Carattere di merda

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Una persona normale avrebbe ringraziato gentilmente. Io però non sono 'normale' e spesso non penso prima di parlare.
"Lasciami!" Gli dissi in maniera scontrosa. Mi pentí subito di quello che avevo fatto perché apparivo maleducata e infantile.
Lui fece un mezzo sorriso e dopo un secondo che parse un'eternità mi rispose:
"Come vuoi" e mi lasciò cadere a terra con un tonfo. Per fortuna lo spazio che mi separava dal pavimento del vagone era poco ma questo non mi evitó una botta in testa.
In fondo me lo meritavo. Inoltre tutti i passeggeri si erano messi a ridere e lo stesso ragazzo cominciò a sorridere in maniera strafottente.
Mi sentivo umiliata. Così, in fretta e furia, raccolsi la mia roba e mi sedetti al mio posto. La gente poco a poco cominciò ad andarsene. L'unico che rimase fu proprio quello stronzo imbecille che mi fissava da quando mi ero rialzata.
Aveva messo via il suo quaderno e continuava a guardarmi con quel sorriso insopportabile stampato in faccia. Io ero molto nervosa e non vedevo l'ora di uscire. Ad un certo punto persi la pazienza e gli dissi:
"Che hai da guardare?"
"10 minuti"
"Ma che stai dicendo? Tu sei tutto matto"
"Ci hai messo 10 minuti prima di rivolgermi la parola. Mi aspettavo un grazie almeno. Sarei io quello tutto matto?"
Volevo sprofondare. Ero troppo orgogliosa per ringraziarlo ma non potevo neanche fare la figura della stupida.
"Grazie" una pausa "Sei contento adesso?"
Lui rispose con il suo solito sorriso e mi disse:
"Hai mai pensato di prendere un po' di zucchero alla mattina? Magari ti fa diventare più dolce e meno irritabile."
Non potevo crederci. Mi conosceva da tipo venti minuti e già aveva criticato quel lato del mio carattere che tutti odiavano.
Io gli risposi con il suo stesso tono arrogante.
"Senti chi parla. Se io sono irritabile e cinica tu sei stronzo, arrogante, insopportabile, strafottente e potrei andare avanti all'infinito"
"Io aggiungerei anche irresistibile e seducente."
Quanto lo odiavo!
"Ah dimenticavo. Sei anche orgoglioso e presuntuoso!"
"Un po' come te no?"
Non risposi. Molte persone mi avevano dato dell'arrogante, scontrosa e cinica. In fondo aveva ragione e mi aveva spiazzato. L'unica cosa che mi rincuorava era il fatto che probabilmente non lo avrei più rivisto nella mia vita.
Stavo per alzarmi visto che la prossima era la mia fermata ma lui mi bloccò affermandomi il braccio.
"Fregatene di quello che pensano gli altri di te. Continua ad essere quella che sei senza vergognarti di niente."
"Mi stupisci. Non pensavo che potessi essere anche un grande leccaculo."
Mi staccai dalla sua presa e me ne andai. Finalmente lo avevo lasciato senza parole. O forse no.
"Ci vediamo presto Chiara!!" Mi urlò quando le porte si stavano per rinchiudere.
Io mi girai incredula. Come faceva a sapere il mio nome? Che io ricordi non gli avevo mai detto come mi chiamavo. Queste domande però non ebbero risposta visto che lui sparì velocemente con la metro.
Rimasi per qualche secondo come un idiota sul ciglio delle rotaie a pensare alla giornata di merda che era appena trascorsa. Prima il disastro al lavoro, poi la litigata con Riccardo ed infine l'incontro con quel tipo.
Scacciai quei pensieri dalla mia testa e mi diressi verso l'appartamento. Durante il cammino avrei dovuto pensare a come risolvere la situazione con Riccardo ma non riuscivo a levarmi dalla testa quel ragazzo.
Odiavo le persone come lui, quelli come me. Alla fine disprezzavo me stessa e il mio carattere di merda.

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