JUN WU X MEI NIANGQING (tgcf)

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Mei nianqing abbassò lo sguardo, anche se dalla sua attuale postura, non c'era bisogno di parecchio movimento per guardare in basso. Infatti, era seduto sul pavimento roccioso, terribilmente impolverato, della prigione rocciosa in cui aveva scelto di rimanere.
Era lì, con le spalle contro il muro di pietra, e le gambe abbracciate dalle sue stesse braccia. Teneva il capo comodamente sistemato sulle ginocchia, gli occhi lucidi e socchiusi contro la luce della candela accesa debolmente accanto a lui. Questa posizione non era sicuramente adeguata a un uomo della sua posizione. Ma lui era stato tante, parecchie cose. Non era sicuro quale di queste avrebbe dovuto dettare la sua educazione.

Era stato sacerdote di Jun Wu, il suo carissimo principe, e poi divino amico. Era stato uomo, insegnante, maestro, mendicante, medico… troppe, dannate cose. E ora non era niente. Ora era Mei Nianqing, che forse era ancora peggio di tutte le altre vite che aveva vissuto. Perché se era semplicemente l'uomo che aveva vissuto duemila anni prima, sopra il vulcano dove ora era rinchiuso, questo significava che tutte le cose che erano successe allora, non poteva dimenticarsele per altre più allegre.

Significava che Jun Wu non era l'imperatore degli dei, sconfitto dal suo successore, e messo a riposo sotto il vulcano del suo antichissimo regno. Significava che era Jun Wu, il principe che aveva imparato ad amare. Il carissimo dio che aveva venerato. L'uomo che aveva ucciso i suoi amici, buttandoli nel vulcano affamato. L'uomo che gli aveva mentito, trasferendo le anime dei loro amici sul suo viso, trasformandosi in una mostruosa mescolanza di tratti. Era la bestia che lo aveva quasi ucciso, ma poi risparmiato, dopo aver distrutto ogni prova dell'esistenza del loro regno.

"Non farti più vedere, se vuoi sopravvivere!"
aveva detto, una cosa del genere. E Mei Nianqing, dovette scappare, nascondersi. Eppure ora, al bagliore della luce tenera, Jun Wu sembrava innocente. Innocente di tutto. E la cosa peggiore era che così non era affatto, il guoshi non era ingenuo e non si sarebbe mai fatto ingannare, ma era a conoscenza di essere terribilmente afflitto dai suoi sentimenti.

Quasi d'istinto, passò una mano sul volto addormentato di Jun Wu, gli spostò i capelli sudati dalla fronte, ma immediatamente la mano della calamità lo strinse per il polso.

"Non mi lasci riposare?" La voce sarebbe potuta sembrare calma, affettuosa, ma Mei Nianqing sentiva nell'aria come in realtà la domanda fosse colma di insoddisfazione, l'umiliazione di essere stato sconfitto ancora fresca. Il tono di Jun wu, che aveva solo parte della guancia e l'occhio scuro alzati dal cuscino, era velenoso.

"Anche il diavolo deve riposare, suppongo."
Mormorò Mei Nianqing, sottovoce, allontanando la mano, profondamente ferito dalla sola presenza della calamità. Che lo avvelenava con la sua voce, che lo ingannava con i suoi sorrisi.

L'imperatore si girò dall'altra parte, ma Mei Nianqing aveva cominciato da quando erano stati rinchiusi lì a chiedere alla calamità di giocare a carte, quasi ogni sera.

Sapeva che Jun Wu non dormiva seriamente. Quindi solitamente, come oggi, Jun Wu lo stava semplicemente stuzzicando, deridendo al massimo.

"Vostra altezza, desiderate giocare?" Chiese, il tono fermo ma speranzoso, tirò fuori dalla tunica un mazzo di carte, e le avvicinò leggermente all'uomo.

Jun Wu si beffò di lui. "A carte, davvero? Mei Nianqing, guoshi caro, a carte? Perché non giocate a carte da solo?" Un sorriso macabro sul suo viso.

Mei Nianqing non si diede per vinto, accigliandosi leggermente.
"Ho giocato a carte da solo, per duemila anni, vostra altezza. Gli altri sono tutti morti, nessuno conosce i giochi che piacevano a me."

"E io gli ho dimenticati. Sei un sacerdote senza dio, vai. Vai fuori."  Jun Wu disse senza nemmeno pensarci due volte, con un tono lontano e perso.

"...non ho intenzione di andarmene, vostra altezza. Ma se non volete giocare, giocherò da solo anche sta sera." E con questo, si mise veramente a giocare da solo. Ma i giochi del loro regno, che si potessero fare da solo, erano pur sempre pochi, non poteva continuare a lungo. E dopo un po', diventava noioso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2023 ⏰

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