La forza dell'Ira (Parte 1)

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Non appena anche Xerxes e Owen furono scesi, i quattro superarono svelti il fuoco per lanciarsi nelle grotte successive.

Il corridoio principale era pinguo di elfi che correvano nella loro direzione. Non appena vennero individuati, i ragazzi si trovarono assediati.

Yan riconobbe al tatto i doppi segni di una freccia che si affrettò a incoccare. Colpì alla spalla un elfo gettatosi verso di loro, e lo guardò accasciarsi a terra e urlare a causa delle firethorn che gli bruciavano il sangue.

Xerxes aveva intanto lasciato che Owen versasse l'idromele sul panno del suo pugnale. Quando Yan lo toccò con una freccia di firethorn, l'arma prese fuoco.

Il principe non attese oltre per fendere e trafiggere gli elfi che lo aggredivano, sfruttando soprattutto il suo trucchetto di accucciarsi per colpire gambe e piedi.

James passò accanto a Yan e, scambiato un cenno con lui, scattò lungo il corridoio, con l'altro che lo sosteneva sparando frecce – che fossero normali, di firethorn o avvelenate – verso gli elfi pronti a rispondere. Quando il suo amico si ritrovò a rotolare contro un paio di loro, Yan seguitò a tenere alla larga tutti gli avversari che accorrevano per sostenere i compagni aggrediti.

Erano molto veloci.

Se non fossero rimasti ammassati, non sarebbe riuscito a centrarli. Dopotutto, ogni volta che Yan prendeva sott'occhio uno di loro, finiva per colpire lo sventurato che gli correva dietro.

Per ogni elfo che riusciva a superare le frecce, Xerxes accorreva per colpirlo col pugnale infuocato.

Intanto Owen si occupava di quelli che giungevano alle spalle: tirava fialette d'idromele e vi gettava a sua volta le firethorn che teneva in una delle tasche della cintura. Le colonne di fiamme che s'innalzavano erano abbastanza per sottomettere gli elfi, considerata anche la calura in un ambiente tanto chiuso.

Certo il fumo non giovava neanche ai quattro ragazzi, ma il suo effetto risultava molto più rapido nei confronti dei nemici.

«Non possiamo continuare così per sempre!» gridò Xerxes, mentre Yan teneva il più distante possibile gli avversari rimasti. «Dobbiamo trovare Nathan e Skye!»

«Gli elfi oltre le fiamme hanno cambiato direzione!» avvisò Owen. «Possiamo provare a proseguire!»

Xerxes chiamò a gran voce James, il quale tuttavia era ancora impegnato nella lotta contro una giovane elfa.

Lui riuscì ad atterrarla, ma quella agitò le mani sul suo petto e lo lanciò via tramite una folata di neve. Il ragazzo andò a sbattere contro il soffitto, per poi ricadere malamente a terra. Tentò di rialzarsi, ma l'avversaria lo aggredì alle spalle ed estrasse il suo coltello.

«JAMES!» urlò ancora Xerxes.

Yan scoccò una freccia velenosa contro un elfo in avvicinamento, ma non rimase a fissarlo mentre cominciava a contorcersi per il dolore.

Tornò a osservare il combattimento a cui era sottoposto il suo amico.

Vide James muoversi repentino per balzare sulle ginocchia e ricadere di schiena, schiacciando così l'elfa sotto di sé. Si divincolò poi fino ad afferrarle il polso che reggeva il coltello e allungò il collo per morderle le dita affinché lasciasse la presa.

Lei urlò dal dolore e gli artigliò la camicia. Da quel punto, Yan scorse la brina cominciare a stratificarsi sul corpo dell'amico, il quale s'irrigidì stringendo i denti.

Ciononostante riuscì ad allungare un'altra volta il collo e a girarsi fino ad affondarle i denti aguzzi nel collo, facendo schizzare sangue verde.

Yan azzardò un sospiro di sollievo, ma fu allora che vide Xerxes cadere accanto a lui.

I Flagelli: TradimentoWhere stories live. Discover now