𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗎𝗇𝗈

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"Tu che pensi degli shifter?" gli chiese un giorno suo cugino Komori, mentre mangiavano nella mensa comune della loro scuola. Sakusa alzò gli occhi al cielo, ormai gli shifter erano un'argomento comune.
"Cosa dovrei pensare? Non ne ho mai visto uno, per quanto mi riguarda potrebbero perfino non esistere. Non mi interessano e non voglio averci niente a che fare" rispose, fermo su quella sua convinzione.

"Io penso che siano brave persone. Molti dicono che siano demoni, altri dicono semi-divinità, ma non saprei come definirli se non umani. Sarebbe comunque una cosa interessante e strana non trovi? Immagina, vivi tutta la vita con una persona e poi un giorno, scopri che è uno shifter. Pazzesco!" continuò Komori, dando via alle sue fantasie sugli shifter. Kiyoomi alzò le spalle, concentrandosi sul suo cibo.

Passò una settimana da quella loro conversazione e in quel momento erano su un pullman diretti verso Hyogo, dove avranno un'amichevole contro l'Inarizaki. L'Inarizaki era una squadra estremamente forte, dotati di grandi abilità e flessibilità. Erano famosi soprattutto per il loro setter, Miya Atsumu. Si classificò al primo posto come miglior setter liceale del Giappone. Insomma era sicuramente un idolo per chiunque amasse la pallavolo.

Finalmente dopo quasi sette ore di viaggio, arrivarono a Hyogo, e la prima cosa che notò Kiyoomi della città era la presenza di tantissimi Templi e statue. Le statue raffiguravano probabilmente degli shifter volpi. Come mai ce n'erano cosi tanti?
"Oh si! Ho letto molto sulle tradizioni di questa città" disse un suo compagno di squadra, leggendo probabilmente le informazioni sul telefono. "Dicono che sono grandi credenti degli Shifter, e che abbiano pure un branco! Un branco che considerano come qualche semi-divinità! Ecco perché la volpe è l'animale 'mascot' di questa città e di Inarizaki!" continuò poi, rimanendo sempre più sorpreso.

Anche Kiyoomi fu sorpreso. Avevano cosi tanta fiducia e devozione in queste Shifter tanto da creargli delle statue?
Ridicolo
Dopo dieci minuti, arrivarono davanti un Hotel, dove avrebbero sostato per i prossimi tre giorni. Kiyoomi era riluttante all'idea di stare in un hotel, ma in quel momento si doveva accontentare. Entrò nella sua stanza, e, dopo aver sistemato tutto e dato una ripulita in giro -fidarsi è bene, non fidarsi è meglio- decise di fare qualche ricerca sugli shifter, perché si sentiva cosi dannatamente attirato dal voler sapere di più su di loro, anche se non credeva nella loro esistenza.

"Hyogo è una città dalle varie tradizione, a quelle più antiche, a quelle più recenti. Un esempio sono gli shifter. Si può facilmente dire che Hyogo è una delle città più credenti agli shifter. Si dice anche che sia una tra le poche città del Giappone ad avere in branco di Shifter e che il loro tempio si trovi in mezzo al giardino Koko-en. Non si può confermare il tutto, ma non trovate che questa cosa sia interessante? Gli abitanti della città hanno anche ammesso fieramente di aver avvistato alcuni Shifter e di esserne rimasti ammaliati. Sappiamo che nel mondo molte persone sono 'uscite allo scoperto' come shifter, ma non si è mai sentito di un branco intero. Che sia vero? O che sia tutta finzione per avere attenzione da parte delle persone?"

Finí di leggere l'articolo. Ora che ci pensava, il giardino Koko-en era non tanto lontano da loro. In effetti era molto vicino alla scuola Inarizaki. Decise di non pensarci e che avrebbe dormito un po', dato che il giorno dopo avrebbero dovuto sconfiggere una squadra molto potente. Si mise in letto, eppure i suoi pensieri non gli lasciavano il tempo di addormentarsi, troppo impegnati a immaginare mille scenari sugli shifter.

Arrivò presto la mattina e Kiyoomi si svegliò più rilassato del solito. Si fece la sua solita routine -sentendosi comunque un po' scombussolato dal lungo viaggio- e insieme alla sua squadra partì verso la palestra dell'Inarizaki. Arrivato negli spogliatoi notò la presenza della squadra avversaria che era intenta ad avere una focosa conversazione. Apparentemente i gemelli Miya -Osamu Miya e Atsumu Miya- stavano avendo uno dei loro battibecchi, di cui erano molto famosi. Seppur controvoglia, Kiyoomi si ritrovò divertito dalla scena, pensando che quel team sembrasse più come una famiglia, che una squadra di pallavolo.

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