//Il tempo ci dirà chi siamo\\ Mikey×reader

*•angelo decaduto•* ct.28

--Mikey pov's--

Si dice che all'inferno si possa solo entrare, io ci ho fatto dentro e fuori molte volte. Ma ora sento che andrò in alto, in paradiso per cadere e non rialzarmi mai più.

"Non ti ha ancora trovato nessuno eh?" Disse quel deficiente con il ciuffo giallo.

"Hanma stai zitto" ero tranquillo, non arrabbiato, non deluso nulla di nulla.

"Non eri quello amato da tutti mikeyyyy-kunn? Perché nessuno è venuto a cercarti?"

Quel ghigno mi faceva venire la nausea, non sapevo manco io perché stavo lavorando con lui.

Avevo dato indicazioni false a Emma sapendo che avrebbe chiesto aiuto a qualcuno dei miei vecchi amici, non potevo permettermi che venissero veramente coinvolti in questa situazione. Sono diventato tutto ciò che ho sempre odiato, ero un capo, una persona a cui fare affidamento e ora mi ritrovo a lavorare per degli sconosciuti potenti, ammazzando e togliendo la libertá, tutto ciò che ho sempre voluto avere io.

"Come ci sono finito in questo giro lo so solo io" dissi calciando dei sassi

Lui alzò la testa e spense il suo sorriso continuando a guardare il cielo.
"Non siamo mai stati tipi apposto noi, era il minimo arrivare a questo punto" scosse le spalle e continuò "siamo assassini, siamo schifosi ,siamo uno scarto della società. Dobbiamo farci valere, dobbiamo fare capire chi siamo quindi vola Mikey" disse per poi guardarmi fisso negli occhi.

"Se non fosse partita t/n saresti arrivato a questo punto?" Chiese con un sorrisetto orgoglioso

Non sapevo dare una risposta a questa domanda, ma la rabbia piano piano stava crescendo dentro me.

"Saresti diventato un'assassino spietato se la tua dolce e cara t/n fosse rimasta qua?" Chiese facendomi ancora più arrabbiare.
Lei non c'entra nulla, o almeno è quello che cercavo di credere.

"Sei scappato da tutto e tutti poco dopo che lei è andata via. Quanto doveva andare via una, due settimane? Ed è mai tornata?"
Chiese per poi poggiarmi una mano sulla spalla.
Se si fosse avvicinato più di così lo avrei ammazzato, e lui lo aveva capito. Tolse la sua mano da sopra di me "o forse mi sto sbagliando" proferì leggermente quasi sussurrando.

"La notte non passa mai eh" disse una voce sconosciuta alle nostre spalle.

Ci girammo entrambi sapendo chi era ma non cosa ci facesse li.
"Kisaki caro, che ho fatto ora?" sorrise il verme accanto a me.

"Non sono qui per te Hanma, bensì per l'angelo decaduto" disse guardandomi, sentivo i suoi occhi addosso.
Mentre lo disse un corvo gracchiò e il vento si alzò. I miei capelli all'aria mi ricadevano in viso.
"eri una persona affidabile, buona e tutto il resto di queste stronzate" mi girai e lo guardai.
"Eri una persona buona, eri un'angioletto, ma ora il mio caro ragazzo deve andare a lavoro" disse lui con un sorrisetto ironico per poi pormi una foto.
"Devi portarmi lui"

"Il suo nome è Alexander fa parte di una famiglia abbastanza ricca di Tokyo"

"Perché proprio io?" Chiesi lasciando cadere le foto a terra

"Lo so io perché te, quindi non fare domande e portalo qui" disse per poi andare via

Mikey= "Quanto tempo ho?"

Kisaki= "quanto te ne serve,non c'è                  fretta"

~t/n pov's~

Non smettevo di ridere
"HEY GUARDA CHE NON STO SCHERZANDO" si giustificò

"Si sì certo, e mi vorresti dire che non dovrei ridere dopo che mi hai detto che hai preso il palo da 5 ragazze nella stessa sera?" Continuai imperterrita a ridere.

Era mattina e la notte era passata come se nulla fosse.

Avevo preso la mia scelta e ero riuscita finalmente a capire ciò che realmente volevo fare.
Avevo risentito Draken e Alex e entrambi mi avevano detto che ero una stupida e che dovevo tornare a casa ma alla fine si piegarono sotto le mie richieste.

Inventai una scusa alla famiglia Yozakura per poter rimanere ancora del tempo qua in Giappone, e furono felici di accogliermi per altro tempo.

"Quindi ora torni a casa in Italia?" Chiese dopo aver finito il suo cornetto alla crema
"Mm no, rimango ancora un po' qua in Giappone, perché volevi ti portassi con me per vedere se la non ti danno il palo?" Dissi ironica, ma a quanto pare lui non capì al volo quello che intendevo.
"Se mi vuoi portare questo lo decidi te" sorrise
"Baka- takuya baka"
Così finì anche io il mio cornetto al pistacchio.

"Senti t/n" io mi girai e lo guardai
Aveva le mani appoggiate al lavandino e l'acqua accesa.
"Vieni a trovarmi mi farebbe piacere, so quello che stai passando. Credi che non me ne sia accorto del fatto che Draken ti stava inseguendo?" Rimasi in silenzio con gli occhi puntati su di lui, non mi vedeva, aveva il volto rivolto verso il pavimento.
"Non so per certo cosa stai provando e cosa stai facendo ma" si voltò e mi sorrise "non abbandonarmi dinuovo, cerca di stare bene e riguardarti" una lacrima gli scivolò sul volto.
Mi alzai.
Lo abbraccia.
"Tranquillo non lascerò solo più nessuno, te lo prometto"

La sua presa era forte, era come se in un solo abbraccio mi stesse facendo capire tutte le sue emozioni represse degli anni.
"Verrò a trovarti, ti scriverò e prometto che non mi scorderò mai più di nessuno tantomeno di te".

Così dopo averlo aiutato a rimettere apposto andai dinuovo dalla mia famiglia ospitante.

"T/n!!" mi venne ad abbracciare Mika e lo stesso fece Yuu poco dopo.
"Ho saputo che l'aereo ha fatto una deviazione , c'è stata una manifestazione, quindi resterai con noi altro tempo. sono così felice tu stia bene" disse la sorellona

"Rieccomi incasinata" sorrise il ragazzo dagli occhi celesti
"Ciao anche a te Alex" sorrisi

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Che vorrà kisaki da Alexander?
T/n manterrà davvero la promessa fatta a takuya?

E.l

(Ok tutto ma Alexander è fregno)