Capitolo 2 Un compleanno da ricordare

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"Se la vita ti picche,
tu mostra gli altri tre semi
e giocati un poker d'assi"
Hell

DARYL

La luce dell'alba filtra dalla finestra, ma non è quella che mi desta dal sonno. Sono sveglio già da un po'. È un periodo che proprio non riesco a dormire. Troppi pensieri e preoccupazioni disturbano la mia quiete, se mai ne ho avuta una...

Oggi è il mio compleanno, vorrei pensare solo a me e al mio benessere, ma per quanto mi sforzi il peso di quel debito sopra la mia testa mi opprime.

Porca puttana!

Sono riuscito a ripagarne una parte, con la conseguenza di essere quasi sul lastrico. Nell'ultimo periodo con i ragazzi abbiamo organizzato una serie di furtarelli qua e là, ma nulla di fruttuoso. Le macchine che abbiamo rubato non erano esattamente di lusso. Certo, hanno riempito il garage e qualcuna è gia stata adocchiata sul sito online della mia ditta di import export.

Agli occhi della società convenzionale sono un imprenditore di tutto rispetto. Beh, dovevo pur avere una copertura e un lavoro più o meno legale.

Mi dirigo in bagno e il volto che vedo allo specchio, il mio stesso riflesso, non lo riconosco. È quello di uomo stressato e io non sono mai stressato, o almeno non lo ero da tempo.

Sono nella merda fino al collo.

Ogni giorno cerco una soluzione e mi scervello per trovare i soldi che mi servono. Avrei dovuto tenere in considerazione eventuali imprevisti. Di solito sono molto attento, di certo non sono un novellino. Vivo in questa merda da quando avevo otto anni, dovrei sapere come funziona. Ma mai mi sarei immaginato che tra gli uomini di Arena ci fosse una talpa e penso proprio che non lo immaginasse nemmeno lui.

Troverò una soluzione, come sempre.

Non ne sono del tutto convinto, ma qualcosa in questi due mesi ho già racimolato e finché Arena non mi sta addosso vuol dire che ho tempo, anche se lo conosco e so che la sua pazienza, purtroppo, ha un limite.

Comunque questa sera festeggerò al mio nightclub: un posto esclusivo per sola gente d'élite. Di solito organizzo un'enorme festa a casa mia, ma quest'anno non avevo voglia di avere gente in casa fino all'alba. Inoltre in questo modo avrò l'opportunità di controllare i conti. Sono sicuro che nell'ultimo periodo, quel posto, abbia fruttato parecchio, essendo sempre pieno e questa sera lo sarà ancora di più, poiché verranno tutti per festeggiare i miei ventisei anni.

Ci saranno anche personalità importanti e, a loro, purtroppo dovrò offrire da bere e concedere un tavolo gratuito. Ma questo ed altro pur di mantenere alto il mio nome e la mia fama.

Perchè è questo ciò che conta nella vita: rispetto e potere. Sempre.

Sono arrivato dove sono, combattendo con i denti e con le unghie, immischiandomi in attività di dubbia moralità e non intendo finire sul lastrico, né voglio tornare in quello schifo di "barrio" in cui sono nato e cresciuto.

Ora ho una reputazione da difendere e lo farò, costi quel che costi. Non lascerò certo che un fottuto debito rovini i miei piani di vita.

Scuoto la testa. Ho bisogno di rilassare i nervi e l'unico modo che conosco, oltre a spingere ai limiti la macchina, è quella di fare una sessione di allenamento. Non sono fissato, ma voglio che il mio corpo si mantenga in forma.

Mi cambio e scendo nel seminterrato dove ho fatto costruire una palestra privata completa di attrezzi. Ma l'unica cosa che a me interessa, almeno per oggi, è il sacco da boxe. Fascio le mani e comincio a colpirlo.

 Una Bruja per il truffatore Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum