L'errore del cuore

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Yan indietreggiò ancora, trascinando Elijah per un braccio quasi a volerlo allontanare da un pericolo.

Il principe invece si avvicinò tenace verso l'ultima figura, guardando più alla parte superiore che a quella inferiore. «Guarda un po'...»

«El, cosa stai facendo?»

«Guardo un po' di tette, che ti sembra?»

«S-su, amico, q-quello è... è un demone...»

Siccome Elijah sembrava non stare ascoltando, Yan non poté fare a meno di andarlo a riprendere per allontanarlo da quei demoni.

«S-sono orribili, non ho mai visto raffigurazioni più raccapriccianti...»

«Ma va'! Non sono neanche realistiche!»

«Ed è un bene! Se lo fossero state, non ne avrei sopportato la vista...»

Yan dette le spalle ai diavoli, col cuore che batteva all'impazzata come se avesse corso per leghe e leghe, una sensazione che aveva già provato troppe volte da quando il suo tester si era spento.

Fu proprio girandosi che scorse nuove figure sulla parete opposta: altre sette sagome, ma dai colori più dolci e brillanti, che risplendevano alla luce emanata da Elijah.

Sembravano proprio contrapporsi ai sette demoni.

Erano anch'esse nude, ma più vicine all'aspetto umano, più armoniose.
Da destra verso sinistra si aveva per prima una creatura bianca dallo sguardo forte, che teneva tra le mani una falce per la mietitura. Accanto a lei, una figura verde chiaro dall'aspetto gentile, a braccia tese come a voler stringere qualcuno in difficoltà; il terzo era un essere dalla tonalità limone, che teneva il capo chino in segno di rispetto, le mani dietro alla schiena e la gamba piegata in procinto d'inginocchiarsi. Accanto si trovava una divinità azzurra che teneva una bilancia in perfetto equilibrio. La quinta creatura era di un bell'arancione tramonto, e porgeva la mano in segno di aiuto; anche la divinità successiva allungava le braccia argentee, ma a offrire una ciotola colma di qualcosa che poteva essere oro o cibo. Infine si ergeva l'unica figura completamente vestita, era vago se fosse uomo o donna, ma teneva le mani rosa a coprire sia il petto che sotto la vita.

Enormemente rassicurato dalla presenza di quegli affreschi più casti, Yan tirò un sospiro di sollievo. «Creature ancestrali, contrapposte ai diavoli dell'Inferius.»

Elijah roteò più volte la testa per guardare prima una parete e poi l'altra. «Incredibile! Yan, credi che abbiamo appena compiuto una scoperta importante?»

«Credo proprio di sì.»

Elijah portò le mani dietro alla testa, non condividendo così tanto la gioia e l'entusiasmo che stavano strizzando la pancia dell'amico. «Immagino che se fossi un poveraccio, non vedrei l'ora di vantarmene con chiunque, per venire ricompensato. Ma poiché i soldi non mi mancano...»

«E dato che io sono un "bestia"...»

«Per non parlare del fatto che zio Kayne si prenderebbe tutto il merito, anche se non ha mosso un dito...»

I due si strizzarono l'occhio in complicità, prima di fare un grande sorriso.

«Beh, nella Foresta di Hanover si nascondono tanti tesori! Gioielli, affreschi sovrannaturali, "bestia" innamorati!» prese a sussurrare Elijah mentre tornavano indietro, strofinando i capelli di Yan. «A proposito di quei cosi, conosci la fiaba Le sette Colombe e le sette Mele

«Mai sentita nominare. Di cosa parla?»

«Non me la ricordo bene, l'ascoltai che ero molto piccolo. Però mi è tornata in mente a vedere quelle pitture. Mi pare che le sette Colombe rappresentassero il Paradisus, mentre le sette Mele l'Inferius. Non ricordo come si svolgeva la storia, però il significato simbolo era quello. Erano sette figure positive e sette negative, come i personaggi di quei dipinti.»

I Flagelli: TradimentoWhere stories live. Discover now