prologo

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Sono sempre stato il ragazzo calmo della scuola, quello che ha il massimo dei voti e che sta 10 ore al giorno sui libri, bene è vero. Solamente che le persone non conoscono la parte di me che vive poche ore al giorno. Quella che è la parte vera di me, quelle ore sono la parte principale. Mi fanno sentire vivo. La persona che non sorride mai che sono a scuola si spegne, in quel lasso di tempo sorrido. E sorrido con le mie fossette. Quando indosso le gonne di mia sorella in quelle ore mi sento vivo, i miei fianchi risaltano, il pircing all'ombelico di cui nessuno è a conoscenza sbrilluccica più del solito, i ricci sono meno ordinati e i miei occhi contornati dal mascara sono suadenti. Sono io. Lo specchio riflette un'immagine che mi piace. Nessuno sa di questo. Con nessuno intendo solo me stesso e i poster di Louis Tomlinson che sono attaccati in camera mia, ma loro sanno tutto. Louis Tomlinson, il cantante più famoso del momento, il sogno terrestre di ogni adolescente, compreso me. Se solo sapesse cosa mi fa con quegli occhi blu. Ho anche scoperto da poco che è molto più basso di me. Cazzo. Devo smetterla con queste assurde fantasie, so che non si avvereranno mai eppure non riesco a smettere. Cosa bisogna fare in questi casi? Farsi una sega non funziona, ho già provato. Immagino continuamente lui che mi tira i capelli, oh sì quello sarebbe veramente fantastico. 

baby, you are the love of my life. -L.S.-Where stories live. Discover now