capitolo 13

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- ragazzi c'é la pizza - urla Kaira

Mi alzo dal divano e la raggiungo in cucina

- Cameron ancora non é tornato?- chiede Ann sedendosi a tavola

- no amore - le risponde la madre e le passa la sua pizza

- mmhhhhhh pizza - urla John e si siede a tavola vicino la sorella

La porta di casa si apre e viene subito sbattuta

- Kaira..- inizio a parlare

- vai tu cara -

Mi alzo da tavola e salgo le scale

Busso alla sua porta

- voglio stare solo - urla piangendo

- Cam - apro la porta

- cosa non capisci delle parole voglio stare solo?- mi chiede alzandosi e venendomi incontro

Chiudo la porta

- che hai bisogno di qualcuno -

- non é vero -

- Cameron ti prego - lo abbraccio e lui mi stringe a se

- voglio mio fratello - dice piangendo

- lo so - si siede sul letto e mi fa mettere in braccio a lui

- avevamo appena sedici anni. Era il giorno dopo il nostro compleanno. Mio padre era tornato a casa ubriaco. Aveva preso John in braccio. All'ora aveva appena tre anni. Aveva un coltello da tasca. L'ha tirato fuori e l'ha avvicinato a John. Jo si é alzato di corsa e a tirato via John, mio padre a spinto il coltello verso Jo e gli ha perforato un polmone. Mia madre, Jo e Ann sono corsi di sopra a chiamare l'ambulanza. Io mi sono accovacciato di fianco a mio fratello e gli ho stretto la mano sussurrandogli "resisti ti prego fratellino mio" lui mi ha risposto con "sono più grande di te! Ti prego ricordati di me. Siamo più di due fratelli, siamo qualcosa in più! Sei la mia metà!" Ha iniziato a tossire e io a piangere più che mai. Ho stretto la sua mano e lui la mia. Poi ha lasciato la presa e io mi sono alzato incazzato. Ho spinto mio padre a terra e l'ho riempito di pugni mentre urlavo "non sei più mio padre. Stronzo. Non sei più mio padre" la polizia é arrivata e l'ha portato via, l'ambulanza lo stesso con mio fratello. Come metà del mio cuore e con metà della mia vita. Al funerale ho fatto mettere quelle parole su uno striscione dentro la bara e fatte incidere sulla lapide. E sul mio fianco - si asgiuga le lacrime e si alza

Mi mette difronte a lui e alza la maglia

"Ti prego ricordati di me! Siamo più di due fratelli, siamo qualcosa in più! Sei la mia metà! - JO"

con tutti cuori intorno

Lo sfioro con la mano e lui sorride.

- ragazzi - Kaira apre la porta e lui si riabassa la maglietta

- scusate, venite a tavola c'é la pizza -

Cameron abbraccia la madre e lei ricambia subito

Scendo seguita da loro

Ci sediamo a tavola

Kaira si mette a capo tavola con Ann da una parte e Cameron dall'altra. Io vicino a Cameron e John vicino alla sorella.

Kaira prende la mano di Cameron e quella di Ann. Cameron la mia mano destra e John la mia mano sinistra. Ann quella di John.

facciamo una sorta di cerchio e Kaira inizia a dire: - signore benedici il mangiare che abbiamo a tavola e ti ringraziamo per il pane e la fimiglia. -

Tutti quanti iniziamo con:- Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga al tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen -

iniziamo a mangiare le nostre pizze

- Cameron vai a mettere John a letto. Ann anche tu a letto e non voglio che Ka stiamo con voi in camera - dice Kaira alzandosi e buttando i cartoni della pizza

- notte mamma. Notte Allison - baciano la guancia della madre e la mia e corrono di sopra seguiti da Cameron

Aiuto Kaira a togliere tutto

- io vado a dormire cara, buona notte - mi dice Kaira. Mi bacia la guancia e sale di sopra.

salgo e sento Cameron parlare con John

Mi affaccio alla camera di John e Ann

- quindi a te non va che il papà torni?- chiede Ann coprendosi con il piumone del suo letto

- piccola io voglio che lui torni. Ma...-

- ma cosa Cam?- gli chiede John

- nulla nulla. Ora dormite - bacia la fronte a tutti e due e poi viene verso la porta.

Mi scosto da lì e lui esce spegnendo la luce e chiudendo la porta

- vai a dormire - mi dice e entra in camera sua

Prende il pigiama, un asgiugamano e una mutanda con i calzini

- mi vado a fare la doccia. Tu te la devi fare?- mi chiede

- no...grazie - dico e afferro il mio zaino sul letto

- tieni - appoggia le cose sulla scrivania e apre un casseto. Tira fuori una maglietta e dei pantalone della tuta

- no dormo solo con la maglietta - dico e prendo la maglietta

- ok - riposa il pantalone e esce dal bagno

Mi spoglio e mi metto la maglietta di Cameron

Mi infilo sotto le coperte e mi addormento subito

odio a prima vista...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora