"Bibite energetiche? Sono solo roba di pubblicità. Uno sportivo deve mantenere un corpo sano e non c'è niente di meglio dei frullati di frutta e verdura per queste cose. Quella robaccia dà solo l'idea di avere più energie e solo Dio sa cosa ci mettono dentro"

Il pilota inarcò un sopracciglio, ribadendo serio: « Sarà, ma ha un buon gusto ed è scientificamente provato che alzano la soglia di percezione e attenzione »

« Ha un gusto schifoso » ribattei io « e se proprio vuoi saperlo è stato anche scientificamente provato che la troppa caffeina al suo interno va a rovinare il sistema renale, per non parlare da dove prendono la taurina »

Lui si bloccò di colpo: « La tau-che? »

« Taurina. È un acido, che puoi trovare naturalmente nella bile o nei testicoli del toro » spiegai io, seria. Io e papà avevamo fatto una minuziosa ricerca su quelle bevande, per quella ragione ero molto afferrata sull'argomento in questione.

A mia sorpresa, Marc sorrise: « Wow, anche tu sei informata allora...ma devo anche sottolineare che ti sei dimenticata di dirmi che la taurina può essere anche prodotta sinteticamente, attraverso processi chimici »

Stavolta fui io a bloccarmi, stupita. Davvero era a conoscenza di quello che c'era dentro in quella roba?

« Pensi che non sappia cosa diavolo stia buttando giù nel mio corpo? » dichiarò lui con un sorrisino « So cosa sia ogni singolo ingrediente presente in queste cose e so anche che la taurina serve ad aumentare il metabolismo delle proteine »

Il ragazzo si scolò l'ultimo sorso di RedBull, accartocciandola successivamente con un ghigno soddisfatto.

« E allora perché hai reagito in modo da farmi credere che tu non sapessi minimamente cosa fosse? » domandai io, curiosa.

« Ero curioso di sapere se avresti sparato tonterìas come fa la maggior parte della gente che si spaccia per persone che mangiano solo cibi salutari » dichiarò lui « ma a quanto pare ho il piacere di parlare con una persona che sa davvero cosa dice »

Sorrisi grata per il suo commento positivo nei miei confronti e non nego il fatto che avvampai leggermente: stavo comunque parlando con uno dei nuovi e giovani fenomeni della MotoGP.

« Quindi... » cominciò lui, notando il silenzio che si era posto tra noi « hai studiato lenguas straniere? »

« Si » gli risposi io « Inglese, francese, spagnolo e le basi di russo »

Marc fischiò, basito: « Puedo chiederte di darme algunas lecciones de italiano y inglés? »

Risi: « Se vuoi tu, io sarei pure disposta a dartele »

« Perfecto » commentò lui, ridendo « Te llamaré quando tengo del tiempo libre! ( Ti chiamerò quando avrò del tempo libero) »

Arrivammo alla nostra destinazione e ci mettemmo per un momento sui muretti che delimitavano la zona box dalla griglia di partenza.

Dopo alcuni minuti senza parlarci, io mi feci avanti: « Due fratelli con la stessa passione, con la stessa grinta ed entrambi campioni, che gareggiano nella stessa categoria...» dichiarai io, pensierosa « La bravura è nel gene dei Márquez »

Lui scosse la testa: « No, non mi piace definirlo così » confessò lui « Siamo cresciuti insieme, ci alleniamo insieme, ci aiutiamo a vicenda e abbiamo stili simili ma in fondo, ognuno di noi, si è spianato la propria strada per sé con la propria motivazione e le proprie doti »

« Come ci si sente ad avere un fratello come avversario? » gli domandai io, curiosa.

« Muy divertente, pero al mismo tiempo, muy peligroso e difficile ( Molto divertente, ma anche pericolo e difficile ) » ammise lui, con un leggero sorriso « È pur sempre mi hermano, antes de ser mio collega e avversario. La familia es lo primero ( la famiglia prima di tutto) »

« Però ti piace averlo comunque al tuo fianco » ribadii io.

« Obviamente » affermò lui, spiccando ancora un sorriso raggiante « Sta tornando al suo box ora, vado a parlargli. Ci conto nel tuo tifo alle prove »

Lo lasciai andare, osservando la sua figura non molto alta muoversi lesta tra le persone, fino a quando non riuscii più a scorgere la sua divisa della Honda.

In quel momento, si fecero largo tra il rumore generale gli squilli del mio cellulare.

« Pronto? » risposi io, capendo dal nome che mi era apparso sul display che la persona all'altro telefono era mio zio.

« Dove sei? Ci servi » disse lui brusco « Tra poco ci sono le prove della MotoGP »

Biascicai un "arrivo" di malavoglia e chiusi la telefonata: il tran-tran del weekend stava per avere inizio.

Quel Ferro Che Possiede Un' Anima || Marc Marquez [COMPLETATO]Where stories live. Discover now