Segreti

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Non sapevo cosa fare. Eravamo in silenzio da qualche minuto ormai e io mi sentivo leggermente in imbarazzo. Non ero una tipa loquace ma non ero mai stata così timida. Avevo paura di dire qualcosa di sbagliato e non volevo rovinare il rapporto che si era creato tra di noi.
Alla fine Mattia prese la parola:
"Non litighiamo da tempo ormai. Mi manca questo lato aggressivo di te"
"Ah quindi ti piacerebbe ricominciare a discutere?"
"Mi diverto troppo quando ti arrabbi e mi piace farti incazzare."
"Sei sempre molto diretto eh?"
Sorrisi. Mi piaceva il suo modo di fare anche se a volte diventava insopportabile. Come aveva fatto a conquistare la mia fiducia in così poco tempo?
Lo conoscevo appena eppure lui aveva scoperto alcuni lati di me che neanche io conoscevo. Sembrava impossibile ma era entrato dentro la mia vita quasi per sbaglio e ora mi sembrava difficile vivere senza di lui.
Mi sorpresi. Non pensavo di considerarlo così importante nella mia vita. Per la prima volta mi resi conto del ruolo che Mattia ricopriva per me. Anche se lo avevo ammesso a me stessa non lo avrei mai rivelato anche a lui perché forse non pensava le stesse cose su di me.
"Ti va di mangiare qualcosa?" Mi chiese Mattia risvegliandomi dai miei pensieri. Certo che avevo voglia di cenare con lui ma non potevo. Riccardo non se lo meritava. Mattia capì che ero indecisa così disse:
"Ok, ho capito. Forse è meglio se me ne vado"
Si alzò e io feci lo stesso. Non sapevo cosa dirgli.
"Non so cosa potrebbe pensare Riccardo se ci vedesse insieme."
"Lo so e per questo me ne vado. Sono stato inopportuno"
"No non è vero." Lui non si aspettava questa risposta e rimase un po' confuso. Dovevo dirgli quello che pensavo, subito.
"Da quando ti ho conosciuto sono sempre finita nei casini perché mi hai stravolto la vita." Lo guardai negli occhi. Gli stessi occhi verdi che mi avevano catturato la prima volta nella metro. "All'inizio pensavo che fosse tutta colpa tua ma mi sbagliavo. Ero io l'unica responsabile dei miei errori." Sorrisi. Cercavo di capire cosa stava pensando in quel momento ma Mattia assunse quel suo sguardo enigmatico che nessuno riusciva a decifrare. Visto che non mi stava interrompendo decisi di continuare.
"Tu sei stato l'unico che ha saputo riconoscere la mia fragilità che cercavo di nascondere costruendo uno scudo tra me e gli altri che mi circondavano. Finalmente ho capito o comunque sto cominciando a capire chi sono veramente e tutto questo grazie a te"
Era difficile sostenere il suo sguardo ma ci provai lo stesso. Dopo alcuni interminabili secondi Mattia prese la parola.
"Sono sorpreso. Sai non pensavo di essere così importante per te. Anzi ero certo che mi considerassi ancora uno sconosciuto. Ma non devi ringraziarmi perché non ho fatto niente per te. Spesso sono stato molto duro con te e questo mi dispiace molto. Io purtroppo sono fatto così e per me è difficile cambiare anche se tengo ad una persona"
Okay aveva appena ammesso che teneva a me. E le mie guance ricominciarono ad arrossarsi.
"Sono io quello che ti deve ringraziare perché non hai mai cercato di scavare nella mia vita privata. Ti sei fidata di me pur non conoscendomi."
Solo allora mi resi conto che non sapevo nulla di Mattia. Ne dove viveva, ne cosa faceva. Non sapevo nemmeno se lavorava o studiava. Da quando lo conoscevo lui non mi aveva detto mai niente della sua vita privata e ogni volta che gli chiedevo qualcosa al riguardo lui cambiava argomento. I nostri discorsi erano sempre incentrati su di me e sulle mie insicurezze.
Ma lui non aveva mai fatto cenno alla sua vita. Quando non stava con me cosa faceva?
E soprattutto perché non voleva parlare di sé?
Lui sapeva troppe cose su di me e io mi stavo rendendo conto che non lo conoscevo affatto.
"Ehi ti sei incantata? Troppo complimenti in un giorno solo?" Mi risvegliò dai miei pensieri schioccandomi le dita davanti agli occhi.
"Perché non vuoi condividere la tua vita privata con me?"
Lui sorrise ma io ero serissima. Mi sentivo un po' presa in giro.
"Tu non mi hai mai chiesto niente e poi la tua vita è molto più interessante della mia"
Fece spallucce. Non mi avrebbe raccontato niente neanche oggi.
"Sei proprio un manipolatore nato. Tu sai tutto di me mentre la tua vita rimane un mistero per me"
"Hai detto tu stessa che ti sto aiutando. Non ti basta sapere questo?"
Era nervoso. Forse avevo trovato il suo punto debole. Il tallone d'Achille di Mattia era la sua vita privata. Chissà quali segreti mi nascondeva.
Il legame che avevamo creato ormai si era spezzato. Lui custodiva qualche segreto e non voleva rendermi partecipe della sua vita. Non potevamo andare avanti così. Non so se eravamo amici, conoscenti o qualcosa di diverso ma in ogni caso io avevo intenzione di scoprire tutto su di lui.
Era arrivato il momento di conoscere il vero Mattia Briga.
Purtroppo però lui quel giorno non mi rivelò niente. Mi disse che era tardi e che doveva andarsene.
C'era molta tensione tra di noi. Mi salutò freddamente e scomparí velocemente dalla porta.

Il nostro amore è polvere da sparoWhere stories live. Discover now