Col Mio Ultimo Respiro, Ti Dissi "Ti Amo"

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Halloween è la festa dei morti, della paura ed è festeggiata a livello mondiale. La gente si traveste, i bambini girano per le strade, suonando ad ogni porta e chiedendo caramelle, mentre i più grandi si divertono a festeggiarlo in posti abbandonati, con fiumi di alcohol, o semplicemente a casa loro. Halloween è anche considerato il giorno perfetto per compiere atti illegali: tutta quella gente fuori casa che lascia le abitazioni incustodite, le folle travestite da personaggi horror, dove nessuno si accorgerebbe di una persona ricoperta da vero sangue.

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Era da Settembre che Tendou, un ragazzetto dai capelli rossi e dal carattere tutto strano, cercava di convincere i suoi amici ad andare a festeggiare Halloween in una casa abbandonata di cui aveva sentito parlare.
Aveva ricevuto fin da subito risposte positive e non, ma con la sua persistenza era riuscito a fare cambiare idea a quei poveri malcapitati che avevano osato rifiutare la sua offerta.

Shirabu era uno di quei malcapitati che era stato costretto a cambiare idea.

"Oh andiamo, prometto che ti divertirai." gli aveva detto il rosso, ogni giorno, fino allo sfinimento e, alla fine, aveva ceduto. Più per stanchezza che per affetto per l'amico.
Il castano studiava giorno e notte, ogni giorno, così si era ritrovato alla mattina del 31 ancora senza costume.

Raccolse tutta la calma di cui era disponibile e compose il numero del rosso.
Uno squillo.
Due squilli.
Una voce allegra rispose dall'altro capo del telefono.

"Tendou, non posso venire." Disse Shirabu con un sospiro pesante.
"Perché? Ma mi avevi promesso che saresti venuto." Shirabu poteva benissimo sentire la tristezza nel tono del rosso.
"È una festa in maschera ed io non ho comprato proprio nulla. Sono stato troppo impegnato con la scuola." Rispose il castano, sperando che Tendou avesse potuto capire.

Il silenzio cadde per qualche secondo dall'altra parte della linea, come se il rosso stesse pensando a una soluzione.
"E se lo andassimo a comprare adesso? Io e te intendo." Propose Tendou, con un tono di speranza mal nascosto.
Shirabu sospirò, arresosi all'idea di poter rimanere a casa sua, a riposarsi e prendersi una pausa dalla scuola.
"Va bene, possiamo andarci insieme." Rispose il castano.

Dall'altro lato del telefono si sentì un urletto allegro che fece ridere il castano.

~•~•~•~

Se Shirabu non voleva andare a quella festa, Semi, d'altro canto, non ne vedeva l'ora.

Semi amava le feste, soprattutto quelle in maschera. Le amava ancora di più se l'alcohol era compreso.

Appena Tendou aveva proposto la sua idea, Semi era stato io secondo ad accettare. (Era stato secondo solamente ad Ushijima, fidanzato del rosso, che senza nemmeno finire di ascoltare quello che il suo ragazzo stesse dicendo, aveva accettato subito).
Aveva comprato il suo costume, da pirata per l'esattezza, e non vedeva l'ora di indossarlo.

L'euforia per la festa si era tramutata in ansia non appena aveva scoperto che anche Shirabu aveva accettato.

Semi aveva sempre avuto un'enorme cotta per il più piccolo e la sua vicinanza lo rendeva sempre nervoso.
In un attimo era diventato insicuro di tutto: del suo costume, delle sue scelte. Aveva persino ripensato all'andare alla festa!

Quando Tendou era venuto a scoprire del ripensamento lo aveva minacciato dicendogli che avrebbe detto tutto a Shirabu e, anche se sapeva che il rosso non si sarebbe mai permesso di farlo, aveva dovuto accettare nuovamente.

Quindi ora, era lì, a casa sua, ad aspettare la sera per andare a quella festa.

~•~•~•~

"Sei sicuro che vada bene?" Aveva chiesto Shirabu, guardandosi più e più volte allo specchio.

Col Mio Ultimo Respiro, Ti Dissi "Ti amo" -SemiShira-Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ