- La Bibliotecaria -

- CAPITOLO 1: INTRUSI -

- CAPITOLO 1: INTRUSI -

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Era una giornata come tante altre, forse erano circa le sedici e trentadue minuti, Amelya portava come sempre i suoi tipici vestiti composti da: Una mantella leggera lunga fino alle ginocchia con un bordino bianco, un maglioncino senza maniche grigio chiaro, una camicia bianca e una gonna lunga fino alle ginocchia con calze ovviamente. Con anche ovviamente un paio di scarpe, simili però a degli scarponi per proteggere la punta dei piedi se le fosse caso mai caduto un libro pensante, ma nel mentre che Amelya stava sistemando come al suo solito dei libri, quando poi purtroppo:

- Ah, ma guarda un po' chi c'è... La neeerd dei libri ah ah ah! -

Esclamò un ragazzo con dei capelli biondi, anche se quasi a moda stile leccata di mucca. Josh non era un ragazzo cattivo, ma parecchio viziato, purtroppo. Ma non sicuramente nel vestire dato che portava un orribile gilet maglione a costine color grigio con maniche bianche. Amelya lo ignora quasi del tutto, e si limita a domandare al ragazzo:

- Oh, ehilà Josh. Prendimi pure in giro tanto quanto vuoi, ma sappiate ragazzi, e ragazze, che siete all'interno di una biblioteca, quindi -

Tirò su il respiro:

- Tecnicamente, questo fa dei nerd come me, eh eh eh... -

Josh non rispose, ma le ragazze con lui e un'altro amico non presero molto bene questa risposta:

- Vedi di non romperci Amelya, se siamo qui è perchè quel cavolo del nostro professore di storia vuole- -

- Vuole che conduciamo una ricerca sul primo sindaco, nonché fondatore della nostra piccola cittadina, lo so, c'ero anche io in classe sapete... Ad ogni modo, troverete il libro nella sezione storia e acculturamento sociale, scaffale tre ripiano, otto partendo dal basso -

La ragazza ne rimase sorpresa:

- W-wow, hai memorizzato la posizione di ogni libro scusami? -

Amelya sorpresa rispose ridendo:

- Cosa? Oh no no no... È che, sapete no? L'ho appena riposto da neanche un'oretta, ahm, comunque, lasciatemi consultare il mio "socio" -

Affermò lei facendo il segno con le dita del: come dire, poiché da sempre non sapeva come considerare Slavric Sadrik.

- Ehi! Slavric! Il libro sul primo sindaco, nonché fondatore di questa città, dove si trova!? -

Domandò lei urlando mentre si recarono da lui. Slavric allora abbassò il giornale, dato che stava facendo come al suo solito le parole crociate, poiché ne era un grandissimo amante, anche se lo è sempre stato per tutta la sua vita, e ricordò ad Amelya che non dovrebbe urlare, dato che erano in una biblioteca:

- Amelya, per carità, siamo in una biblioteca, comunque il libro che cerchi si trova nella sezione storia e acculturamento sociale, scaffale tre ripiano otto partendo dal basso -

Josh allora sorpreso affermò che era ciò che Amelya aveva detto a loro, ma ella negò. Così andò a prendere il libro, e una volta che glielo stava per dare, ella si fermò e guardandolo dritto nei suoi occhi:

- Sia ben chiara una cosa: sette giorni e sette notti, all'ottavo giorno il libro dovrà ritornare, o altrimenti saranno guai, chiaro? -

Domandò lei con uno sguardo tetro e cupo, con anche l'aggiunta di una voce bassa, cupa e quasi da assassina. Josh terrorizzato da ciò deglutì e rispose di si, allora Amelya tutta felice: