi e iniziai a giocare con le sue dita, mentre l'altro si lasciava fare senza problemi.

Dopo qualche minuto le mie palpebre si fecero pesanti e chiusi gli occhi, liberando un sospiro soddisfatto e rilassandomi completamente.

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E con questo, vi auguro tanti bei sogni sui nostri Minsunggg 😉🤍

Il nuovo professore~Minsung Where stories live. Discover now