"Carillon"

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Dal carillon uscì una ninna nanna,
 tra cani randagi e canti di ubriachi per le strade di Lione.
Una graziosa ballerina buffa e tonda volteggiava lieta.
 Sorrideva dolcemente e mentre la guardavo mi chiesi come ci si potesse sentire a volteggiare senza sentirsi amati per una vita intera.
 E girava e girava come la mia testa,
colma di nostalgia.
Vestita di rosa come il cielo quando arriva l'aurora,
fragile come la donna che ho amato più di me stesso.
E la sinfonia continuò mentre mi accasciavo abbandonandomi allo spartito della vita.
 Ad ogni nota un battito,
ad ogni respiro un'orchestra di fiati,
poi il sipario calò avvolgendo il mondo dietro il telo rosso.

~A.M~

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