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Ara pov

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Ara pov

Sapete le classiche storie dove la ragazza ha sofferto, lui più di lei, si innamorano e si aiutano a superare il dolore?

Ecco questo non è quello che è successo a me, lui ha creato il mio dolore; da un lato gliene sono immensamente grata, non sarei chi sono adesso senza di lui, d'altra parte si sa il dolore può essere una spinta per ciò che non hai mai avuto il coraggio di fare

Chiusi di scatto il mio blocco note, probabilmente se qualcuno lo avesse rubato non avrei nemmeno continuato il mio lavoro, mi alzai contro voglia dal mio angolo di paradiso e mi misi le scarpe per andare a fare ciò che mi rappresentava meglio; la rockstar.

Chiusi il giacchetto e salì in sella alla mia moto, una discretissima moto oserei dire; tra poco ci sarebbe stato un concerto e dovevo assolutamente comporre delle nuove canzoni, ne necessitavo come una qualsiasi persona necessita di aria.

Ero diventata un'anima solitaria, alla sola età di 24 anni ero già sola, non che mi dispiacesse, nessuno poteva influenzarmi in qualche modo, ho sempre tenuto alla mia personalità, questo era uno dei tanti motivi per cui non ero e non volevo essere presente nei social; e pensare che il primo giorno di terza liceo, quando iniziò tutto, ero terrorizzata dal rimanere sola, ora ero spaventata o meglio dire disgustata dall'idea di essere in compagnia.

Probabilmente era per questo che il mio psicologo mi aveva diagnosticato come: apatica con ansia sociale, lieve presenza di bipolarismo completando il tutto con un timbro rosso con su scritto "paziente non stabile", molto divertente a parer mio, io ero stabile, eccome se ero stabile, il mio umore difficilmente veniva influenzato e non nuoceva ne su me stessa ne su nessun'altro; non me ne curai molto lasciai solamente passare, come faccio sempre, principalmente vado dallo psicologo perché mi offre i miei sigari preferiti, impossibili da trovare in giro comunemente, quindi immagina quanto me ne potesse fregare di ciò che pensasse quel ragazzo, lui ci guadagnava un bel gruzzoletto e una fama niente male, e io un pacco di sigari da 10 ad ogni seduta a cui andavo.

Respirai a pieni polmoni, ero arrivata, il mio posto.
Non era il solito posto speciale dei libri, era un magazzino abbandonato, avevo creato il mio piccolo studio qui, ci entrai senza indugio e respirai a pieni polmoni l'aria di vernice fresca che aleggiava nell'aria, mi venne spontaneo sorridere mentre mi toglievo il giacchetto trovando la comicità di quanto io ami di più questo posto che casa mia pagata fior di soldi; senza pensarci oltre presi la chitarra, feci partire la registrazione, e iniziai a suonare tutto ciò che mi venne in mente senza curarmi di note o altro solo musica.

Dopo un paio d'ore ormai stanca decisi che era il momento della mia parte preferita, mi avviai al mio armadietto e misi una tuta da meccanico presi delle bombolette e la mia scatola degli attrezzi.
Il mio scrivere brani, consisteva nello scatenarmi con la chitarra registrandomi lasciando libere tutte le mie emozioni, e dopo mettermi a riparare delle auto trovate in delle discariche, e quando sentivo un pezzo che mi piaceva particolarmente mi stoppavo per andare a scrivere su un muro con una bomboletta le note di quel riff, molte volte capitava che ci scappasse un graffito vero e proprio dopo, che la maggior parte delle volte finiva in una copertina o in un mio poster.

Era la mia arte, e la esercitavo con una maestria impressionante

Love is a rock star -ᴀʀᴄᴛɪᴄ ᴍᴏɴᴋᴇʏ-Where stories live. Discover now