PROLOGO

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Kassel, Germania - 1832

L'uomo adagiò i due bagagli all'esterno del maestoso maniero che, quel giorno, pareva ancor più cupo del solito, adombrato dal cielo colmo di nuvole tipico della zona. Pregava che la donna arrivasse prima dello scoccare delle sei, quando la carrozza da lui richiesta sarebbe giunta. Si era ripromesso di fare una cosa prima di andar via per sempre e non tornare mai più. Come se un qualche essere divino avesse accolto le sue preghiere, sentì la morbida voce di lei, poteva vederla chiaramente correre tenendo in mano le scarpette, con i lunghi capelli neri e arricciati che ondeggiavano alle sue spalle in sintonia con il viso olivastro arrossato per la fatica. Chissà quanto velocemente aveva corso per non rimpiangere di non averlo salutato per bene prima di perderlo e non trovarlo mai più. 

-Signore, ve ne prego, non partite, o almeno ditemi qual è la vostra meta e io vi raggiungerò.- parlò guardandolo con occhi supplicanti pieni di dolore. Egli era mortificato, ma non poteva assolutamente permettere che lei lo seguisse.

-Signorina, se io ora vi rivelassi il posto in cui sono diretto arrivereste lì prima di me, non dovete venire con me.- tentò di convincerla, ma quando riprese a pregarlo capì che non c'era altra soluzione se non quella di ferirla e allontanarla. 

-Davvero non lo capite? Non vi voglio con me, non vi ho mai voluta al mio fianco, non insistete tanto, mi causate solo irritazione.- esordì freddamente, ella fu dapprima sorpresa, un lampo di tristezza le attraversò lo sguardo ma le passò subito. Afferrò la mano dell'uomo e la poggiò sul suo petto, proprio sopra il suo cuore palpitante. 

- E allora ditemi che non vi provoco le stesse sensazioni, il cuore a mille, un calore nel petto che si diffonde in tutto il corpo, la pelle d'oca, brividi, quasi come se questo sentimento fosse laudano. Ditemelo e forse prenderò in considerazione l'idea di lasciarvi andare, ma no, cosa dico, io so che è stato tutto vero. Mi volete, mi amate, nonostante le cattive parole che mi avete detto, io lo so, me lo avete dimostrato.- la sicurezza nelle sue parole fu devastante, si sentì uno sciocco per aver pensato di poter ingannare una mente così attenta e tenace. 

Non ebbe quindi altra scelta, con tanto rimpianto afferrò la sua mano e la baciò teneramente prima di tirarla violentemente per farla scontrare sul suo petto e voltarla, le mantenne il collo con una presa salda e le versò in bocca il contenuto di una fialetta che si era fatto appositamente preparare per ogni evenienza, non avrebbe mai voluto farlo, ma così almeno avrebbe vissuto con la certezza di averla salvata. 

La guardò negli occhi, osservando il suo sguardo addolorato perdere quell'adorabile scintilla di vita mentre esalava il suo ultimo respiro, finché le sue iridi non divennero vitree. Gli si riempirono gli occhi di lacrime, baciò le sue labbra un'ultima volta prima di lasciare il suo corpo inerme nell'atrio del maniero, giusto in tempo per nasconderlo dalla vista del cocchiere in arrivo. In quel momento solo il fatto che stesse scappando da quel posto lo rassicurava, solo l'Inghilterra avrebbe alleviato la morsa di dolore atroce che stringeva il suo cuore ormai spento e immobile. 

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⏰ Última actualización: May 31, 2022 ⏰

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