Con papà potevo parlare, lo sapevo, mamma mi avrebbe insultata, mi avrebbe urlato contro, mi avrebbe uccisa di brutte parole e io non ne ero mentalmente pronta.

Papà invece mi avrebbe capita.

"Sono tornata in Italia" inizio prendendo il discorso alla larga.

"Perché?" chiede curioso con un espressione confusa.

"Perché ho baciato Lando ieri sera" parlo tutto d'un fiato mettendomi la mano libera tra i capelli.

Dirlo ad alta voce faceva sembrare tutto più reale.

"Tu cosa?" chiede ad alta voce.

"Grace" dice il mio nome "e Thyago?" continua.

"Appena lo vedrò glielo dirò, sono pessima lo so" affermo alzando lo sguardo.

"Non sei pessima, sei solo davvero tanto confusa" mi difende.

Resta un po' in silenzio, poi parla "Quindi che devo dire agli altri?" chiede sorridendo.

Ve lo avevo detto che mi avrebbe coperta.

"Non so, digli che ho preso una brutta influenza e che devo restare a letto, digli che sono segregata in camera d'hotel e che tornerò in Italia solo quando mi sentirò meglio" propongo.

Stavo chiedendo a mio padre di mentire per me, come quando a 12 anni gli chiedevo di firmarmi le note disciplinari perché sennò mamma si arrabbiava.

La stessa cosa, con qualche anno di differenza e qualche particolare in più.

"D'accordo scricciolo, però tu promettimi che ne parlerai con Thyago e poi con Lando" mi chiede.

Scuoto la testa decisa.

"Scordatelo" parlo "Con Lando non voglio più avere niente a che fare"

~

Mi sveglio la mattina dopo, con un mal di testa pesante ad opprimermi le tempie.

Nessuno avrebbe voglia di andare in ufficio la domenica mattina, giusto?

Nessuno a meno che non abbia combinato un gran casino e voglia tenersi occupato a non pensare a ciò che ha combinato.

Ecco questo era decisamente il mio caso.

Non vedevo l'ora di andare a lavorare la domenica mattina.

Mi sistemo, carico Heidi in macchina e in 5 minuti sono in ufficio.

Saluto tutti con un sorriso smagliante e mi dirigo da Lidia.

Come farò a guardare in faccia la mamma del mio ragazzo dopo che l'ho tradito.

"Lidia" le sorrido.

"Grace, come mai sei tornata prima, ho saputo che tu e Thyago vi siete lasciati è per questo che sei tornata?" mi tartassa di domande.

Dal suo punto di vista ci eravamo lasciati, quindi non c'era per niente bisogno che io gli dicessi che lo avevo tradito, tanto per lui non stavamo più insieme, no?

"Già, vorrei davvero parlargli, penso che lo inviterò a cena da me questa sera, sempre che sia libero e non con un altra ragazza" cerco di sdrammatizzare.

"Penso sia libero, comunque scrivigli, gli farà piacere" sorride.

"Tu che ci fai in ufficio la domenica, non hai il turno" chiedo confusa.

Avevo parecchio caos per la testa ma i suoi orari di lavoro mi erano ben chiari.

"Sono venuta a salutarti e lasciarti del lavoro da fare, sia mai che stai qui a girarti i pollici" ride.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now