Il rapimento

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Era il primo giorno di scuola questo era l ultimo anno. La sveglia continua a suonare ma io la spengo con gli occhi ancora chiusi.

Oggi non ho voglio di alzarmi il mio sesto senso dice che mi accadrà qualcosa che mi sconvolgerà la vita.

Mi alzo e vado in bagno per farmi la doccia mi guardo allo specchio e non mi piaccio vedo delle brutte occhiaie sotto i miei occhi verdi, i capelli scompigliati che però sono di un

nero intenso, in contrasto con la mia pelle diafana, mi metto sotto la doccia e faccio scorrere l'acqua calda sul mio corpo snello senza una curva.

Vado in camera prendo l'intimo di pizzo bianco e lo metto poi opto per un jeans stretto a vita bassa e faccio i risvolti alle caviglie, poi metto una maglia bianca a mezze maniche con scollo a V, e le mie inseparabili air Force bianche. prendo lo zaino nero come la mia personalità e la mia anima che è diventata così dopo l'abbandono di mio padre.

Guardo l'ora ed è tardi corro per le scale quando in campo e cado per 7 scalini. Mia mamma corre a vedere cosa mi è successo. Mi aiuta a rialzarmi e constatando che non ho niente di rotto mi da un bacio e mi spedisce a scuola.

Cammino per strada da sola verso scuola in cinque anni non mi sono fatta nemmeno un amica a causa del mio carattere freddo e distaccato, ma meglio così non mi va di avere amiche che davanti ti fanno una faccia e dietro un altra.

Mentre ero persa nei miei pensieri sento qualcuno prendermi da dietro e un fazzoletto bagnato che mi copre il naso, sento le palpebre farsi pesanti poi il buio...
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Mi sveglio con un forte mal di testa e un intenso profumo di incenso che mi invade le narici, cerco di muovermi ma ben presto mi accorgo di essere legata mani e piedi, apro gli occhi e mi trovo davanti uno scenario inquietante ma allo stesso tempo eccitante.

La stanza è di un rosso acceso al centro un letto a baldacchino Con lenzuola di raso rosso, e anelli metallo alle estremità Del letto, dal soffitto scendono catene si metallo che si fermano all'incirca a 1:70 di altezza dal suolo, sulle pareti erano appese cinture, fruste, sbarco di ferro,"sembrava una camera delle torture".

La cosa che più mi faceva paura e che io non ero spaventata ma ero eccitata al pensiero di essere torturata. Cosa mi sta succedendo???? .

A distogliermi dai miei pensieri e il rumore della porte che si spalanca,E io rimango sorpresa nel vedere un ragazzo che avrà all'incirca 22 anni e alto all'incirca un metro e ottanta, a i capelli rossi ma gli occhi erano celesti, un celeste così profondo in cui ti perdevi solo a fissarli negli occhi aveva una luce strana mista a eccitazione e cattiveria,

il fisico e snello e scolpito sembra un Dio greco, era bellissimo ma allo stesso tempo ti incuteva terrore. Il suo sguardo cambio quando incrocio i miei occhi, Sì abbasso alla mia altezza e mi segno le mani e le caviglie, si avvicina al mio orecchio e dice《 tranquilla non voglio farti del male, tratto bene i miei oggetti》 la sua voce era calda dolce ma allo stesso tempo roca, al solo sentirla un brivido mi percorse il corpo fino a fermarsi al mio basso ventre e a farlo infiammare.

Mi feci coraggio e dissi《 Cosa ci faccio qui? Cosa vuoi da me? Ti prego liberarmi》 li mi guardo con occhi torbidi e disse

《 sei a casa mia nella mia stanza Dell piacere ma che può diventare anche del dolore dipende da come ti comporterai, poi cosa voglio da te? Tutto voglio il tuo corpo la tua anima la tua più completa sottomissione a me.

Cosa ci fai qui? Tuo padre aveva dei debiti di gioco nei miei confronti e non poteva pagarli così mi ha detto di prendere te e così ho fatto, quindi rassegnati bambolina perché ora sei mia》

no non poteva accadere mio padre non può avermi fatto questo, come ha potuto? Sapevo di non valere niente ma questo e troppo! E ora cosa succederà???

Per sempre tua (#Wattys 2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora