OC #0: BOOKSCHOOL ACADEMY

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Jeez, lo so che è una role morta, ma voglio comunque lanciare la bimba da cui tutto è cominciato 🥲

NOME: Elena sui documenti, Maria Elena Azniv Annunziata di battesimo. 
Elena è un nome che sua nonna e suo padre hanno scelto per lei, riprendendo il nome della migliore amica di sua nonna, Elena Greco. 
Annunziata era la sua bisnonna e il nome di sua zia "Tina", morta all'età di quattro anni; Maria piaceva alla madre dal momento che riprendeva un nome cristiano, mentre Azniv era la madre di suo nonno materno. 
In genere, tutti la chiamano Lila, come era stato per sua nonna, mentre un piccola minoranza la chiama Lenù.

COGNOME: Sarratore. 
Teoricamente, è un cognome non riconosciuto, dato che suo padre è nato da una relazione fuori dal matrimonio. Legalmente, suo padre ha avuto il cognome Carracci per qualche mese, poi i genitori hanno divorziato e lui è tornato ad avere il cognome del suo padre biologico, tramandandolo così alla figlia. 

ETA': Ha attualmente vent'anni, nel suo universo è nata nel 1984. Ora per lei sarebbe il 2004. 
Il suo compleanno è l'otto marzo, ponendola sotto al segno zodiacale dei pesci.

STORIA: Lila nasce nel rione Luzzatti, figlia di Agata Arslanian (romanizzato Arslan) e di Gennaro Sarratore. 
Agata è figlia di Leslie (il cui vero nome sarebbe Leslie Djelal Sempad) Arslan, un uomo per metà armeno e per metà turco, nato dalla dolce Azniv -"la Colomba armena", una deportata del 1915 che si è fatta uccidere ad un passo dalla liberazione per salvare la propria famiglia- e Djelal, un soldato turco che nutriva un profondo amore sincero per Azniv, pur non avendola mai sposata.
Gennaro, invece, è nato dall'unione extra coniugale tra la madre Raffaella Cerullo e il padre Giovanni (Nino) Sarratore. 
Elena nacque due anni prima del matrimonio dei genitori, in una situazione relativamente benestante, ma che non durò molto: nel 1988, quando la bambina aveva solo quattro anni, ad Agata venne diagnosticato il cancro. 
Gennaro, che si era salvato per poco dall'overdose, cadde nell'alcolismo dopo la notizia ed era la piccola Elena a pagarne: quasi ogni notte che la madre passava in ospedale, lei la passava fuori dall'asilo e si svegliava sui gradini dell'edificio la mattina dopo; oppure si trovava sulle sedie della sala d'aspetto. 
Qualche volta si addormentava sulla poltrona nell'angolo della camera d'ospedale di sua madre, leggendo libricini per bambini. 
Quando era a casa, Agata la portava in campagna e la faceva giocare con lei, le insegnava a dipingere, ritraeva per lei i fiori e dipingeva la figlia, a volte anche la figlia e il marito. 
Lila la notte non dormiva: aveva paura di perdere sua madre.
Quando era sveglia sentiva i suoi litigare, Agata urlare per le condizione in cui Gennaro lasciava la figlia, la sentiva piangere per la consapevolezza che avrebbe lasciato la figlia nel peggior ambiente che potesse esistere. 
Leslie implorava sua figlia di chiedere il divorzio, Raffaella pure: Agata rifiutò sempre, lei amava quell'uomo, nonostante lui non glielo dimostrasse, nonostante lui non sembrasse ricambiare il minimo sentimento verso moglie e figlia. 
Purtroppo Agata se ne andò prima di vedere che suo marito, la fede non l'aveva mai tolta e quella di sua moglie l'aveva regalata alla figlia.  
Era il 1990, Lila aveva sei anni. 
Come sempre, la bambina era in ospedale al posto del padre e leggeva alla madre, le parlava, ma vedeva nei suoi occhi il dolore e la vena sul collo che, gonfia, pulsava sempre più lentamente. 
"Tuo padre non è cattivo, perdonalo. Mamma ti vuole bene tesoro, perdonala. E promettimi che se avrai figli non ti arrenderai mai nel crescerli, che li amerai sempre. Promettimi che ti prenderai cura di papà e del nonno. Promettimi che non ti piegherai mai, come fanno i girasoli, te li ricordi?"
"Sì mamma, loro sono sempre in piedi, anche d'inverno hanno la testa alta verso il sole!"
"Ti voglio bene, Elena"
"Ti voglio bene anche io, mamma"
Poi una carezza al viso di Lila e nient'altro. 
Non ebbe la forza di piangere. Uscì dalla stana senza guardare in faccia nessuno, ignorando tutte le domande: ora non aveva una casa. 
I nonni materni erano troppo vecchi per tenerla, suo padre era considerato invalido mentalmente a causa degli effetti dell'alcol e del pericolo che tornasse a drogarsi per instabilità -ragione per cui Lila non avrebbe potuto avere accesso alla sua eredità fino alla maggiore età-, suo nonna paterna era scomparsa senza lasciare tracce di sé e lasciando a sé stesso il proprio figlio e il nonno paterno non aveva mai riconosciuto Gennaro come figlio suo. 
Zii? Zii materni ad Aleppo, zii paterni non ne aveva. 
Lila passò in tribunale più tempo del dovuto, anche vedendo passare sotto ai suoi occhi casi ben più gravi.
La bambina venne affidata per metà ad Enzo, ex compagno della nonna paterna affezionato da sempre a Gennaro, che anche lui sta diventando sempre più vecchio e dopo anni dalla scomparsa della figlia e dalla separazione dall'amata ritroverà un po' di pace.
Per l'altra metà, con estrema riluttanza, venne affidata a Lenù, così che si ritrovò a fare da uno all'altro come una pallina da ping-pong. Spesso, pur di non vedere Lenù guardarla scuotendo il capo, stava fuori senza dire nulla. 
Purtroppo, per le promesse fatte alla madre, Elena si prenderà sempre cura del padre, cominciando a lavorare come calzolaia al suo fianco sin da quando è una bambina e successivamente lavorerà come sarta. 
La povertà quasi totale a cui è ridotta giocherà un ruolo ben importante nella sua formazione: al rione è temuta, spesso inizia e finisce varie risse, si fa le ossa per sopravvivere all'ambiente incivile, rozzo, violento e competitivo del rione; più di una volta rischia di essere violentata, ma è inutile, ha imparato a girare sempre con un coltellino. 
Lila è affiancata dai migliori amici, Anna, figlia di Adele "Dede" e nipote di Lenù e da Vittorio Solara, nipote del defunto Marcello Solara.
Elena sembra sfuggire da quel mondo corrotto solo nel 2000, quando, dopo quattro anni riprenderà ad andare a scuola, ma questa volta alla School Book Academy.
Lila non ha e non vuole amici in quella scuola, ma, che lo voglia o no, si innamora di Max (che per correttezza indicherò come OC di Raven_Graymark), un ragazzo per metà strgone e per metà Shadowhunter dal quale sembrerà separarsi dopo quasi un anno di relazione ma col quale tornerà insieme dopo poco e da cui avrà la sua prima figlia, Iris (all'anagrafe Iris Natasha Lightwood-Bane) a soli sedici anni. 
I veri problemi arrivano quando, quattro anni più tardi Max può finalmente tornare a casa e Lila decide seguirlo, e solo dopo migliaia di complicazioni sembrerà tornare tutto normale. 
Se non fosse che Leslie, ormai solo e novantenne deve raggiungere Lila per evitare problemi con il governo Turco che ancora sta tirando su casini e viene accompagnato dal genero Gennaro. 
L'arrivo dei due scombussola gli equilibri in casa, Gennaro viene cacciato di casa ma dopo pochi giorni Lila lo segue in Italia per sistemare i problemi che la mafia ha causato al rione. 
In tutto ciò è incinta della seconda figlia e sta andando verso la possibile morte.

Una Serie di Sfortunate Creature Where stories live. Discover now