«Cass, siamo amici da quando abbiamo due anni, so a chi ti riferisci. Allora?» incalzo

«Beh, sono andata in caffetteria, qualche giorno fa, e ci siamo messi a parlare. Mi ha chiesto il numero e stiamo chattando da un po'. Non so se è qualcosa di serio, però mi trovo bene con lui. Sembra un ragazzo così tranquillo all'apparenza, ma in realtà ha un carattere da scoprire.»

Sorrido, felice di ascoltare le sue parole. Dan è un bravo ragazzo con la testa sulle spalle e un cuore grande. Quando i suoi genitori gli hanno confessato di avere problemi economici, visto che suo padre aveva perso il lavoro, non ha esitato un attimo a mettersi alla ricerca di un posto per guadagnare qualche soldo nel weekend e, allo stesso tempo, proseguire gli studi.

«Fino all'anno scorso veniva nella nostra scuola, poi si è trasferito alla Fions High school per via dei ritmi. Sai, è più vicina a casa sua e riesce a gestire meglio gli impegni.» le spiego

«Si, me l'ha detto.»

«Sono molto contenta che ti stia frequentando con lui. Avete la mia benedizione.»

Ridacchia, mentre mi infilo le scarpe e prendo la borsa pronta per uscire.
Il clacson della macchina di Evan si fa sentire proprio appena apriamo la porta di casa.

Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso l'auto. Istintivamente, sia io che Cassie apriamo la portiera del posto accanto al guidatore.

«Va pure tu, io passo dietro.» faccio per spostarmi, ma la rossa protesta.

«Siediti» mi fa l'occhiolino

«Ciao ragazze. Evan Clark, vostro uber personale, è al volante. Quale eclatante avventura vi vedrà coinvolte questo pomeriggio?»

«Salve, non è che potrebbe accompagnarci al cimitero?» è sua sorella a parlare

«Okay, uso da poco la macchina e ho iniziato io, però basta scherzare. Se proprio temete per la vostra incolumità, vi concedo di indossare un casco di protezione, ma sappiate che la mia guida è migliore di molte altre!» esclama, pieno di sé.
Entrambe ci guardiamo quasi scoppiando a ridere.

«Glielo dici tu o lo faccio io?»

Prendo la parola «Evan, non mettiamo in dubbio le tue capacità al volante però, se non ti dispiace, potresti accompagnarci al cimitero? Vorrei fare visita a mia nonna e lasciarle dei fiori per Natale.»

Sbianca di colpo, agitando le mani.

«Oddio, Nina, scusami tanto. Io credevo che... insomma... credevo che-»
«Cielo, fratello, non esagerare! Hai fatto una gaffe di fronte alla ragazza che ti piace, ma hai idea di quante ne abbia fatte io con Dan? Stavo per versargli addosso il frullato appena ha cominciato a parlarmi»

Cosa? Ho frainteso io, oppure Cassie ha appena detto che piaccio al biondo seduto accanto a me?

Inizia a mancarmi l'aria e, sperando di passare inosservata, schiaccio il pulsante per aprire il finestrino.

O mio Dio, come ho fatto a non accorgermene?

È sempre stato così carino e diverso in mia presenza. Da quando la scuola si è chiusa - due settimane- non trascorro una giornata senza sentirlo al telefono oppure incontrarlo per una cioccolata. Negli ultimi tempi si è dimostrato anche parecchio affettuoso, dandomi abbracci e baci sulle guance che ho sempre ricambiato.

E io, che credevo la nostra fosse solo amicizia.

Presa com'ero dai miei sentimenti per Cole bastardo Smith, non mi sono resa conto di aver attirato l'attenzione di qualcun altro.

Apparently, I hate youWhere stories live. Discover now