A tre passi da Te

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Nell'Halloween del 1970 James riuscì finalmente ad associare un viso al minore dei Black. Mentre James e Sirius avevano compiuto la gloriosa età di dieci anni - di cui andavano entrambi estremamente fieri data la doppia cifra - Regulus ne aveva ancora nove. Solo un anno li differiva, ma James sarebbe stato pronto a scommettere che quelle braccia esili appartenevano a qualcuno di ancora più piccolo.

"Sirius tocca a te contare!"

I tre avevano deciso di giocare a nascondino per passare il tempo, che sembrava essersi fermato per fare un dispetto ai ragazzi, impazienti come non mai di andare a bussare casa per casa a porre la fatidica domanda: "dolcetto o scherzetto?"

Dunque come nascondiglio James opta per lo sgabuzzino dove sua madre teneva gli utensili da pulizia, un posto da cui era stato raccomandato di stare lontano in quanto la porta era difettosa, motivo per cui fa estrema attenzione a lasciare uno spicchio aperto.

"Diciannove... Venti... Ventuno..."

James riusciva a sentire la voce ovattata del suo migliore amico da lontano ed era sicuro di avere la vittoria in tasca questa volta. Finché...

Lo spicchio che aveva lasciato aperto si fa sempre più largo solo per rivelare la minuta faccia di Regulus dalle caratteristiche così soffici, accentuate un secondo dopo da un innocente sorriso che gli arrivava agli occhi.

"Non puoi nasconderti qui! Ci sono già io!" Esclama James mettendo il broncio e battendo un piede per terra.

"Ventotto... Ventinove... Trenta!"

"Shhh!" Regulus poggia un dito sulla sua stessa bocca e si fa largo nello spazio ristretto in cui sostava James, tirando con sé la maniglia della porta.

"No!" Butta fuori James in un silenzioso gridolino.

"Pronti o no arrivo!" Annuncia Sirius a voce alta.

James sospira, spazientito e senza neanche far più caso al volume della sua voce. "Bravo. Adesso siamo bloccati dentro!" Rimprovera, poggiando le braccia sui fianchi.

Quando poi prova ad aprire la porta non è sorpreso nello scoprire che il suo tentativo è totalmente vano.

"Mamma!" Chiama James, che riusciva a sentire il panico farsi largo nei suoi nervi.

Ma gli unici passi che sente arrivare sono quelli di Sirius. "James?" Chiede l'amico, sbirciando tra le grate. "James trovato!" Esclama con un singolo battito di mani, finché il suo sguardo non si sposta sulla sua destra. "Oh! Reggie trovato!"

James scuote leggermente la testa. "Siri siamo bloccati, puoi chiamare mia madre?"

"Eh? Com'è successo?" Chiede confuso l'altro, ma senza neanche aspettare una risposta corre da Euphemia.

Nuovamente soli, James si lascia cadere sulla superficie alle sue spalle, sconfitto, e lancia un'occhiataccia a Regulus.

"Sei arrabbiato con me?" Chiede il minore con voce piccola.

Non vi è risposta.

Dopo alcuni secondi Euphemia arriva e, dopo una piccola sgridata, prova a liberarli, ma sapeva che solo Fleamont - attualmente a lavoro - conosceva un modo per sbloccare la serratura. Dunque a tutti non resta che aspettare che passi un tempo tanto silenzioso.

Dopo un po' Regulus decide di parlare di nuovo. "Puoi non essere arrabbiato con me?" Aveva la fronte corrugata e sembrava stesse per piangere da un momento all'altro.

A tre passi da TeWhere stories live. Discover now