Segnali e Promesse

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Sangiovanni's P.O.V.

Quella mattina una coltre di nuvole grigie si rincorreva nel cielo, e la presi come l'ennesima conferma alla mia teoria secondo la quale qualcuno lassù, da mesi ormai, ce l'aveva con me.

Ma, nonostante il caffè rovesciato sulla felpa appena lavata, l'incidente scampato per un pelo e tutti quei tuoni che annunciavano un imminente acquazzone, io non mi lasciai scoraggiare.

Alle otto in punto mi presentai davanti alla porta dell'appartamento di Giulia, sicuro di trovarla lì, già in piedi nonostante non avesse nulla da fare.
Beh, per questo avrei dovuto ringraziare Sam che, con il suo solito animo da cupido, mi aveva fornito tutte le informazioni a me necessarie.

E mentirei se dicessi che non mi ci volle qualche minuto prima di trovare il coraggio necessario per suonare il campanello ma, alla fine, lo feci veramente, perché ero stanco di scappare da lei.

Quando la porta si spalancò quasi mi mancò il fiato;
Lei era lì, bellissima e struccata, con il suo pigiama preferito e i capelli legati in uno chignon disordinato.

"Ciao Giulia, posso entrare?"
Okay, breve e conciso, o la va o la spacca...

Lei mi guardò attentamente e nei suoi occhi vidi chiaramente tutto il dolore che gli avevo procurato.
Fu un colpo al cuore...

Alla fine si scostò, un po' titubante, dalla porta e mi lasciò entrare.
La seguì fino in cucina, dove mi accomodai su una delle sedie poste intorno alla penisola.

"Vuoi una tisana?" Mi chiese con voce lieve, senza guardarmi.

"Si grazie" Abbozzai un sorriso e continuai a guardarla mentre preparava la bevanda e la versava nelle nostre tazze.

Passarono almeno altri cinque minuti durante i quali lei cercò in ogni modo di evitare il mio sguardo, seppellendo il viso nella tazza, mentre io rimasi fermo, aspettando pazientemente che fosse lei a farmi capire quando sarebbe stata pronta.
E lo fece...

"Senti Giovanni, dimmi subito perché sei qui e facciamola finita" Sbottò.

"Cosa intendi con questo 'facciamola finita'?" Domandai, sforzandomi per mantenere un tono tranquillo.

"Non lo so, dimmelo tu!"

"Eh no Giulia, sono qui per parlare e per risolvere alcune cose che sono rimaste in sospeso ma non ho intenzione di tirarti fuori le parole di bocca.
Se vuoi comportarti da persona matura bene, altrimenti me ne vado subito" Misi subito in chiaro le cose.

"Oh certo, quindi l'immatura sarei io!" Quasi urlò, mentre mi fulminava con lo sguardo

"Non ho detto questo."

"Beh allora spiegati meglio, perché in questo ultimo periodo sei diventato un mistero!" Il suo tono si abbassò leggermente ma quella nota di ostilità rimase lì, a volteggiare nell'aria fino a posarsi sul mio cuore,facendomi mancare l'aria.

"Sono qui per scusarmi Giulia, perché sono consapevole di essermi comportato male con te, e mi dispiace da morire. So che ti avevo promesso che ci sarei sempre stato, nonostante il lavoro, ma é stato un periodo orribile e ho avuto pochissimi momenti liberi." Mi fermai per qualche secondo, alla ricerca delle parole giuste, e, nel frattempo, afferrai la sua mano e ne accarezzai il dorso.

"Sono stato assente, me ne rendo conto, ma ora sono qui Giulia. Ho annullato tutti i mei impegni per la prossima settimana e ho preso il primo aereo per raggiungerti, mollando tutto e tutti."

"Sono stata molto male in queste settimane senza di te, Gio" Sussurrò a testa bassa e mi si strinse il cuore a vederla così.
Cercai in ogni modo ripetermi che aveva bisogno di spazio ma, alla fine, la attirai a me e la strinsi fra le mie braccia.

"Non succederà più Giù, te lo prometto.
Ora sono qui, dammi modo di rimediare." Mormorai a bassa voce, come per paura che qualcuno ci potesse sentire, privandoci di un momento destinato ad essere solo ed unicamente nostro.

"Promesso promesso?" Chiese conferma, sollevando il capo per potermi guardare.
Ed io sorrisi perché sembrava proprio una  bambina, la bambina di cui mi ero innamorato.

"Promesso promesso" Sussurrai e subito dopo la baciai, rafforzando la presa intorno ai suoi fianchi.
E in quel momento fui certo che valeva la pena annullare qualsiasi cosa e mandare tutti a fanculo per lei, quel bacio fu l'ennesima conferma.

"Che dici se ce ne andiamo a letto e dormiamo un po'? É ancora presto ed io ho intenzione di passare tutta la giornata a coccolarti!" Le lasciai un bacio sulla punta del naso che la fece ridere.

"Tutta la giornata? Non ti sembra di esagerare?" Mi chiese, divertita.

"Quando si parla di te niente é mai troppo."
Ed era dannatamente vero, perché l'amavo più di ogni altra cosa.

Alla fine passammo veramente tutta la giornata abbracciati, a sussurrarci dolci promesse e a proclamarci il nostro amore, ed il massimo spostamento fu quello dal letto al divano, con il mondo chiuso fuori.
Perché finché ho te al mio fianco, non
ho bisogno di nessun altro.

Che ne pensate del capitolo? Se vi va fatemelo sapere nei commenti;)

P.S.
Ci stiamo avvicinando alla fine ma, una volta conclusa "My Lady", ho intenzione di pubblicare una nuova storia a cui sto lavorando da mesi.

Je hebt het einde van de gepubliceerde delen bereikt.

⏰ Laatst bijgewerkt: Jan 16, 2023 ⏰

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My Lady 2💓 //Sangiulia// Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu