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la mattina sono rimasti tutti quanti a casa nostra però ovviamente c'è chi doveva andare in studio oppure c'eravamo noi ragazze per lo più la maggior parte che dovevamo studiare io avevo uno shooting da fare così mi cambio e saluto tutti quanti tranne marta e Federica che le salutai con un bacio sulla guancia,presi la mia copia delle chiavi dell'appartamento in cui abitavamo e mi dirigo nel luogo in cui oggi dovevo lavorare,arrivata lì mi fecero un po' di scatti che poi pubblicheranno sul loro profilo instagram

<bene signorina,con questo shooting> fece una pausa e sorrise <va a lavorare come modella a victoria's secret,siamo fieri di lei>fecero un'applauso tutti quelli che c'erano in quella stanza e mi piegai sulle mie ginocchia con le mani sulle guancie sorridendo come un abete. Abbraccio tutti e ritorno a casa più felice che mai,credevo che i ragazzi se n'erano  andati invece me li ritrovo ancora qui,dò la notizia un po' a tutti e in quel momento scese Andrea che dovrebbe essere tornato dal bagno e appena sentì che dovevo andare per un periodo in America il suo volto assume una di quelle espressioni che conoscevo bene,lo conoscevo come le mie tasche ogni movimento ogni "tic" che aveva tipo l'occhiolino,grattarsi la nuca  conoscevo bene questi movimenti che il suo corpo assumeva stessa cosa per le espressioni che comparivono nel suo volto ogni volta che era arrabbiato,triste,felice e disgustato. Gli altri si complementarono con me e come sempre marta e Federica mi saltarono in braccio riempiendo le mie guancie di baci loro si che mi facevano stare davvero bene, Dovrei partire a febbraio e siamo già al 24 di gennaio ho sempre preparato un mese prima le valigie così salgo sopra e incominciai a scegliere i vestiti da mettere nella mia valigia, sentì aprire la porta e immaginavo che era uno dei fratelli arrigoni avevano questo vizio di non bussare ma percepì che non era la ragazza dagli occhiali ma il fratello così mi girai verso di lui sorridendo ma appena vidi una lacrima rigare il suo viso scomparì anche il mio sorriso,non l'avevo mai visto così debole e piccolo sapevo che dentro di lui c'era un vuoto e credo che il giorno in cui si confidi con qualcuno era arrivato,chiuse la porta e scivolo contro il muro fino a quando non si sedette del tutto a terra con la testa tra le mani mi avvicinai a lui perché era così mi sembrava così deluso e triste

<perché te ne vai> disse tra un singhiozzo e un altro mi fece mancare il respiro a me
<è il mio lavoro andrè> lo guardai ma lui non voleva avere nessun contatto visivo guardava solo il pavimento bianco di marmo della mia camera,si strofinò gli occhi con le mani e si rialzò mi rialzai anche io e non mi aspettavo lo facesse davvero non lo vedevo così da quando eravamo piccoli,mi abbracciò così forte così non potevo scappare dalle sue braccia e io non potevo non ricambiare stringendolo anche io come stava facendo lui,avevamo bisogno di questo abbraccio tutti e due

< Mi sei mancata Coraline >...

se mi guardi così || shivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora