"Grace vieni con noi a mangiare?" mi chiede Hailey sorridendo.

La ragazza lavorava con noi da anni ed era gentile quanto bella.

"No grazie Hail, oggi ho un impegno, domani mi tengo libera per voi" le faccio l'occhiolino.

Saluto tutti e scendo con l'ascensore.

Arrivo nella hall del palazzo e saluto il ragazzo alla reception.

Era un palazzo immenso quello in cui lavoravo io, per questo era necessario qualcuno alla reception che indirizzasse i clienti e le persone che venivano qui per sostenere riunioni e colloqui.

Esco dall'edificio abbassando gli occhiali da sole e puntando immediatamente lo sguardo sulla McLaren arancione che non poteva essere altro che di Norris.

Sorrido nascondendomi leggermente nella felpa per evitare paparazzi, che se ci avessero visti insieme avrebbero fatto festa.

La notizia mia e di Thyago era uscita, ma senza fare troppo scandalo, forse le persone se lo aspettavano talmente tanto da averlo già interiorizzato.

Apro la portiera e mi rifugio all'interno dell'auto.

Una mano si posa sulla mia coscia facendomi venire i brividi per tutto il corpo.

"Ciao piccola G" afferma il ragazzo con voce calda.

Sorrido.

"Ciao" dico leggermente.

"Dove devo andare?" mi chiede mettendo in moto l'auto e immettendosi nel traffico.

La situazione era davvero strana, ma accogliente, soffice, calda.

"Vai dritto e alla rotonda a destra" dico sistemandomi sul sedile.

"La cintura G" mi ricorda nonostante io la stia già tirando sul mio petto.

La sua mano rimane sulla mia coscia.

Il silenzio non era silenzio, quando io e lui eravamo soli.

L'aria si riempiva di parole non dette e che forse non avremmo mai pronunciato.

"Luisa?" chiedo come se fosse l'unica cosa ad interessarmi.

"È partita ieri" alza le spalle.

"Wow fate progressi come coppia" rido sarcastica.

"Hai visto? Abbiamo litigato, ha visto le foto che ci hanno fatto nel paddock venerdì, è impazzita" sbuffa cambiando marcia.

"Siamo arrivati, parcheggia pure qui" gli indico il parcheggio riservato al personale.

"Ma quello è..." inizia lui pero io lo fermo alzando una mano.

"Non preoccuparti" sorrido.

Dopo aver fatto un impeccabile parcheggio ad S, scendiamo e velocemente ci rechiamo dentro il piccolo ristorante.

"Grace" la mamma di Sofia ci accoglie gentilmente.

"Alice" esclamo sorridendo e abbracciandola.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now