---Capitolo 5---

130 3 2
                                    

Alcuni mesi dopo a Meereen...

- Avvicinati - ordino in alto valyriano a Vhaenyx avvicinandomi alla flotta che stava risalendo la Baia degli Schiavisti,  erano almeno 300 barche.

Mi avvicino ancora di più sorvolando a sfioro le navi: all'incirca 150 avevano sulle vele lo stemma di casa Greyjoy: una piovra dorata in un campo nero; altre 120 avevano lo stemma di casa Martell: un sole rosso perforato da un giavellotto dorato in uno sfondo arancio; infine 30 navi con lo stemma di casa Longwater: un cavalluccio bianco con ali di drago su un campo blu.

- Torniamo a casa subito - dico al mio drago che vola in direzione della Grande Piramide.

Atterriamo sul tetto vicino al terrazzo dei miei alloggi privati, scendo dal dorso di Vhaenyx e arrivo nel stanza guardo i miei abiti: indossavo uno dei vestiti di mia madre, è uno molto scoperto che univa la gonna alla parte superiore, che mi copriva solo le spalle e il seno, con delle strisce di tessuto lasciandomi scoperta la pancia ed i fianchi, il vestito sui toni dell'azzurro e del blu. Direi che posso stare anche così.

- Nyra è arrivata Lady Greyjoy ed altri lord da Westeros- mi informa Thena, annuisco ed esco con lei al mio seguito andando nella sala dei ricevimenti.

Arriviamo e mi siedo sul tre piedi con alla mia destra Thena e alla mia sinistra mio padre, poi qualche gradino più in basso si trovavano Verme Grigio ed Aemon, che appena arrivata mi ha fatto l'occhiolino.

Dopo pochi secondi entra lady Yara con un ragazzo dai capelli castani ed abiti da marinaio.

- Siete alla presenza di Rhaenyra della casa Targaryen, seconda del suo nome, erede del Trono di Spade, Principessa di Roccia del drago, regina di Meereen, regina del Mare Stretto, Khalessi del Gran Mare d'Erba- mi presenta Thena.

- Lei è Lady Yara Greyjoy, lady delle Isole di Ferro- la presenta il ragazzo.

- Salve lady Yara spero che il viaggio sia stato gradevole- dico cortesemente alla donna.

- Molto gradevole sua Maestà, comunque io direi di saltare questi convenevoli - mi risponde ed io sorrido.

- Certamente, vi ho convocata qui per rinnovare l'alleanza fatta con mia madre anni addietro, per aiutarmi a riconquistare ciò che mi spetta di diritto, il Trono di Spade - dico alzandomi ed scendendo le scale per avvicinarmi alla lady e guardarla negli occhi.

- Giuri di aiutarmi nella mia guerra?- le chiedo allungandole il mio braccio.

- Lo giuro - mi risponde prendendo il mio braccio e stringendolo per sigillare il patto.

La lady abbassa il capo ed esce dalla sala, mi giro e sorrido a mio padre per poi tornare a sedermi sul trepiedi aspettando di ricevere il prossimo.

Dopo qualche minuto entra una donna mulatta e dalle vesti aranciee, seguita sa una ragazza anche lei un po' mulatta.

Thena mi presenta per la seconda volta.

- Lei è la principessa Arianne Martell, principessa ed erede di Lancia del Sole- la presenta la ragazzina.

- Sua Maestà sono qui per chiedere l'alleanza tra casa Targaryen e casa Martell, cosa già avvenuta tra sua madre e mia zia Ellaria Sand, per aiutarla nella riconquista di Westeros, sia per vendicare mio zio, mia zia e le mie cugine uccisi dai Lannister- mi informa la principessa.

Cerco lo sguardo di mio padre per capire cosa fare, con la testa mi annuisce e io torno a guardare la principessa.

- Principessa io sono d'accordo sulla nostra alleanza - dico mentre mi rialzo per dare la mano alla ragazza e sigillare l'accordo.

Arianne si inchina e si dirige fuori dalla sala ma io la blocco.

- Arianne voglio che tu faccia parte del mio concilio ristretto come maestro del conio - dico e la ragazza mi annuisce ringinocchiandosi per poi uscire definitamente dalla stanza.

- Quanti mancano Thena?- chiedo guardandola.

- Solo due mia regina- mi risponde ed io torno a sedermi.

Pochi secondi dopo entra un ragazzo, ad incirca su 25 anni, con i capelli castani e di buona statura, come le precedenti lady, è accompagnato da un ragazzino.

Thena ridice tutti i miei appellativi per poi lasciare la parola al ragazzino.

- Lui è lord Rennifer Longwater, capo carceriere della Fortezza Rossa- lo presentò il bambino.

- Mia Signora sono giunto qui per chiederle di accettare la nostra alleanza, visto che i suoi antenati sono anche i miei antenati dai tempi della Danza dei Draghi, so di non avere un esercito fornito come quello degli Stark ma io posso arrivare dove nessuno può arrivare, le prigioni di Approdo del Re - mi dice il lord.

- Per mostrarle la mia lealtà ho rubato dai tesori di Approdo del Re la spada della regina Visenya Targaryen, Sorella Oscura- mi dice appoggiando ai miei piedi un pacco di stoffa, Aemon la prese e me la portò, apro il pacchetto e mi si presenta davanti la spada di acciaio di Valyria appartenuta alla regina Visenya ma anche ha Daemon Targaryen, la stessa spada che ha ucciso Aemond Targaryen, antenato di Aemon. La poggio al mio fianco e torno a guardare il lord.

- Mi lord. io accetto la nostra alleanza e so che in futuro quella alleanza ci servirà- dico e l'uomo s'inginocchia per poi uscire dalla sala.  

Lancio uno sguardo stanco ad Aemon che mi risponde con un sorriso sforzato lo ricambio con un accenno di sorriso.

Il nostro piccolo dialogo muto viene interrotto dall'entrata di un uomo sui 30 anni, d'alta statura, dagli occhi e dai capelli platinati ma alla metà diventavano blu, un valyriano?

- Si presenti alla regina, ser - esclama mio padre.

-  Non pensavo che in famiglia dovessimo presentarci, vero cugina?- replicò l'uomo avvicinandosi.

- Scusami cugina?!- domando sorpresa.

- Vedo che devo presentarmi: io sono Aegon Targaryen, figlio di Rhaegar Targaryen ed Elia Martell e sono qui per unirmi al suo esercito per riconquistare Westeros - dice l'uomo inginocchiandosi e sfoderando la sua spada per poi appoggiarla a terra.    

- Quindi rinunci alla tua pretesa sul Trono di Spade? Poi cosa guadagna la regina con la tua alleanza?- chiede Aemon con sguardo dubbioso.

- Si io rinuncio ad ogni mia pretesa, se mai la regina accetterà la nostra alleanza avrà al suo servizio la neoriformata Compagnia Dorata - risponde Aegon lanciando uno sguardo saccente ad Aemon.

- Cugino io accetto la nostra alleanza- dico guardando l'uomo in ginocchio.

- Grazie mia regina - mi risponde guardandomi negli occhi, con la coda vedo Aemon stringere i pugni sull'elsa della spada.

The Last TargaryenDonde viven las historias. Descúbrelo ahora