A Christmas Carol

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"Sara! Tesoro vieni qui! Ti prego smettila di correre in giro!" quelle grida unite a delle risate arrivavano fino al suo appartamento. A quanto pareva il suo vicino di casa (con cui condivideva il piano) stava ospitando in casa sua una delle sue tante conquiste. Fortunatamente lui aveva l'università che lo teneva impegnato abbastanza da non sentire le cose che facevano durante la giornata anche se gli sembrava un po' troppo presto alle sei del mattino. Pregò solo che non fossero troppo rumorosi.

Con questi pensieri Louis prese la sua tazza di caffè ponendo il te appena fatto nel thermos così che rimanesse caldo durante tutta la giornata. Il caffè era ciò che gli faceva iniziare bene la giornata, era difficile essere un professore universitario di filosofia e non perdere le staffe durante la giornata. Qualcuno lo definiva anche scorbutico. 

Sentì ancora grida dall'appartamento vicino al suo. La giornata cominciava male. Aveva avuto modo di vedere il ragazzo che viveva lì e ad occhio e croce avrebbe potuto giurare che fosse gay ma probabilmente stava anche con ragazze. Louis non era nessuno per giudicare solo che gli faceva strano aver sbagliato. Lui non sbagliava mai su queste cose.

Con ancora quei pensieri per la mente prese la sua cartellina da lavoro e uscì di casa. Pregò che almeno i suoi studenti fossero clementi.

Harry era rimasto stranito alla richiesta della sorella che si era presentata alla porta di casa sua quella mattina.

"Haz, so che è il 10 dicembre e non ti ho avvisato prima ma io e Devon ci siamo presi un viaggio quindi tu terrai Sara." e così si era ritrovato la nipote sull'uscio alle cinque di mattina munita di borsone che sembrava preparato per due mesi. Non era neanche riuscito a chiedere alla sorella per quanto sarebbe rimasta Sara che lei gli stava augurando buon natale e stava uscendo dal condominio. 

Perciò doveva trovare delle attività che facessero stancare e divertire una bambina di quattro anni e i biscotti sembravano piacerle. L'impasto sembrava piacere anche al suo pavimento visto quanto ce n'era per terra.

"Zio Hazzy, verrà la neve quest'anno?" chiese curiosa osservando il panorama fuori dalla finestra.

"Non lo so tesoro." erano appena le sette del mattino ed era già sfinito. 

"Perché?"

"Perché non è una cosa che riesco a prevedere, per quello esistono le previsioni del tempo." 

"Perché?" ovviamente era nel periodo 'voglio conoscere tutto' e Harry sapeva che poteva andare avanti per ore. "Tesoro, che ne dici di colorare un po'? Io intanto pulisco la cucina mentre tu stai in soggiorno e ti metti sul tavolino."

"Va bene zio."

"Ricordi dove sono i colori e i fogli?" aveva allestito un mobiletto basso con dei giochi e interessi che avrebbe potuto avere la bambina per farle raggiungere tutto senza che avesse bisogno di aiuto. Stava studiando psicologia all'università e stava provando alcune cose sulla bambina. Ovviamente non esperimenti strani o estremi ma piccole cose come quella.

Riuscì a sistemare il disastro che avevano fatto e si sistemò sul divano e si appisolò per poi venire svegliato pochi istanti più tardi da una voce che diceva "Zio Hazzy, guarda! Nevica!" perciò si alzò ed andò vicino alla finestra da cui anche Sara stava guardando.

"Si. Ti piace la neve?" chiese guardandola.

"Si, si! Solo che è fredda." sembrò riflettere un attimo per poi aggiungere "Perché è fredda?"

"Perché è l'acqua che si trova nell'atmosfera e quando è troppo freddo e deve piovere, l'acqua si raffredda e diventa neve." 

La bambina sembrò contenta della risposta perché continuò semplicemente a guardare fuori con espressione assorta ed Harry tirò un sospiro di sollievo. La tranquillità durò circa cinque secondi prima che Sara chiedesse "E ora cosa facciamo?" 

-A Christmas Carol - l.s.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz