Nessuno aveva mai preso sul serio i suoi problemi psicologici eccetto suo fratello, che non aveva idea di come gestirli.

Crescendo, la trascuratezza di questi disagi si era trasformata in una vera e propria spirale fatta di depressione e perfezionismo eccessivo, che sapeva l'avrebbero portata ad autodistruggersi all'arrivo del prossimo portone chiusole in faccia.

Sarah richiuse la porta dietro di sé senza aspettare risposta dai due, e Victoria si ributtò sul letto.

L'ultima cosa che avrebbe voluto fare era alzarsi e tornare nel mondo reale.
Era da un po' che la prospettiva di una giornata intera passata a portare finti sorrisi per nascondere il viso stanco non le sembrava accattivante.

Da quando sua madre Josephine era morta le cose erano colate a picco.

La famiglia McClair si era distrutta in piccoli pezzi a partire da quel fatidico giorno di novembre.
Da un giorno all'altro la colonna portante della famiglia non c'era più.

E quanto Victoria avesse sofferto è inspiegabile.
Il dolore della perdita di una madre, in generale, non si può spiegare, ma il legame che le due avevano era speciale, diverso.

Erano la famiglia perfetta.
Un padre a capo di un'importante azienda, una moglie giovane che bada alla casa e si mostra sempre perfetta agli eventi sociali, e tre figli meravigliosi già orientati verso il mondo del successo.

Atlas McClair era in particolare la punta di diamante.
Il figlio di mezzo che grazie alle sue doti avrebbe ereditato tutto quanto ed avrebbe saputo portare avanti la società con le sue mani.
Ed al suo fianco, ovviamente, ci sarebbe stata Naomi, la perfetta figlia maggiore, bionda e pura come un angelo che umilmente nasconde le sue ali per far risaltare i due fratelli.

E poi c'era lei, Victoria.
Prima ballerina di un'accademia di fama internazionale, pronta a spiccare il volo dopo la prossima audizione con destinazione Parigi.

Tutto venne distrutto con una singola chiamata da parte dell'ospedale dell'isola di Kildare.

Al cigno si spezzarono le ali, ed è così che diventò come tutti ormai la conoscevano.

La tempesta di una nuova realtà la colpì all'improvviso.
Una realtà completamente diversa da quella a cui era abituata, che quindi passò da essere uno spot pubblicitario fatto dalla classica benestante famiglia americana ad uno di prevenzione contro il suicidio.

Oh si, perché sua madre si era apparentemente suicidata.
Proprio colei che portava allegria ovunque andasse, aveva deciso di buttarsi dallo strapiombo alle dieci di mattina senza lasciare una lettera o qualsiasi messaggio alla tanta amata famiglia.

Victoria non riusciva a darsi pace.
Per settimane aveva fatto nottata cercando di capire chi avesse potuto spingere la sua dolce mamma su una scogliera e che motivo avrebbe potuto avere.

Fino a quando, una mattina di dicembre, trovò decine di barattoli vuoti di psicofarmaci all'interno di un buco nell'armadio di Josephine, insieme a scarabocchi neri su fogli stropicciati.

Fu così che sia lei, sia il resto della sua famiglia si mise il cuore in pace, facendo sempre attenzione a non far trapelare la notizia della profonda depressione in cui la donna era caduta prima di compiere l'estremo gesto.

Hedonism, obxWhere stories live. Discover now