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Al Domani

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Al Domani

e a tutti quelli che scelgono la via dell'inchiostro a quella della polvere da sparo

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«In un mondo dove l'uomo è considerato superiore alla donna, Sherazade è riuscita a spezzare con il potere delle parole la spada della tirannia; ha dimostrato, con grazia e sagacia, che l'odio e il tradimento accecano, mentre l'amore incanta il cu...

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«In un mondo dove l'uomo è considerato superiore alla donna, Sherazade è riuscita a spezzare con il potere delle parole la spada della tirannia; ha dimostrato, con grazia e sagacia, che l'odio e il tradimento accecano, mentre l'amore incanta il cuore e ci dona la voglia di vivere. Le vicende di Sherazade trasmettono la grandezza della donna che lotta per costruire un mondo migliore basato sulla giustizia, la tolleranza e l'amore».

Hafez Haidar

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www.internazionalnews.il

«Un romanzo d'amore tra un palestinese e un'israeliana escluso dai programmi scolastici in Israele» di R

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«Un romanzo d'amore tra un palestinese e un'israeliana escluso dai programmi scolastici in Israele» di R. Sihran

L'esclusione dai programmi scolastici di un romanzo che racconta la storia d'amore tra una israeliana e un palestinese non cessa di alimentare polemiche nello stato di Israele.

Il ministero dell'Istruzione ha sollevato un polverone nel mondo della cultura, escludendo dai programmi delle scuole superiori il libro di Rania Dilshat, «Vita di Confine»: il romanzo racconta la storia d'amore tra un'israeliana che vive a Gerusalemme e un artista palestinese originario della Cisgiordania, andando a toccare il delicato tema delle relazioni d'amore tra ebrei e palestinesi. 

Per giustificare la sua decisione, in contrasto con una commissione di professori e docenti universitari, il ministero ha espresso il timore che il libro possa incoraggiare le unioni tra ebrei e non ebrei, mettendo a rischio «l'identità ebraica».

Il medesimo giorno anche la scrittrice italiana, di origini ebraiche e palestinesi, Zara Ascarelli è entrata nella controversia. «È ora di smetterla: io sono il frutto dell'amore dei miei genitori, non una perdita d'identità», ha scritto in una lettera pubblicata su uno dei più importanti quotidiani del Bel Paese, sollevando ulteriori polemiche sul caso.

Il ministro della Pubblica Istruzione ha negato che si sia trattato di un episodio di censura. «Chi vuole leggere il libro lo può acquistare» ha affermato. Un consiglio che è stato seguito dagli israeliani e dai palestinesi: infatti in alcune librerie le vendite di «Vita di Confine» hanno avuto un aumento del 50 per cento e l'editore ha annunciato nuove ristampe in arrivo.


1 gennaio 2017 (modifica il 1 gennaio 2017 | 09:43)

JERUSALEM, © RIPRODUZIONE RISERVATA


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