43. Andare a rilento e scompigliare piani

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Stando al senso comune, il tempo avrebbe dovuto curare ogni tipo di ferita. Purtroppo, Fred trovò l'eccezione che confermava la regola. Durante i giorni successivi, le riunioni peggiorarono progressivamente a causa del disagio di Aubrey e George che aleggiava su di loro come delle nuvole minaccianti pioggia. Inoltre, questo loro malessere aveva provocato una reazione a catena: George evitava di parlare con Aubrey in modo da non far soffrire Fred ma, così facendo, non faceva altro che far crescere le paranoie della ragazza e la preoccupazione del fratello. Come se non bastasse, la ciliegina sulla torta era Lexy che se ne usciva spesso con commenti a riguardo, aggravando ulteriormente la situazione.

Quando George e Aubrey si ritrovavano da soli nel Dormitorio evitavano semplicemente di parlare, concedendosi del tempo per pensare e per trovare il modo di gestire la situazione. Allo stesso tempo, Lexy e Fred evitavano attentamente di affrontare l'argomento e il tempo passato insieme nella Sala Comune di Tassorosso era diventato man mano più silenzioso, ora che Lexy sapeva che lui non era la sua migliore amica. Continuava a parlargli (dopotutto si trattava pur sempre di Lexy) ma non con la stessa confidenza di un tempo.

In ogni caso, stava diventando evidente che l'unica soluzione possibile a questo problema, che avrebbe permesso loro di concentrarsi su questioni di reale importanza, fosse la comunicazione, e Fred decise di prendere in mano la situazione.

I due erano seduti ai lati opposti di un tavolo a studiare quando Fred decise di suggerire di provare a risolvere la questione: «Hey, Lexy.»

«Sì Aubrey?» rispose senza pensare lei prima che i suoi occhi si spalancassero: «Oh, scusami...preferisci che ti chiami con...il tuo nome?»

Fred si guardò in giro per essere sicuro che nessuno stesse origliando: «Per non destare alcun tipo di sospetto ti direi di continuare a chiamarmi Aubrey...»

«Va bene.» annuì Lexy, aspettando qualche secondo prima di riprendere a scrivere sul pezzo di pergamena davanti a lei.

«Lexy.» la ragazza alzò nuovamente lo sguardo: «A proposito di Aubrey...penso che dovremmo aiutarla.»

Immediatamente, Lexy scosse la testa: «No, non le piace che la gente si intrometta nei suoi affari, si tratta pur sempre di Aubrey. Può cavarsela da sola, se lo facessimo la metteremmo solo a disagio. Comunque, l'ultima volta che siamo intervenuti in modo diretto, è finita a vomitare dentro un vaso per le piante...»

«Sì, ma a nostra discolpa...non la conoscevamo a quel tempo.» replicò Fred, sentendosi in colpa per quanto accaduto quella volta: «Da quando la conosco, se si tratta di George, ha sempre funzionato meglio se riceve dell'aiuto. Alle volte diventa un pochino...dubbiosa riguardo a questo genere di cose, potremmo darle solo una leggera spinta nella direzione giusta.»

Lexy scosse nuovamente la testa: «Non so, potrebbe andare avanti anche solo con le sue forze. Quando le avevate dato quelle pillole, vi aveva perdonati per l'ora di cena.»

A quel punto, la ragazza sorrise e tornò ai suoi compiti ma Fred insistette: «Lexy, sta influendo su tutto il lavoro che abbiamo fatto fino ad adesso. Se George e Aubrey non si parlano –ricordati che sono quelli che pensano sul lungo termine nel nostro gruppo– non andremo da nessuna parte.» abbassò la voce: «E tu non potrai più avere indietro Aubrey nel suo corpo.»

Questo preoccupava parecchio Lexy, tanto che poggiò la penna sul tavolo per considerare quanto sussurrato da Fred: «Cioè, tutto quello che sappiamo al momento è che Silente è uno dei giudici e che quindi non possiamo rapirlo durante la Seconda Prova...e lei non ne sembra per nulla contenta. Ma non lo so, si arrabbierebbe se sapesse che cerchiamo di farla andare avanti non seguendo i suoi tempi.»

Fred ci pensò su prima di dire: «Allora dovremmo essere discreti, facendole credere che è lei a prendere le decisioni.»

«E come? Se Aubrey volesse parlare, probabilmente lo avrebbe già fatto.» sospirò Lexy: «Essere innamorati è una questione delicata e, quando si tratta di lei, lo è ancora di più.»

Fred Weasley ~~ Lemons into Lemonade [traduzione italiana]Where stories live. Discover now