«Tutto a posto?» le domandò il ragazzo sconosciuto che la stava fissando da quando era uscito e lei era ancora al telefono con Thiago.

«Uhm, sì, circa.»

«Non mi sembra, - insistette lui. Era gentile da parte sua interessarsi, ma Desiree non avrebbe certo descritto i suoi problemi ad una persona appena conosciuta - avevi una faccia da funerale al telefono... è per la tua esibizione? Per il giudizio di Rudy?»

Bingo.
Annuì, obbligata a rispondere a tanto interessamento.
«Sì. Non mi è piaciuto il fatto che creda abbia imitato Billie Eilish. - si espresse con rammarico - La canzone che ho cantato mi descrive, e sentirmi dire che sono una scopiazzatura di qualcuno mi fa un po' male. Posso anche non piacergli, non importa, non posso piacere a tutti, ma mi dispiace che si sia fatto un'idea sbagliata di me, credendo che non abbia nulla da raccontare.»

Il ragazzo che le aveva parlato sorrise.
«Guarda, credimi se ti dico che capisco perfettamente. Non so se hai seguito le esibizioni prima di te, io no perchè ero in ansia assurda, ma io al contrario di te sono diventato allievo di Rudy e non piaccio alla Pettinelli. E come è successo a te, lei si è fatta un'idea sbagliata di me, e crede che sia la scopiazzatura pure brutta di mio padre. Sono Luca, il figlio di Gigi D'Alessio.» si presentò infine.

Desiree alzò le sopracciglia.
«Oh, quindi sei tu... piacere. - borbottò accennando un sorriso - Io sono Desiree, ma penso che voi tutti lo sappiate già.» aggiunse, guardando i presenti che annuirono in risposta.

«Dunque dai, spiegami: la tua canzone è scritta in indiano?»

Per andarsene dalla conversazione che Nunzio cercava di intrattenere con Inder, e che sapeva sarebbe sfociata in una barzelletta, la ragazza fece un sorriso di circostanza e rientrò, cercando con lo sguardo Carola e Serena, o per lo meno qualcuno che le fosse già noto.
Trovò, insieme a loro, il ragazzo che Lorella Cuccarini aveva detto assomigliasse a Sangiovanni.

«Scusami, sbaglio o anche tu sei allievo della Pettinelli?» domandò al ragazzo dai ricci castano chiaro, che si girò verso di lei e le sorrise raggiante.
Erano tutti così gentili e carini lì dentro!
Era davvero strano per Desiree, abituata ad avere a che fare con persone stronze.

«Sì, sono Albe. E se non erro, tu devi essere Desiree. - replicò lui con un accento nordico - La ragazza che ha cantato Billie Eilish, no? Complimenti, a proposito, sei stata davvero dolce.»

«Ti ringrazio. - fece la ragazza, prima di essere estremamente sincera - Vorrei poter dire lo stesso, ma non ho seguito la tua esibizione, e nemmeno alcune altre prima di me. L'ansia mi assaliva, ero impegnata a fare avanti e indietro cercando di non dimenticare il testo, e non ho prestato molta attenzione alla puntata.»

Albe fece un gesto con la mano, come a dire che non c'era alcun problema.
«Ah, non preoccuparti. Avrai modo di sentirmi cantare, per tantissime domeniche ancora!» esclamò ottimista.

Desiree sorrise trovandosi d'accordo.
Era simpatico. Tutti sembravano esserlo.

«La cena è pronta!»

Dopo l'annuncio, tutti si riunirono al tavolo e al bancone della cucina, e fecero ciascuno una breve presentazione di sè: nome, età, ballo o canto, altri segni particolari.

«A solo diciott'anni hai tenuto un'esibizione del genere? - domandò con ammirazione Nicol - Complimenti.»

«Beh, io ho portato una cover, quasi tutti voi invece avete portato qualcosa di vostro. - ribattè, non volendo essere il fulcro del discorso - Complimenti anche a voi per questo.»

Un ragazzo al suo fianco le diede di gomito.
«Stavi cercando di sviare la conversazione per non esserne tu il centro, vero? Ti capisco, anche io sono così. - le assicurò. Aveva il viso sottile, gli occhi scuri come i capelli - Sono Alex.»

𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈 || Christian StefanelliWhere stories live. Discover now