Mi ricordo di lei, sembrava molto simpatica

Ho capito quanto fosse importante per me quando mia mamma si è ammalata, ricordo ancora quel giorno come fosse ieri.

Purtroppo so cosa significa, non dimenticherò mai il giorno in cui mio padre ci radunò per parlarci della sua malattia, è stato un colpo durissimo

Era un mercoledì pomeriggio, io e i miei fratelli stavamo tornando da scuola e una volta rientrati a casa abbiamo subito capito che qualcosa non andava dai volti dei nostri genitori.
"Mamma ha un cancro" questa l'unica cosa che la mia mente è riuscita a captare del lungo discorso che ci stavano facendo.
Quando una persona che ami si ammala è come se si ammalasse anche una parte di te, ti crolla il mondo addosso e non riesci ad accettarlo. "Perché proprio a noi?" Solo questo mi domandavo in quei giorni.

Me lo domandavo anche io e non sono mai giunto ad una conclusione

Dopo poche settimane mia mamma è stata ricoverata e operata e si è sottoposta alla chemioterapia. Purtroppo il trattamento non è stato efficace e i medici non avevano altre alternative: la chemio era l'unica.
Inizia così un periodo che ricordo come il più brutto della mia vita: entrai in depressione, i miei familiari non lo notarono, come dargli torto...stavano passando il mio stesso dolore.
Valentina si è accorta subito che qualcosa non andava e mi ha prenotato degli appuntamenti da una psicologa. Le devo tutto, senza di lei probabilmente oggi non sarei qui. È molto più di una migliore amica.
Le cose iniziano ad andare meglio quando mamma inizia a reagire alle cure e dopo tre anni e mezzo e due operazioni ne è uscita completamente.

Mi ritrovo nelle sue parole, capisco il suo dolore perché l'ho provato anche io. Avrei voluto lo stesso finale anche per mio padre...

Uno dei suoi rimpianti sarebbe stato quello di non poter fare la nonna; chi l'avrebbe mai detto che dopo due anni circa Leon ci avrebbe radunato a casa sua insieme alla compagna Sofia e ci avrebbero detto di aspettare un bambino: è stata la notizia più bella che la mia famiglia potesse ricevere.
Ad oggi Lavinia penso sia la bimba più coccolata e amata di tutta Milano.

Un sogno che condividevo con mio padre era diventare un pilota della Rossa: così appena una settimana prima mio padre se ne andasse, gli ho mentito dicendo di aver firmato con la Ferrari. Non per il 2018, ma per il 2019.
Ovviamente non lo avevo fatto, ma promisi a me stesso che avrei dato tutto per raggiungere questo obiettivo.
Ricordo ancora quanto mia madre si infuriò e mi disse: "questo non va bene, Charles, non dovresti mentirgli".
Ma io sapevo che lui se ne sarebbe andato entro la settimana successiva e lo sapeva anche mio padre.
Per dargli un'ultima soddisfazione, gli dissi di aver firmato; ricordo le lacrime nei suoi occhi, e anche nei miei nel vederlo così orgoglioso di me. Da quel giorno mi sono portato dietro un rimorso.
Poi, quando ho firmato veramente, è stata la prima cosa a cui ho pensato: non ho mentito quel giorno.

Tornando a me, come ci sono finita a Montecarlo? Gli ultimi anni di scuola ho conosciuto un ragazzo, Gianmarco, che poi è diventato il mio ragazzo. La mia prima storia d'amore: lui 18 anni e io 17 anni.
Gianmarco aveva forse più ambizione di me all'epoca e mi ha spronata a puntare sempre in alto, mi ha aiutata nella scelta dell'università e mi ha sempre supportata.
"Cosa vorresti fare tra 10 anni Char? Dove ti vedi?" E così ho capito di voler unire le mie passioni: le mie doti manageriali, il lusso e la moda.
Poi lui è stato preso in un'università non proprio vicino casa, quindi vedersi era diventato sempre più un problema, finché abbiamo capito che per il bene di entrambi sarebbe stato meglio continuare su strade separate.
Com'è che si dice? Il primo amore non si scorda mai? Proprio così, gli auguro ogni bene possibile.
Come sai poi ho visto il bando per la borsa di studio per Monaco, mi sono candidata ed eccomi qui!
Ad oggi ho le idee chiare sul mio futuro: mi vedo ai vertici di un'azienda di lusso.
Ambiziosa? Molto, ma credo molto in me sotto questo punto di vista.

Penso di averti raccontato abbastanza su di me e spero di non averti annoiato; ma permettimi di spendere due parole anche su di te.
Ti ricordi quando ci siamo visti per la prima volta a casa di Pierre e Kate?

Certo che me lo ricordo, come potrei dimenticarmene.

Appena ti ho visto ho pensato fossi il classico ragazzo che sa di essere bello, perfettamente consapevole di piacere a cui basti schioccare le dita per avere tutte le ragazze ai suoi piedi.

Non proprio tutte

Poi ho capito che mi ero fatta un'idea completamente distorta dalla realtà: quando mi hai spiegato cosa fossero i settori viola per non farmi sentire a disagio ho capito che eri l'opposto.
Sei dolce, altruista, umile, sei un ragazzo d'oro Charles.
Troppo spesso ti sottovaluti, ma non dovresti, perché siamo tutti fieri di te e del percorso che stai facendo.
Ti conosco da così poco tempo, eppure mi hai fatta affezionare subito a te.
Potrei continuare a scrivere per ore su di te, ma so che sarebbe superfluo perché sai già come la penso.
Per questi 22 anni non posso che augurarti di non cambiare mai la persona che sei.
Buon compleanno Charles!

Un messaggio per tutti coloro che stanno combattendo contro una malattia: non perdete mai la fiducia, neanche in quei momenti dove vedete solo buio. Lottate con le unghie e con i denti, perché la vita il dono più bello che esista. Non mollate mai ❤️‍🩹

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora