Il Mazzo di Fiori - Sergio García Dols

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Ho realizzato questa
storia su richiesta di
orangeax

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Cammino per le vie assolate di Burriana, un piccolo comune della comunità valenciana, per andare in spiaggia.

È tardi, ed il sole ora è basso all'orizzonte, disegnando ombre lunghe con i suoi raggi dorati.

Sono qui da circa tre giorni, e resterò per un paio di settimane.
Sono venuta con mio fratello, a cui ora che ha trovato una ragazza con cui uscire importa ben poco di cosa faccio io.

La spiaggia a quest'ora è vuota, un po' perché la gente è a cena, un po' perché è un comune poco conosciuto e un po' perché le spiagge si affollano ad agosto, non certo a luglio.

Cammino un po' nella sabbia calda e dorata, fino a raggiungere il solito punto in cui mi siedo.

Man mano che mi avvicino, noto qualcosa appoggiato nella sabbia.
All'inizio credo si tratti di qualche rifiuto dimenticato da un distratto, poi però mi accorgo essere un mazzo di fiori.

Mi siedo nella sabbia e lo raccolgo.
Mi chiedo per chi possa essere, abbandonato com'è sulla spiaggia.

È bello, così pieno di fiori colorati.
Un po' di malinconia mi assale quando immagino possa trattarsi di un mazzo di fiori rifiutato, segno di una relazione finita o addirittura mai iniziata.

Legato agli steli c'è un piccolo biglietto.
Sono sola e curiosa, e apro il biglietto rivelando un messaggio scritto in inglese, in una calligrafia elegante ma poco praticata.

"Cara ragazza misteriosa,
È qualche giorno che ti vedo qui a guardare il mare, a sentirne la musica ed il profumo.
Non voglio disturbarti, non voglio interrompere i tuoi pensieri, quindi ti lascio solo un mazzo di fiori, spero che ti piacciano.

Non ti conosco, non so da dove vieni né come ti chiami, ma so che a volte la solitudine fa male.
Ora però sappi che grazie a te non sono più solo: sei sempre con me, nei miei pensieri.
I fiori sono per ringraziarti per questo."

Fisso le onde che si allungano sulla sabbia del bagnasciuga prima di sparire, stringendo al cuore i fiori ed il biglietto.

Non è firmato, nemmeno un nome.
Nemmeno io so nulla di lui, ed ora nemmeno io sarò più sola.

Il sole mi riscalda, ma mai quanto le parole scritte su quel biglietto. Non pensavo che uno sconosciuto potesse farmi sentire così.
Così felice, così amata.

Cerco nel mio zainetto il necessario per scrivergli un messaggio.
Trovo solo una matita dell'IKEA ed un biglietto da visita del mio hotel, fortunatamente bianco sul retro.

"Caro ragazzo misterioso,
Grazie, ora nemmeno io sarò più sola, visto che sarai nei miei pensieri.
Tu non sai nulla di me, e io non so nulla di te.
Anche domani sarò qui, se ti andrà di passare un po' di tempo insieme, non solo nei nostri pensieri."

Cerco di ricordarmi la grammatica inglese necessaria per scrivere questo breve messaggio.
Parlare in inglese non mi riesce troppo difficile, ma scrivere purtroppo sì.

Tolgo un fiore dal mazzo e lo metto accanto al biglietto.
Chissà se accetterà.

Stanca e felice, mi sdraio nella sabbia, sentendo il sole sulla faccia e il profumo dei fiori.

Non so quanto tempo passa, probabilmente ore, ma anche con il buio la spiaggia è bellissima.

Il telefono squilla e mi accorgo di essere stata sulla sabbia a fantasticare sul mittente del mio mazzo di fiori per ore.
È mio fratello.

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