«Lontano da tutto e da tutti, Menadel» la mia voce si spezzò in un singhiozzo «mi faccio tanto fautrice di innovazione e di cambiamento; eppure, faccio gli stessi errori del passato. La stessa scelta e i medesimi desideri sbagliati.»

Si avvicinò cautamente a me e al cavallo. Le iridi verde acqua divennero lucide, in perfetto contrasto con la sua carnagione scura. «Avverto il tuo dolore e me ne rattristo. Le scelte degli altri non possono più influire su di te: la compagna di Adamo, la prima madre e la prima umana mortale. Un destino a te imposto ti ha comandata per tutta la vita.»

Tirai poco elegantemente su con il naso e mi ripulii gli angoli degli occhi con gli indici, mentre nel silenzio più assoluto ascoltai l'angelo.

«I tuoi desideri sono puri, Evie. Come ogni essere è normale avere debolezze, pulsioni e fare errori; gli intenti sono però ciò che distinguono, che ci salvano dall'oscurità. E io adesso ti farò due doni. Il mio potere di luce può aiutare i desideri di buon cuore. Tu ora desideri andartene, ma è appena terminata una battaglia fra i boschi e gli altri angeli non permetteranno la tua fuga, Raphael per primo. Ti manderò dunque nella città delle luci, una che non hai mai visto.»

Protesi una mano verso di lui e lui allungò il braccio verso di me. «Neppure io voglio lasciarvi qua, anzi è da egoisti andarsene proprio a seguito di una battaglia appena conclusa.»

«Hai pensato agli altri tutta una vita. L'unica curiosità che ti abbia mai sopravvenuta è stata quella infausta del frutto proibito, ma adesso devi fermarti.» Strinse la mia mano nella sua, dopodiché allungò l'altro braccio dietro la testa; con le dita prese un filo di spago nascosto sotto la sua divisa e legato attorno al suo collo come ornamento.

«Hai vissuto per gli altri un'intera esistenza e adesso lo stai facendo di nuovo. Hai il cuore lacerato in due Evie, due metà che in qualche modo ti hanno punita: l'una con il tradimento e l'altra per una scelta. Ti ho annunciato io la notizia che ha spezzato parte di te e questo è il minimo che io possa fare per rimediare.»

Cinse con le dita di entrambe le braccia la mia mano e lasciò ricadere la collana.
Aprii il palmo e sin da subito scoprii che in mezzo c'era un gioiello, una perla. La sfera che permetteva di comunicare fra i regni. D'improvviso però la luce venne evocata nella notte e si specchiò su quel finissimo pallore bianco, infrangendosi su tutto quel vetro, creando miliardi di riflessi luminosi.

«Vivi questa avventura felicemente, Evie. Ci rincontreremo e ti prego di conservare la sfera a te appena donata; non appartiene a me, ma all'arcangelo che tanto confonde i tuoi sentimenti.»

Alzai lo sguardo e incontrai quello di lui: era irradiato dalla luce. Cominciò a pronunciare strani versi poetici e quando la mia vista iniziò a farsi sempre più debole, ebbi solo il tempo di vedere Drew alle spalle di Menadel e dietro di loro avvertii solo un cenno delle grida di Raffaele.

Mimai un 'grazie' con le labbra all'angelo liberatore, ma a seguito di un battito di ciglia mi ritrovai in un luogo di sabbiose spiagge e di un mare spumeggiante. A cavallo di Pegasus passammo da una frizzante temperatura boschiva notturna a un caldo benvenuto della città degli angeli.

Quando scorsi i grattacieli e la grande scritta "Hollywood", non ebbi più dubbi di trovarmi nel posto giusto.

Scesi dal dorso di Pegasus, guardandomi attorno con estrema sorpresa. Non avevo mai visto Los Angeles, né da prima donna, né nell'attuale vita. I miei genitori prima della loro scomparsa prematura erano dei viaggiatori assidui, ma non avevano fatto in tempo a portarmi alla città degli angeli. Cogliere la possibilità in quel momento mi sembrò una giusta occasione.

Lasciai passeggiare l'animale nei dintorni e ad annusare strane alghe. Mi affrettai a legare dietro il mio collo la collana di Menadel e a sistemare la perla sopra il petto; mai avrei potuto perdonarmi se avessi perso un oggetto così prezioso, di un amico che aveva fatto tanto per concedermi il mio unico desiderio di libertà e dell'arcangelo a cui l'aveva sottratta.

TEMPTRESSOù les histoires vivent. Découvrez maintenant