Capitolo 31

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Anno X655 Regno del fuoco...



-cazzo di caldo- ringhiò Arsen chiedendosi anche chi gliela avesse fatta fare ad andare li, poi però si ricordò il sorriso di Raenya e sospirò. Le era mancata da morire. In quell'anno nel quale non l'aveva minimamente vista si era sentito malissimo e aveva capito che non gli importava niente del suo status e di quello di Raenya: l'unica cosa che voleva era stare insieme alla donna che gli aveva rubato il cuore.

-abituati visto che la tua bella è la principessa di questo posto- ridacchiò Levon che lanciò velocemente un'occhiata preoccupata Dena che diversamente da lui sembrava tranquilla mentre si guardava intorno curiosa. Si erano sposati, qualche mese dopo la sconfitta di Uuka ed erano ufficialmente marito e moglie. Avevano invitato tutti al loro matrimonio, anche Zhiraya e Raenya, ma solo i gemelli si erano presentati. Era stato bello rivedersi dopo mesi e avevano continuato ad incontrarsi ma sempre senza Raenya e Zhiraya cosa che li aveva fatti stare davvero male anche perché alla fine Arsen aveva perso la pazienza e deciso di voler indietro la sua ragazza.

Era stato quel giorno stesso che Taniel, dopo aver sentito il fratello, aveva mormorato un "voglio Zhiraya" prima di scoppiare in lacrime, lacrime che avevano sconvolto tutti. Era stato quindi costretto a rivelare i suoi sentimenti per il protettore del rubino e anche di quel bacio rubato che c'era stato. Inutile dire che Levon e Dena gli aveva urlato contro di essere un codardo. Suo fratello invece lo aveva guardato per un po' prima di urlargli che un fottuto soldato del cazzo non poteva distruggergli la vita. Taniel ne era rimasto sconvolto. Aveva creduto che il fratello stesse urlando perché gli piaceva Zhiraya e non perché si era imposto un blocco. E ora erano li, nel regno del fuoco, accompagnati da Levon e Dena in modo che non scappassero entrambi dai loro quasi ragazzi.

-sembra che stiano festeggiando qualcosa- disse Taniel guardandosi intorno e scrutando attentamente tutti i ragazzi abbastanza alti che potevano essere Zhiraya ma rimaneva sempre deluso nello scoprire che non erano lui.

-ora capisco anche perché non hanno fatto tante storie quando siamo entrati...Dena stai bene?-

-Levon calmati sono fresca come una rosa- rispose lei alzando gli occhi al cielo. Il marito era diventato iperprotettivo da quando due giorni prima gli aveva rivelato di essere incinta.

-lasciami in pace Dena- borbottò Taniel mettendo un braccio sulle spalle della ragazza -è quella che sta soffrendo di meno il caldo qui dentro-

-prendetelo!- i quattro ragazzi sgranarono gli occhi a quel richiamo. Sembrava quasi un ordine dettato da una guardia ma per quanta gente c'era in giro non riuscivano a vedere da dove provenisse. Però notarono perfettamente una piccola figura incappucciata correre nella loro direzione.

-aiutatemi- disse quando li vide.

-chi sei?- chiese dubbioso Arsen che riusciva a vedere solo i capelli nerissimi della ragazza che aveva difronte.

-vi prego. Mi stanno cercando!- continuò la ragazza iniziando a tremare e fu allora che notarono le guardi andare verso di loro.

-okay- disse Dena sotto lo sguardo sconvolto degli altri tre.

-ehi voi!- urlò la guardia avvicinandosi a loro a Taniel si diede del contegno per non saltare in aria dallo spavento. Doveva ancora superare quella fobia ma ne avrebbe parlato con Zhiraya, doveva sapere.

-si?- chiese Levon mettendo un braccio intorno alla vita della moglie per proteggerla anche se non ce ne era realmente bisogno.

-il ragazzo incappucciato. È nostro-

-in realtà è nostra sorella- disse Taniel -è appena arrivata insieme a noi e tiene il cappuccio in testa perché ha una brutta cicatrice sul volto che non vuole far vedere sul volto proprio come il mio gemello- Taniel indicò la faccia sfigurata di Arsen che si limitò a restare in silenzio mentre la ragazza incappucciata di avvicinava ai due per far finta di essere realmente vicina a loro.

-scusate per il disturbo. Stiamo cercando un fuggitivo ma questo è già il terzo che sbagliamo. Buona giornata e buona festa della lava- così dicendo il soldato si dileguò.

-grazie mille davvero- la ragazza sembrava felice al settimo cielo.

-possiamo sapere perché stavi scappando?- chiese Dena curiosa e la ragazza sospirò prima di indicare loro di seguirla, li condusse fino ad un vicoletto cieco e buio prima di togliersi il cappuccio e rivelare loro il suo volto che era contornato da lunghissimi capelli neri e aveva due fari rosso fuoco come occhi, un po' come tutti gli abitanti del regno del fuoco.

-mi vogliono costringere a fare una cosa per questa maledetta festa della lava e a me non va-

-quindi ti stavano realmente cercando-

-ovvio! Ma grazie a voi posso respirare libertà ancora per un po'. Non siete di qui vero? Cosa vi porta alla festa della lava? Siete mercanti?-

-no, solo semplici visitatoti. Non sapevamo nemmeno della festa della lava- rispose per tutti Levon. Di certo non potevano inventarsi di essere mercanti quando non avevano nulla con loro.

-oh capisco- la mora annuì -è una festa particolare che viene celebrata quando il fiume di lava che percorre tutta la città si ingrossa e creando una volta asciutto nuova pietra lavica e quindi nuovo materiale da costruzione per tutti noi- la ragazza non aveva perso il sorriso per tutto il tempo del racconto -ora è meglio che vi lasci alla vostra festa e visita, vi ho disturbati fin troppo. Continuerò a scappare da un vicolo all'altro fino all'ultimo momento-

-sta attenta- le disse Dena preoccupata terribilmente per lei e la mora sorrise prima di rimettersi il cappuccio in testa e fare per uscire ma nemmeno due passi e subito si ributtò dentro il vicolo con il cuore che le batteva a mille.

-tutto okay?- le chiese Arsen sorpreso da quel suo modo di fare, cosa aveva?

-devo stare ferma forse così non mi vede-

-chi?- chiese Dena e proprio in quel momento avvertirono tutti in rumore di tacchi e si voltarono verso l'ingresso del vicolo in attesa.


Gemme ElementariWhere stories live. Discover now