CAPITOLO 34

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Non può essere più felice di così in questo momento, sinceramente lo è dalla sera precedente perché il suo ragazzo lo ha rincuorato e supportato come lui sa fare.
Si è addormentato con la mente libera ed il cuore leggero.

Si da la forza e decide di alzarsi dal letto consapevole di non dover andare a lavoro, ma di potersi dedicare la prima di una lunga fila di giornate dedicate solo a lui .

Scende al piano di sotto entrando in cucina decidendo di mangiare del latte con i suoi cereali preferiti al cioccolato.
Prende il pentolino mettendo il latte al suo interno accendendo il gas.
Tiene tra le mani la scatola dei cereali che poggia sopra l'isola della cucina e accanto ad esso un cucchiaio ed un succo all'arancia.

Terminata la sua colazione e pulito ciò che ha usato, si va a distende sul divano del salotto  accendendo la televisione e cominciando a guardare il suo film preferito Love actuallity.

Non può fare a meno, durante il film, di pensare cosa sti facendo la sua amica a lavoro, se fosse stato li con lei saprebbe ogni singolo suo passo, ma visto che non è lì non può farlo.
Dei suoi colleghi non gli può importare  di meno, non si sono mai comportati gentilmente nei suoi confronti e lo hanno sempre trattato male.
Infondo non può dargli completamente la colpa a loro, quello di essere dei veri stronzi si, lui non ha mai risposto ai sopprusi ricevuti e non ha mai denunciato niente a chi di dovere.

Passa la sua giornata a guardare la televisione, ad un certo punto nel tardo pomeriggio il suo cellulare suona e nota dalla schermata che chi lo sta chiamando non è altro che suo padre.
Avvicina la mano tremante verso l'oggetto e lo afferra con una decisione ferrea facendo contemporaneamente dei respiri per tranquillizarsi.

Con la mano libera si sistema i capelli ed il suo pigiama, anche se è consapevole che non può vederlo, visto che deve rispondere ad una chiamata non una video chiamata.
Clicca il tasto per accettare e porta all'orecchio il cellulare aspettando che dall'altra parte suo padre parli per primo , conosce il suo carattere e vuole sempre avere il controllo sulla situazione familiare e sociale, soprattutto quando riguarda la sua vita.

《Ciao Harry  》
《Ci-ao papà  》

《Perché balbetti?  》
《Non ho balbettato 》

《Si che lo hai fatto, non fare questi stupidi giochetti con me Harry  》
《Non sto facendo nessun giocchetto papà, comunque di cosa avevi bisogno? 》

Gli chiede già stressato per questa piccola discussione. anche con una sola frase suo padre lo fa irrtittare e pochissime volte arrabbiare, di solito succede il contrario quando Harry perde un lavoro, ed è quello che è successo.
Decide di non dire nulla al genitore e spera vivamente che la sua chiamata sia solo di routine e si calmi con le solite frasi come : al lavoro tutto bene papà grazie o non abbiamo fatto niente di importante oggi.

Sente un  rumore che non proviene dall'apparecchio elettronico che sta usando , è intorno a se, abbassa gli occhi verso le sue gambe che si muovono soprattutto la sinistra che non fa altro che tremare a causa del nervosismo causato a sua volta da suo padre che ancora non gli ha rivolto parola.

《Bene, non ho chiamato di certo per litigare. Vado al punto della questione quando uscirà il pezzo che hai scritto sul Capo Generale Tomlinson? Ormai sono passate quasi due settimane dal tuo arrivo di nuovo a New York  》
《Non posso... 》

Non può di certo dirgli sai papà il pezzo che ho scritto non lo pubblicano più perché hanno scoperto che ho avuto una relazione con il su detto generale, ma la cosa più grave è che volevano aggiungere delle informazioni che avrebbe screditato le sue lodi e riceverebbe solo occhiatacce da persone che potrebbero pensare che sia il colpevole di tutto.
Ci riderebbe di sopra se fosse una barzelletta, ma non lo è.
La vita reale lo ha colpito in pieno da quando la figura di Tomlinson è entrata nella sua dimora di routine di bugie .

La verità non è sempre ciò che vogliamo sentirci dire  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora