L'eccitazione si fece strada dentro di lui come un animale in gabbia che aspettava di uscire da tempo, come un istinto che era stato represso a lungo. La baciò con più foga, a lei quasi mancava il respiro. La spinse leggermente dalle sue gambe facendole adagiare metà corpo sul letto. Le bloccò le mani sopra la testa e la guardò voglioso.

Rimasero così per qualche secondo, incollati l'uno all'altra, lui continuò a guardarla negli occhi, combattendo con due lati di lui

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Rimasero così per qualche secondo, incollati l'uno all'altra, lui continuò a guardarla negli occhi, combattendo con due lati di lui.

"ti farò del male" disse lui cercando di riprendere fiato

Lo sapeva ed era un dato di fatto. La voleva allontanare e ci aveva provato anche quella sera in camera sua ma ora che le loro labbra si erano toccate non faceva che pensarci.

"non mi importa" sospirò Selene

Lui stava cercando di trattenersi, stava cercando la forza per mandarla via. Non poteva permettersi di farle questo.

Ma lei si strinse a lui.

"non mi lasciare" disse in un sussurro senza nemmeno pensarci

Lei lo voleva ma aveva la sensazione che lui sarebbe scomparso da un momento all'altro.

Il cuore di lui saltò un battito sentendo le sue parole ma non rispose.

Perché doveva essere tutto così difficile?

Perché non riusciva a allontanarla da sé?

"sarebbe la cosa migliore per te stessa" disse dopo un periodo di silenzio, si sentiva dalla voce che stava tornando freddo

Per quanto la desiderasse si era imposto di tornare lucido.

"non mi importa" disse accarezzandogli la guancia

"allora sei una stupida" disse spingendola e allontanandola da lui malamente

Si alzó, lasciandola lì seduta e confusa.

Era delusa e frustrata.

Quel ragazzo era un fottuto bipolare e un cazzo di casino.

Lui faceva così, era un tira e molla, appena le dimostrava qualcosa poi tornava freddo e spariva di nuovo.

Lei sentì la rabbia scorrergli nelle vene, cercò di reprimerla, ma comunque non riuscì a stare zitta.

"cosa sono per te un giocattolo?" Disse con un ghigno infastidito alzandosi anche lei

"prima mi vuoi, poi non mi vuoi più" disse esasperata

"hai ragione, tu sei solo un gioco per me" disse di spalle, prendendo un bicchiere e versandosi del Whisky.

Lei abbassò lo sguardo.

"stupida" si maledì mentalmente per essere caduta nella sua trappola

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