Il rumore del motore è un dolce richiamo per molte persone: piloti, meccanici, semplici appassionati. È come il miele per gli orsi, il polline per le api: è un suono inconfondibile, che attrae gli interessati come se fossero quasi sotto incantesimo...
Rimasi a bocca aperta: un misto di stupore, di tradimento e delusione mi sopraffece.
« Avevi detto che non saresti venuta, che non eri stata invitata »
« Ed era vero » intervenne Andrea, non permettendole di rispondere « l'ho invitata io all'ultimo minuto ieri pomeriggio, dopo aver saputo di Jessica. Non volevo venire da solo »
« E tu neanche me lo hai detto » continuai io, riferendomi a Sofia, ferita.
« Mi sono dimenticata » sì giustificò lei « tra il lavoro ai box, trovarmi un vestito, il sistemarmi...»
« Già » sentenziai io fredda « perchè anche solo inviarmi un messaggio con scritto " Ehi, domani ci sono anche io al galà, invito all'ultimo minuto da parte di Andrea" ti avrebbe preso troppo tempo e tu sei troppo impegnata nella tua vita per aver tempo di inviare un messaggio alla tua migliore amica »
« Aida...» mi ammonì dolcemente Alex, rendendosi conto di come la gravità di una stupida situazione come quella stesse prendendo una brutta piega, ma non gli permisi di continuare.
« E poi, vorrei sapere proprio come hai fatto a trovarti da sola in mezza giornata un abito del genere, di Versace, che neanche puoi permetterti » asserii io, con tono velenoso « O di come tu sia riuscita a truccarti così bene ed essere così presentabile ad un evento di questo calibro »
« Aida! » tuonò Andrea, incredulo a quello che avevo appena detto contro la mia amica.
Mi resi conto che Sofia assunse un'espressione ferita, quasi cercando di trattenere le lacrime. Ero stata dura, molto dura e ne ero cosciente, ma a volte se lo meritava proprio.
« Per essere la sua migliore amica, non ti stai comportando come tale » proruppe una voce in inglese, con un accento spagnolo. Mi voltai e mi ritrovai faccia a faccia con una ragazza della nostra età, con lunghi capelli scuri e lisci e un abito color corallo acceso.
« Tu saresti? » le domandai, in altrettanto inglese.
« Lucìa Rivera Romero » sì presentò lei « la ragazza che ha aiutato Sofia a venire qui in modo consono, dato che a differenza della maggior parte della gente che è qui stasera, lei non ha certi mezzi »
« Sul serio, Sof?! » esclamò Marc, in italiano, guardandola scioccato « proprio da lei dovevi farti aiutare?! »
Riportando l'attenzione sugli altri presenti, mi accorsi solo in quel momento che sia Alex che Marc sì erano irrigiditi alla vista della nuova arrivata.
« Sono l'unica persona che conosce che è all'interno del mondo della moda, quindi direi che ero la sua unica scelta, Marc » affermò Lucia, sempre in inglese, aggiungendo poi in spagnolo « ¡No hagas de esto un mundo! ( Non farne una questione di stato!) »
Marc lanciò un'occhiata omicida sia a Lucia che a Sofia: quest'ultima teneva il capo chino.
« Aveva bisogno di aiuto e non aveva il tempo. Voi vi siete preparati con almeno una settimana in anticipo, lei aveva solo un giorno. Uno » ribadì la ragazza « È stato il suo primissimo evento formale e non sapeva minimamente che fare. Provate a mettervi un attimo nei suoi panni invece di inveirle contro come se avesse commesso un crimine! »
Andrea pose un braccio attorno a Sofia, mentre ci guardò disgustato, scuotendo la testa: Sof aveva letteralmente il morale a terra e non osava né guardarci, né spiccicava parola. Lui la trascinò via da noi, seguito a ruota da Lucia, che però venne richiamata da Marc.
|| Punto di vista di Marc ||
« Non t'azzardare ad avvicinarti a lei » la ammonii, indicando Sofia.
A Lucia non piacque il mio avvertimento: « Sì può sapere che problemi hai?! Posso avere le mie amicizie e aiutare chi voglio senza che tu ci metta naso?! »
« Non Sofia » specificai io, serio « sta' lontana da lei »
« È una scelta di Sofia decidere se avermi tra i suoi amici o meno e tu devi smetterla di fare il possessivo con lei »
« Non sì tratta di fare il possessivo, io la sto proteggendo »
« Proteggendo da cosa? Da me? Perchè sono la tua ex?! »
Strinsi i pugni dal nervoso, ribadendo « Sì! Non voglio che Sofia subisca angherie a causa tua »
« Ma di cosa stai parlando?! »
« Sofia non conosce il nostro mondo »
« Ed è proprio perchè non lo conosce che ha bisogno di qualcuno in cui ci sia già dentro, che sia onesto e che le stia vicino, Marc! »
« Si, ma non tu » espressi io « Non voglio che la mia ipotetica ragazza sia amica anche della mia ex »
« Perchè, hai paura della brutta pubblicità che ti porterebbe per caso? » mi provocò lei « Hai paura di leggere dei titoli del tipo " Marc Marquez ha una nuova fidanzata, sì tratta di un'amica di una sua vecchia fiamma. Possibile triangolo amoroso in corso" ?! »
Tacqui, colto in pieno: quella era una delle ragioni, ma era una di quelle minori.
« Si » ammisi fiero « ho anche paura di quello, ma principalmente temo per le ripercussioni psicologiche che affliggerebbero Sofia con notizie del genere »
Stavolta toccò a lei zittirsi.
« Tu hai un'influenza sui media, soprattutto ora che vieni sempre collegata a me » chiarificai io « Tu sei la mia ex e quando loro vedranno che sei amica con la ragazza con cui sto uscendo, per lei sarà la fine. Non voglio che lei stia male come lo sei stata tu »
« Non voglio sentirmi nuovamente impotente e sapere di non riuscire a fare ancora nulla mentre sto di nuovo a vedere qualcuno che voglio bene rovinarsi per colpa di un male che proviene dalla mia celebrità » ripresi io, disperato.
Lucia mi fissò negli occhi, addolcendosi e facendo un cenno del capo mesto: « Andate da lei, ha bisogno di voi adesso» mormorò lei.
Mi mossi per raggiungere Sofia e Andrea, tallonato da Aida e Alex che avevano assistito all'intera conversazione, quando Lucia mi richiamò.
« Marc, non devi darti la colpa per quello che mi è successo. Non è colpa tua se loro sfruttano la tua celebrità come arma contro chi non è gradito dalla stampa » mi consolò lei « Non è stata colpa tua, non distruggerti così »
Spazio Autrice
* Le Bitterballen sono deliziose polpettine fritte di carne da tuffare, come da tradizione, nella senape. È lo snack più amato e più famoso che non manca mai nei migliori bar di Amsterdam.
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.