E per chi se lo stesse chiedendo, no, non ero per niente pronta.

Mi correggo, non sono per niente pronta e credo di non sapere niente di quello che accadrà quando entrerò nella stanza con tutti quei professori.

Sono sempre stata estremamente ansiosa e la paura di sbagliare e deludere me stessa è alle stelle.

Oh, come dimenticare, mi sono trasferita, in una casa tutta mia, non sono brava con il pagamento delle bollette e tutto il resto, ma fortunatamente abito a 2 minuti a piedi dalla casa di mamma.

Coraline è ancora qui al mio fianco, che mi aiuta in ogni singola cosa, non mi molla un secondo e si prende cura di me come fa con Blake.

Blaky si è trasferito anche lui, con la sua ragazza, penso che presto si sposeranno.

Chiara è davvero la ragazza che immagino e vorrei al fianco di mio fratello per tutta la vita.

Mamma è così rimasta sola in casa, già, Tom non è ancora tornato da lei, dico non ancora perché so che lui tornerà, ne sono convinta.

Le acque tra me e Toto si erano ormai riappacificate del tutto, era bello averlo di nuovo tra i piedi, sentire che mi chiamava ancora scricciolo e che non perdeva occasione per farmi regali

Kentucky invece mi mancava da impazzire, mancava a tutti o almeno, così mi piaceva credere, ma c'era una nuova arrivata in famiglia, o meglio, nella mia casa.

Heidi, una cucciola di dobermann, di soli 3 mesi.

Non essendo una razza facile da gestire avevo optato per portare la piccola Heidi da un educatore cinofilo.

Non perché fosse cattiva o altro, semplicemente volevo che la cucciola avesse un educazione ferrea e perfetta, volevo poterla liberare senza che qualcuno mi dicesse che era un cane pericoloso.

Ma Idi, come amo chiamarla io, non è l'unica new entry della famiglia.

Tom e Chiara hanno preso un dalmata e lo hanno chiamato Pongo, proprio come il papà dei cuccioli della carica dei 101.

Heidi e Pongo si sono già conosciuti e oltre ad aver fatto un sacco di danni nella casa della loro nonna, si sono addormentati uno sopra l'altro come due piccoli fratellini.

Come vi dicevo le cose erano cambiate, io avevo iniziato persino a lavorare.

Chi lo avrebbe mai detto?

Amavo davvero essere servita e riverita da mio papà, ma dato che iniziavo ad essere indipendente non potevo basare la mia vita solo sui 200€ che ricevevo da lui durante la settimana.

Fortunatamente un'amica di mamma si era proposta di farmi da social media manager, ovvero manager personale? assistente? segretaria?

Avevo davvero bisogno di una persona che mi aiutasse a riorganizzare i miei impegni, che svolgesse lavoretti futili al posto mio.

Lidia, da un paio di mesi a questa parte aveva davvero stravolto la mia vita.

Grazie a lei ero diventata una modella, cosa che avevo sempre voluto fare da piccola, ma che ritenevo un mestiere irraggiungibile; inoltre avevo il mio ufficio in cui passavo la maggior parte delle mie ore a lavorare e organizzare insieme a lei i miei appuntamenti e riunioni.

Di certo non venivo pagata miliardi di euro, però ciò che guadagnavo, insieme agli aiuti economici di papà e quelli materiali di mamma, riuscivo a vivere in una casa davvero enorme per una sola persona e mi potevo permettere di fare shopping più volte al mese o uscire a cena tutte le sere, cosa che alla fine non facevo mai perché ero e sono sempre stravolta dalla giornata oppure devo studiare.

Rush To LoveWhere stories live. Discover now