"No grazie sono a posto così" sorrido poi mi accomodo al suo fianco sul divano.

"Non ti avevo nemmeno sentita entrare in casa" sorrido.

"Solo perché Heidi è fuori in giardino, sennò mi avresti sentita eccome" ride lei.

Mamma non aveva approvato la mia scelta di prendere Heidi, la riteneva una razza troppo pericolosa.

Parere mio? Tutte le razze sono pericolose se non si educano nel modo corretto.

"Fammi vedere il nuovo tatuaggio" chiede con un sorriso.

Ormai ci aveva fatto l'abitudine, quando Nicolas era insieme a me, tornavo a casa con un nuovo tatuaggio.

Alzo la maglia e abbasso leggermente il pantaloncino.

<3 FFII

"Significato?" domanda.

Il mio sguardo scatta su di lei.

Non sapevo se mi stesse ferendo di più il suo sguardo confuso o la sua domanda.

"Scherzo cucciola, Fendi Flower II, come dimenticare quella teppista" ride.

Era davvero una pony terribile.

"Nic ti piace?" se ne esce così da un momento all'altro.

"Si, davvero tanto" sorrido ingenua pensando al ragazzo che più mi fa divertire ultimamente.

"Non in quel senso G, Nicolas ti piace come ti piaceva..." non finisce la frase ma lascia intendere il finale.

Sobbalzo sul divano comprendendo l'errore creatosi nella nostra conversazione.

"No oddio no, Nico è fantastico, gli voglio un bene dell'anima, ma non in quel modo" chiarisco subito.

Nessuno mi sarebbe piaciuto mai più in quel modo, avrei amato, quello sicuramente, ma mai quanto avevo amato il pilota McLaren.

"Dovresti invitarlo a casa mia una sera" dice "Magari prima che inizi il campionato, dato che poi seguirai sempre Pierre" ammette.

Per mamma era stato un durissimo colpo vedermi andare via di casa pochi mesi dopo Blake, ma era consapevole che avevo bisogno di saper contare solo su me stessa, avevo bisogno di crearmi una mia autonomia, di poter tornare a casa durante la settimana alle 2 di notte senza avere la ramanzina da lei, volevo imparare a fare la raccolta differenziata, volevo provare le brezza di entrare nella casa che mi ero guadagnata e che stavo pagando da sola.

"D'accordo, ci penserò" sorrido piegando dei vestiti puliti appena ritirati dallo stendino.

Mia mamma mi guarda con gli occhi di chi è fiero di ciò che ha creato.

"Oh Grace, che nei fatto della bambina irriverente che portava a casa solo scarsi 6 e note disciplinari?" ride mamma.

Già, che ne avevo fatto?

Stavo davvero diventando una donna indipendente come aveva voluto papà che lo fossi.

Lo ero anche se vacillavo ogni tanto?

Ero indipendente anche se piangevo sul mio cuscino quando tutto andava per il verso storto?

Ero una donna anche se avevo così tanti dolori alle ossa che volevo immergermi in una vasca di Voltaren e uscire solo dopo che questo fosse stato assorbito totalmente dalla mia pelle?

Ero una donna indipendente anche se avevo ancora paura del buio?

Ero una donna indipendente anche se avevo solo 19 anni? lo ero? lo ero davvero?

Rush To LoveWhere stories live. Discover now