Liberai uno sbuffo accompagnato da un sibilo strozzato, ma mi rassegnai e lo lasciai procedere con la sua lenta ed estenuante tortura.

Nel frattempo che giocava con la mia lunghezza, come un gatto gioca col suo gomitolo, il mio sedere continuava ad essere ciucciato e mordicchiato veemente, aggiungendo di tanto in tanto anche leccate e baci casti.

Procedette così per un bel po', fino a quando la mia entrata venne riempita dalla sua viscida lingua.

Ansimai e strizzai gli occhi, mentre l'intrusa iniziò a muoversi tra le mie pareti, bagnandole più di quello che già erano.
Io: "M-Min-AAH" lo implorai sollevando al massimo il fondoschiena.

Purtroppo dovetti interrompere il suo nome, a causa delle sue dita attorno al mio pene, le quali me lo strinsero con forza, portandomi ad urlare scompostamente.
Minho: "hai intenzione di dirmi cosa cercavi ora?" chiese staccandosi da me, alternando per ogni parola una leccata.

Non volevo lasciarlo vincere così facilmente, così mugugnai e negai con la testa.

In risposta, il moro si staccò da me e si allungò verso il comodino, estraendone un piccolo oggetto.

Non feci in tempo a guardarlo, che la mia schiena venne scossa da forti vibrazioni.

Il mio corpo tremò e Minho fece scorrere quello che avevo capito fosse un vibratore, su tutta la mia colonna vertebrale, andando su e giù lentamente e continuamente.

Dato che aveva ancora una mano libera poi, cominciò a palparmi tutto il corpo, dalle cosce, al sedere, ai fianchi, alla schiena... insomma tutto quello che riusciva a raggiungere, lasciandoci a volte anche delle unghiate.

Fece ancora qualche passaggio, fino a quando arrivò alla mia entrata e si fermò.

Urlai e spinsi ancora i fianchi verso di lui, chiedendogli di più.
Minho: "perché eri qui dentro?" chiese per la millesima volta infilando un po' il vibratore nel mio buco, per poi ritoglierglielo.

Okay, vaffanculo Minho.
Io: "stav-o cercando l-lah scatolina c-che hai p-reso in g-gioielleria" mi arresi con la voce spezzata da continui versi di piacere.

Lo sentì ridere maleficamente e inficcò il piccolo oggetto dentro di me, attivandolo già al massimo delle sue capacità.

Strillai e nemmeno il tempo di abituarmi, che venni perforato per la seconda volta.

E di nuovo, i miei versi fecero scappare gli uccellini che dormivano tranquilli appisolati sugli alberi e la mia entrata cominciò ad essere allargata sempre di più.

Inarcai la schiena e Minho trovò la mia prostata, spingendosi verso essa con velocità e violenza, non curandosi nemmeno del fatto che avevo anche il vibratore a torturarmi il doppio.

Portai in su la testa, deglutendo seccamente e chiudendo gli occhi, lasciandomi andare a quella sensazione estremamente dolorosa quanto estasiante.

Mi afferrò i fianchi e accompagnò i suoi movimenti, nel mentre che la sua bocca si poggiava sulla mia schiena, baciandola e succhiandola, lasciandoci con tutte le probabilità le solite macchie lussuriose.

Anche io seguì le sue spinte, andando avanti e indietro più veloce che potevo, facendo scontrare il mio culo pomposo con le sue cosce, provocando ogni volta un assordante schiocco sudato e irruento.

Entrambi ansimavamo e gemevamo costantemente, io per il piacere al sedere e alla schiena e lui per la stretta delle mie carni calde ed il vibratore che lo affiancava ad ogni spinta.

Infatti, venimmo contemporaneamente dopo qualche minuto, io macchiando le lenzuola e lui dentro di me.

Lo sentì rilasciare un lungo sospiro soddisfatto e mi svuotò l'entrata, eliminando anche il vibratore, che venne poggiato di nuovo sul comodino.

Si alzò, risollevandosi i boxer e i pantaloni che si era abbassato fino alle caviglie, mentre io crollai con la pancia all'insù sul letto.
Minho: "vieni che facciamo un bagno caldo" disse prendendomi con le braccia da sotto la schiena e le ginocchia.

Mi sollevò e ci rifugiammo nel bagno accanto.

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Non ricordavo di aver scritto ciò ma okay :)

Il nuovo professore~Minsung Место, где живут истории. Откройте их для себя