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Uno, due, tre...
Ho lavato le mani per 30 secondi, per la terza volta da stamattina e non sono nemmeno ancora uscito dalla mia camera; il disturbo dovrebbe essere soddisfatto, pieno di "3" come piace a lui, eppure non sembra essere così.
Sono preoccupato, attorno a me iniziano ad accorgersi che qualcosa non va, e ciò alimenta ancora di più le compulsioni nel tentativo di controllare qualcosa.
Mi hanno spostato nella sezione A da un paio di mesi e prima di allora ero già con Denki, che inizia ad insospettirsi per i miei comportamenti.
Non ho detto nulla, né a lui né a nessun altro, perché nemmeno io so davvero cosa stia succedendo dentro di me... eppure ho l'impressione che presto lo sapranno ancor prima gli altri.
Ho solo letto qualcosa su internet riguardo a questo disturbo, cercando i miei sintomi, ma ancora non sono convinto che sia così.
O di star davvero male.
Dipende tutto da me, posso fermarli quando voglio... o almeno è ciò che vorrei poter dire.
Esco per andare in classe in ritardo, per l'ennesima volta; Denki è già lì, di solito ci vediamo in una delle rispettive camere per andare insieme, ma ho inventato di nuovo una scusa per stare solo. Mi fanno così male le mani che non riuscirei nemmeno a stringere la sua, se almeno la paura dei batteri me lo lasciasse fare.
Me le asciugo ancora e mi mordo il labbro al fastidio, scoprendo tante piccole ferite appena sposto il panno.
Mi viene in mente di mettere dei guanti per coprirle, ma forse darei ancora di più nell'occhio, e sono troppo in ritardo per provare a rimediarli.
Lo farò dopo, se sarò ancora in tempo per nascondermi.
Finalmente entro in classe, la lezione è appena iniziata, mi scuso per il ritardo con Aizawa ma stavolta non la passo liscia.
<<Ancora in ritardo, come mai?>>
Mi blocco dandogli la schiena mentre sto per sedermi, girandomi lentamente a guardarlo. <<Non ho sentito la sveglia, mi scusi>>
Non potevo trovare bugia peggiore, ma era la stessa che ho usato anche con Denki, quindi riesco quasi a convincermi che sia vero. Ma non faccio lo stesso col professore, che mi guarda freddamente prima di procedere con la lezione.
<<Tutto bene?>> mi chiede Denki in un sussurro, sporgendosi dal banco accanto al mio. Annuisco con un sorriso, evitando di fare rumore per non attirare ancora l'attenzione su di me. <<Tranquillo>> sussurro con un filo di voce, sperando mi creda.
Cerco di prendere appunti, ma le mani mi fanno troppo male, così lascio stare e le nascondo tra le braccia incrociate sul banco.
Penso di essermi salvato a lezione quasi finita, ma Aizawa si alza per consegnarci dei compiti per la volta successiva. Quando è accanto a me allungo una mano per prendere il foglio, ma sento subito il suo sguardo indagatore su di me e le parole che sanciscono la mia condanna.
<<Ci vediamo nel mio ufficio dopo la lezione>>
Rimango pietrificato per tutti i minuti rimanenti, non sapendo cosa effettivamente voglia dirmi, ma ancora più preoccupato all'idea che siano le mie mani l'argomento di cui vuole parlare. Non saprei come uscirne.
Mentre penso a possibili scuse, Denki mi si avvicina ma non lo noto nemmeno finché non parla di nuovo.
<<Hey, ci sei?>> ripete inclinando il viso verso il mio per guardarmi, al ché nascondo prontamente le mani sotto al banco, tra le gambe.
<<Sì scusa, tutto bene?>> chiedo con un sorriso, nella speranza di riuscire a spostare l'attenzione da me.
<<Io sì, tu piuttosto?>> replica con un tono quasi accusatorio, dietro cui leggo la sua preoccupazione che mi fa arrossire.
<<Sto bene, sono solo un po' stanco, non preoccuparti>>
Non sembra convinto.
<<Mmh... perché devi andare da Aizawa?>>
<<Non lo so in realtà, credo lo scopriremo a breve>> ridacchio tentando di alleggerire la situazione, senza risultare troppo sospetto.
Ma credo che ormai io abbia perso ogni opportunità di distrarlo da me, perciò continuo a parlare prima che possa farlo lui.
<<Vado subito così mi tolgo il pensiero, a dopo!>> lo saluto in fretta alzandomi per andare verso la porta, riuscendo a sentire appena la sua voce che mi chiama per fermarmi.
Mi fermo davanti al suo ufficio e prendo un respiro prima di bussare, fermandomi ancora per coprirmi il più possibile le dita con le maniche prima di farlo.
<<Avanti>>
Ora non posso più tornare indietro.
<<Sono io professore, voleva parlarmi, giusto?>> chiedo affacciandomi da uno spiraglio della porta.
Ovvio che lo vuole, vuole distruggermi.
<<Shinso, siediti>> mi invita con un gesto della mano, annuendo.
Provo il più possibile a non mostrare il timore che la sedia sia sporca prima di accomodarmi, rimanendo rigido sulla seduta.
<<Ho notato alcune cose che ti riguardano e oggi le tue mani... c'è qualche problema?>>
Mi rilasso al tono calmo della sua voce, ma non riesco a tranquillizzarmi affatto nel rendermi conto di aver indovinato l'argomento della discussione.
Sono spacciato.

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⏰ Last updated: Jan 31, 2023 ⏰

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Count To Three // Shinso; My Hero AcademiaWhere stories live. Discover now