Quanto tempo rimaneva prima che i cavalieri del re arrivassero?

Doveva farlo...

Era una cosa stupidissima, ma doveva procedere in quel modo, non aveva alternative...

Doveva farlo, per l'uomo che gli aveva dato la vita... lo stesso uomo che non aveva lottato per proteggerlo...

Yan inveì contro se stesso.

Era suo padre, e lui poteva essere migliore.

Lo avrebbe protetto a qualsiasi costo, si sarebbe sacrificato per salvarlo...

Non aveva rimpianti.

Era suo padre, lo faceva per lui... per lui, e per altre nove persone che non meritavano una morte tanto atroce...

Così allungò la mano sinistra e la ficcò in mezzo alle shixleaves.

Il dolore bruciante che gli avvolse le dita fu indescrivibile, non aveva mai provato nulla di simile, neanche quando i cavalieri avevano scoperto che lui era un "bestia" e lo avevano circondato per bastonarlo.

Rilasciò un urlo d'angoscia e si ritrasse con la mano avvolta dalle fiamme.

Le gambe cedettero non appena il dolore le raggiunse.

Appiccò così fuoco all'erba, da cui le lingue ardenti si adagiarono ad avvolgergli i pantaloni.

Yan si affrettò a rialzarsi continuando a urlare.

Mentre le fiamme risalivano lungo il suo mantello, si lanciò in una corsa tra piedi e ginocchia fino alla diga, contro cui impattò per aggrapparsi con la mano buona e posarvi quella in fiamme.

Non riusciva a pensare a niente se non a continuare a rimanere appeso. Non era capace di ragionare su come posizionare la mano affinché il legno prendesse fuoco.

Le fiamme premevano lungo le gambe, su per il polpaccio fino alle cosce, e poi alla vita, mentre quelle sul mantello si tendevano a pungergli collo e testa come se le loro estremità fossero fatte di metallo.

Incapace di sopportare quell'inferno, Yan si rotolò fino a cadere in acqua.

Il sollievo alle parti bruciate non fu potente quanto si era aspettato, e lottare contro il dolore per muoversi e tornare in superficie si rivelò più arduo di quanto pensasse.

Mise la testa fuori e nuotò fino a riva, ricoperta tuttavia dalle fiamme che lui stesso aveva liberato.

"Dall'altra parte! Dall'altra parte!"

Costretto ad affidarsi a un solo braccio poiché aveva l'altra mano morsa dalla pena, si dibatté per guadagnare la riva opposta, al momento salva dal fuoco.

Almeno non c'era la corrente a sballottarlo.

Le gambe dolevano, il fuoco aveva superato il tessuto dei pantaloni e agitarle era atroce...

Quando fu quasi arrivato, scorse un movimento presso la diga. Girò appena la testa e vide una creatura grossa quanto un sorcio, ma col manto che rifletteva le fiamme che aggredivano i tronchi.

Ben presto sgusciarono fuori altri di quegli animali, tutti urlanti per lo sgomento di vedere la propria casa incendiata.

Yan non aveva paura di loro: non potevano pensare ad attaccarlo, avrebbero dato la priorità a salvare la diga, o almeno la colonia.

Non sapeva quanti ne sarebbero sopravvissuti, ma era certo che la loro casa sarebbe andata distrutta. Sarebbe occorso un po' perché il fuoco consumasse l'intera diga, ma i metver non sarebbero arrivati a comprendere come domarlo.

I Flagelli: TradimentoWhere stories live. Discover now